Aereo precipitato a Milano, il miliardario romeno Dan Petrescu, il figlio, la moglie, l’amico di Pavia con la famiglia


Chi era il miliardario romeno Dan Petrescu

Petrescu è proprietario di una grande quantità di edifici che ha ceduto negli anni a grandi catene commerciali, come gli ipermercati Metro e Real. Partner di Ion Tiriac, il suo patrimonio è stimato attorno ai 3 miliardi di euro, cosa che lo rende tra gli uomini più ricchi della Romania, Paese dove è tornato dopo il 1989 dopo aver trascorso molti anni in Germania per sfuggire dal regime di Nicolae Ceausescu.

Secondo quanto riferito dalla stampa romena, Petrescu stava andando con la sua famiglia Olbia, dove possiede una villa e dove ad attenderlo c’era la madre, di 98 anni. L’aereo era stato acquistato nel 2015 da Petrescu insieme a Vova Cohn, ex azionista della squadra di calcio della Dinamo Bucarest.

Arricchitosi nei primi anni Novanta come dipendente del gruppo di società Tiriac, l’uomo ha sempre evitato l’occhio del pubblico tanto che in Romania era soprannominato “il miliardario ombra” per via della sua discrezione e dell’assenza dai riflettori. Nonostante la sua fortuna di miliardi di euro derivata dal business immobiliare, possedeva infatti vecchie macchine, si vestiva modestamente e quando volava a Monaco lo faceva su aerei a basso costo e si recava dall’aeroporto alla sua abitazione in autobus. Non un autobus qualsiasi, sottolineano i media rumeni, ma una corsa che passa ogni due ore gratuita per i passeggeri over 50.

Un'altra famiglia viaggiava sul velivolo: gli amici erano l'italiano Filippo Nascimbene, di 32 anni e originario del Pavese, la moglie Claire Alexandrescou, cittadina francese, e il figlio di appena un anno Raphael.

Tra i passeggeri anche la nonna del piccolo, Miruna Anca Wanda Lozinschi, e un amico del figlio dell'imprenditore, il canadese Julien Brossard. Tutti erano diretti in Sardegna nella villa dell'imprenditore: qui li attendeva la madre di Dan Petrescu: l'anziana di 98 anni si trovava nella villa di famiglia e stava aspettando i suoi parenti e amici per trascorrere qualche giorno di vacanza tutti insieme.

Alle 13:07, tre minuti dopo il decollo, l'ultraleggero devia dalla rotta autorizzata e inizia a perdere 25-30 metri di quota al secondo

"Perché avete deviato? Per evitare una turbolenza?". Sarebbe stato questo l'ultimo contatto radio tra il Centro di controllo di Linate e l'aereo precipitato a San Donato Milanese, il cui pilota avrebbe risposto con un secco "no". Subito dopo il velivolo è sparito dai radar. Alle 13:07, tre minuti dopo il decollo, l'ultraleggero ha deviato dalla rotta prestabilita e ha iniziato a perdere 25-30 metri di quota al secondo. Si indaga per scoprirne il motivo.

Come riporta il Corriere della Sera, l'aereo pilotato dal 68enne Dan Petrescu scompare dai monitor senza alcun allarme e senza chiedere di rientrare d'urgenza in aeroporto. In quel momento i bollettini meteo su San Donato mostrano pioviggine, vento leggero e nuvole basse. Il velivolo perde quota per sedici secondi fino a schiantarsi.

Le indagini dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo e l'analisi della scatola nera faranno luce sulle cause della tragedia. Alle 12:52 il Pilatus Pc-12 romeno si è mosso dal parcheggio di Linate Prime, il terminal dei voli privati, per dirigersi verso la pista 36. Alle 13:04:08 è decollato dirigendosi verso Nord, passando sopra l'Idroscalo di Milano, per poi virare a Sud dell'aeroporto. La prima deviazione dalla rotta si registra al di sopra di Metanopoli, frazione di San Donato Milanese. Alle 13:07:40 procede a 293 chilometri orari e a 1.631 metri di quota. Due secondi dopo la quota scende a 1.615 e la velocità balza a quasi 303 chilometri orari.

Le ipotesi - Stando agli esperti, non si possono escludere né un malore del pilota né il disorientamento in mezzo alle nuvole. Un'altra ipotesi riguarda il motore, che potrebbe essersi "piantato".

Ci sono anche un imprenditore italiano, il 33enne Filippo Nascimbene, e il figlio Raphael, nato a Milano nel 2020, tra le vittime dell'incidente avvenuto a San Donato Milanese (Milano), dove un piccolo aereo si è schiantato contro un edificio in ristrutturazione. Con l'uomo sul velivolo c'erano anche la moglie e la suocera, che sono invece di nazionalità francese. Morto anche un ricco immobiliarista romeno di 68 anni, che era alla guida dell'aereo. 

Le vittime identificate - Tra le vittime identificate c'è uno degli uomini più ricchi della Romania Dan Petrescu, proprietario e pilota dell'aereo. Aveva 68 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo Paese. Tra le vittime c'è anche suo figlio di 30 anni, Dan Stefan Petrescu, indicato inizialmente alla guida dell'aereo, nato a Monaco di Baviera e anche lui con doppia cittadinanza. Morta anche la moglie di Petrescu, di 68 anni, nata in Romania e con cittadinanza tedesca.



https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/aereo-precipitato-a-milano-l-ultimo-contatto-radio-con-la-torre-di-controllo-perche-avete-deviato-_39001807-202102k.shtml




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