Tra i mostri più famosi della mitologia ci sono senza dubbio i lupi mannari. Secondo la leggenda il lupo mannaro è un essere umano condannato da una maledizione o una malattia a trasformarsi in una bestia feroce ad ogni plenilunio; la licantropia è un morbo che altera le cellule umane e a seconda di quale animale ferisce la vittima questa si trasformerà in un ibrido dalla forza enorme e dalla brama incontrollabile di sangue umano. La forma più citata nei racconti è appunto quella del lupo, ma ce ne sono molti che riportano anche orsi, grandi felini, cinghiali e perfino squali mannari.
Se proprio vogliamo fare i pignoli c’è anche una distinzione tra lupo mannaro e licantropo: il lupo mannaro muta forma contro la propria volontà e in prossimità del plenilunio; il licantropo invece è cosciente delle sue capacità e si può trasformare ogni volta che lo desidera e senza perdere la ragione.
Nei secoli passati la licantropia era considerata una malattia e una minaccia reale, tanto che i villaggi tendevano a cacciare dai centri abitati quelle persone che davano l’impressione di essere troppo agitate nei periodi di luna piena. Perfino la medicina del passato trattava l’argomento con molta prudenza e infatti la licantropia era considerata una sindrome isterica che colpiva le persone facendo loro assumere atteggiamenti animaleschi in particolari condizioni (non solo durante luna piena).
Ma esistono (o sono esistiti) i lupi mannari?
Personalmente ritengo di no, almeno non come venivano descritti nei racconti e come ancora oggi sono dipinti nelle leggende. L’argomento non è di molto interesse per la scienza, ma questo è da una parte comprensibile perché di creature mostruose è pieno il mondo e gli scienziati preferiscono lasciare le disquisizioni ai criptozoologi; d’altra parte se valutiamo l’aspetto con un certo raziocinio possiamo anche giungere a credere a qualcosa che si avvicina molto al lupo mannaro.
Mi spiego meglio: se partiamo proprio dalla medicina psichiatrica, che ha ammesso il comportamento animalesco di alcuni soggetti se sottoposti a grave stress o in seguito ad incidenti in cui vengono danneggiate alcune zone neurali, possiamo giungere alla conclusione che in alcuni rari casi l’essere umano possa regredire ad uno stato animale e mostrarne tutti i comportamenti tipici, comprese le aggressioni ad altri esseri umani. L’idea che sviluppino zanne e artigli da lupo durante la luna piena o che modifichino la loro corporatura e la loro forza per due o tre giorni durante il plenilunio sinceramente lo trovo difficile da credere.
Però c’è anche un aspetto che bisognerebbe considerare, ovvero che nel passato (ma a dire il vero risultano anche casi di “lupi mannari” recentissimi) forse si è mal interpretato il comportamento di alcune persone, come nomadi affamati che rubavano animali dalle fattorie, asceti ed eremiti che passavano la vita senza mai tagliare capelli e barba, rinnegati dalla società che vivevano nei boschi o sulle montagne, popoli selvaggi rintanati in grotte o radure isolate, ecc.
E che dire degli “enfants sauvages”? Qui non siamo più nella leggenda, ma di casi realmente accaduti (e che accadono ancora nei paesi poveri) di bambini smarriti e cresciuti da animali selvaggi, spesso lupi. Sono noti 127 casi documentati di ragazzi divenuti perfino adulti vivendo in maniera selvaggia e che hanno acquisito nel tempo il comportamento degli animali che li hanno cresciuti.
È plausibile pensare, quindi, che nel mondo, anche in tempi diversi, siano vissute persone che sono regredite attraverso gli stadi della civiltà fino a raggiungere un’identità molto simile ad animali predatori. Ma non si tratta solo di questioni psicologiche: in alcuni casi di “bambini selvaggi” anche il loro corpo nel tempo si è modificato, assumendo la postura animalesca, sviluppando muscoli diversi dai normali esseri umani e perfino con una fine peluria di peli su tutto il corpo.
Non voglio dilungarmi oltre e in questo articolo mi concentrerò su casi enigmatici che hanno colpito la Gran Bretagna, ma ciò che ho scritto e scriverò è tranquillamente paragonabile a tutte le altre nazioni del mondo.
L’Inghilterra era piuttosto selettiva con i suoi abitanti e nel Medioevo gli stessi villaggi (o le città) tendevano ad emarginare quegli individui che erano ritenuti malati di mente, malati o semplicemente stravaganti. La gente li temeva e li bandiva nei boschi o in quelle zone di colina isolate dove non potevano nuocere. Costretti ad arrangiarsi da soli in mezzo alla natura selvaggia avevano due sole scelte: morire di fame o adattarsi.
