In quel di Londra, tra le spoglie di Karl Marx e altri illustri personaggi del panorama culturale britannico e non, si aggirano strane presenze. Leggende, dicerie, fantasie e realtà avvolgono di mistero uno dei più importanti cimiteri della capitale inglese
L’avvicinarsi di Halloween accende la voglia di curiosare alla volta di realtà dal fascino ora misterioso ora macabro, spalancando gli occhi ed aprendo le orecchie, pronti ad arricchire il proprio bagaglio culturale con storie che meritano di essere ascoltate.
Una delle location più gettonate attende in terra britannica dove, oltre ai lustri di Buckingham Palace, dimensioni meno reali caratterizzano la Londra di William e Kate: il soprannaturale è di casa al Cimitero di Highgate, sorto nel 1839 e salvato dalla rovina dall’ente benefico Friends of Highgate Cemetery Trust che, nel 1975, lottò per la salvaguardia di questo luogo storico affinché potesse essere utilizzato come un cimitero pubblico garantendone la sopravvivenza, il restauro e la conservazione a seguito di innumerevoli atti vandalici che ne avevano compromesso il fascino orginale.
Sito nell’omonimo quartiere di Highgate, uno dei più benestanti in città, questo cimitero è una rinomata meta di pellegrinaggio per molti turisti attratti non sono dal suo aspetto architettonico, con quelle tombe in stile gotico, ma anche dalle interessanti leggende che lo hanno come protagonista: qui, tra maestosi alberi, una fitta nebbia ed un inquietante silenzio, insolite presenze sono state avvistate e descritte per anni.
Costruito per dare riposo alle più illustri famiglie aristocratiche dell’epoca vittoriana oltre a personalità come Karl Marks, questo cimitero è rinomato per le sue sinistre presenze che ne affollano l’ala ovest, quella parte abbandonata e chiusa al pubblico che, anno dopo anno, si è trasformata in un covo macabro dove si narra avesse dimora un vampiro, presenza studiata da David Farrant, membro fondatore della British Psychic an Occult Society e da Sean Manchester, suo antagonista.
Sono tanti gli episodi registrati, come quello della moglie del poeta Dante Gabriele Rossetti, Elizabeth Siddal: era il 1862 quando venne seppellita e riesumata dopo sette anni; sorprendente fu il fatto che questa donna non venne deturpata dallo scorrere del tempo, il suo corpo era in perfetto stato così come i suoi capelli rossi che, ancora più lunghi di prima, conservavano il loro splendore, episodio che lasciò chiunque sbigottito e portò al diffondersi di una credenza che vedeva il cimitero abitato da un vampiro.
Altri episodi accaddero nel 1969 in Swain’s Lane, là dove furono aggredite diverse persone, furono trovati animali decapitati e, a seguito di innumerevoli indagini condotte sia da Farrant che da Machester, emerse che il cimitero era teatro di riti di magia nera che risvegliarono questa presenza descritta da coloro che vi si erano trovati faccia a faccia, come un uomo alto, pallido e dai capelli scuri in grado di sferrare alle povere vittime un attacco sul piano psichico.
La storia si è trasformata in un vero e proprio caso mediatico seguito con curiosità e stupore dal popolo britannico, una storia che ha del misterioso e tanto accanimento ha portato ad una degenerazione con ad tanto di epilogo inevitabile, l’arresto di Farrant accusato di violazione e profanazione di tombe e condannato a cinque anni di reclusione.
A parlare rimase Manchester che rivelò di conoscere la presunta identità del vampiro, un nobile uomo della Valacchia praticante della magia nera sepolto in questo cimitero e risvegliato dalle sedute dei satanisti ma, dopo innumerevoli sopralluoghi e morti sospette, il caso si concluse nel 1977, quando lo stesso Sean riuscì ad uccidere il presunto molestatore.
https://www.stile.it/2014/10/23/misteri-e-fantasmi-nel-cimitero-di-highgate-18756-id-102939/
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