Nel tempo quei reietti diventavano sempre più primitivi e malnutriti e una volta che i loro abiti diventavano cenci l’unico modo per resistere alle intemperie era coprire il loro corpo con lunghi capelli, fogliame, fango e tutto ciò che trovavano di improvvisato. E voi non impazzireste in una situazione del genere? Non cerchereste di vendicarvi o di assaltare qualche povero contadino per derubarlo? E se non aveste armi non vi fareste crescere le unghie per poter difendervi e attaccare?
Lupi mannari… Ecco chi erano i lupi mannari!
Di casi storici di lupi mannari in Inghilterra ce ne sono molti e quasi tutti concentrati in piccole regioni (perché probabilmente i rinnegati si riunivano in piccoli gruppi per aumentare le possibilità di sopravvivere). Una di queste zone è la contea del Dorset, dove dal 1600 circa in avanti molti casi di aggressione fecero pensare ai lupi mannari, descritti come grossi lupi capaci di camminare a due zampe e dalla forza incredibile che balzavano fuori dalla boscaglia per uccidere e depredare i carri dei mercanti nei pressi di Yellowham Hill.
Fino alla fine del 1700 furono moltissime le testimonianze di mostri a due zampe che depredavano le fattorie, uccidevano gli animali, divoravano le greggi e assaltavano i villaggi e in molti casi si diceva anche che questi lupi mannari avessero la predilezione per le ragazze e le donne locali e che in più di qualche occasione le avrebbero rapite e violentate (eh, quando la natura chiama…).
Venendo più ai giorni nostri, un caso documentato risale al 1940, quando nel Kent la famiglia Shirley ebbe un incontro ravvicinato con una grossa creatura metà lupo e metà uomo. Pat Shirley, una donna 80enne che stava trascorrendo un pic-nic in una zona di bosco sulla costa orientale dell’Inghilterra, vide spuntare dalla boscaglia una bestia dai capelli rosso fuoco con peli che lo ricoprivano ovunque e delle fauci enormi e potenti. La creatura la fissò per alcuni secondi e poi con un lungo balzo sparì di nuovo tra gli alberi.
Dieci anni più tardi, nel 1950, in Scozia un uomo affermò di aver visto “un uomo peloso con una testa di lupo”. Si trovava lungo la costa del lago Loch Morar e l’uomo disse che la creatura camminava su due piedi, ma ogni 30 metri circa tornava a quattro zampe. L’uomo disse che il lupo mannaro lo fissò per qualche istante per poi correre via a lunghi balzi nella foresta.
Nel 1967 ci fu un avvistamento di un uomo-lupo un po’ bizzarro nella periferia della cittadina scozzese di Oban. Poco dopo l’alba postino stava consegnando la posta in una via di villette a schiera quando vide una grossa creatura lungo la strada che gli venne incontro a velocità molto elevata. La bestia ignorò quasi totalmente l’uomo e si limitò a lanciargli un ringhio quando gli passò vicino. L’uomo ebbe modo di osservarla da vicino solo per pochi secondi, ma la descrisse come un animale simile ad un lupo, ma senza coda e con il volto simile a quello di una donna; aveva una freccia conficcata all’altezza di una spalla e sembrava avere una criniera di capelli e non di peli.
Nel 1993 nella contea del Somerset nell’area intorno a quella che oggi è la miniera abbandonata di Smitham Hill, nel Somerset, si raccontava di creature metà lupo metà esseri umani che entravano nella miniera per distruggere gli attrezzi, ribaltare i carrelli e rubare il cibo ai minatori e agli studiosi.
Questi sono solo alcuni casi di avvistamenti di presunti lupi mannari, che non devono essere confusi con gli hellhounds (cani mostruosi) o gli ABC (grossi felini probabilmente rilasciati in natura da circhi o scappati dagli zoo), anch’essi spesso avvistati in tutto il Regno Unito.
Ma alla fine dei conti, esistono i lupi mannari? Sono davvero esseri umani che mutano in animali mostruosi alla vista di una luna piena? Forse da qualche parte nelle zone più impervie dell’Inghilterra gli antichi uomini selvaggi vivono ancora e di tanto in tanto si mostrano ai civili alimentando la leggenda dei lupi mannari, anche se oggi è difficile pensare che in una nazione così evoluta nessuno sia riuscito quanto meno a fermarne uno.
https://www.ilparanormale.com/leggende-metropolitane/lupi-mannari-inghilterra/
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