Messaggi dall'aldilà

STORIE DI AMADRI E FIGLI CHE COMUNICANO

Non si può negare che madri e figli hanno profonde connessioni, forse oltre la nostra attuale comprensione. A volte queste possono estendersi nel regno della psiche e anche superare il confine tra la vita e la morte. Abbiamo raccolto alcune storie vere di madri defunte che “tornano”, raccontate dai figli e figlie che le hanno vissute.

Un messaggio preoccupante:
Era il gennaio del 2000. Mia madre era morta nel dicembre del 1999. Vivevo con un uomo da circa due mesi. Durante un viaggio di lavoro ci siamo fermati in un paese e per la notte abbiamo scelto un motel economico. La mattina successiva il mio compagno era uscito per un appuntamento intorno alle 9:50, lasciandomi da sola.

A quei tempi, avere il telefono funzionante in camera costava parecchio, non potevamo permettercelo.
Alle 10:00 in punto, il telefono della camera squillò. Lo guardai e avevo paura. Risposi al secondo squillo: “Pronto?”.
Prima era muto, poi ho sentito una voce sull’altro capo, diceva: “Pronto?”. Sembrava la voce di mia madre!
Ancora una volta dissi: “Pronto?”, con voce

preoccupata. Avevo riconosciuto chiaramente la voce di mia madre, il tono di quando lei era preoccupata. La sua voce era bassa e diceva ancora “Pronto.”
Sentivo però la preoccupazione che aveva per me nella sua voce. Ero spaventata, urlai: “MAMMA!”, ma non sentii più nulla.
Riattaccai la cornetta del telefono, un minuto dopo il segnale di linea era tornato chiaro. Due secondi dopo, il telefono si interruppe nuovamente.

Credo davvero che era la mia mamma. Stava cercando di comunicare con me …
Altra storia di madri e figli: Il fantasma di una madre in visita al figlio:
Questa storia di madri e figli è accaduta nel lontano 1955. Mia madre aveva 13 anni all’epoca. Ha vissuto con la sorella e la loro mamma. Un’altra mia zia (sorella di mia madre) era sposata da poco e dopo aver dato alla luce il suo primo figlio, sviluppò una grave infezione, che la costrinse a rimanere in ospedale per il trattamento.

Il bambino, nel frattempo, era stato allevato dalle donne di casa, mia nonna, mia madre e la sorella.
Una sera, mia zia e la nonna andarono in ospedale a trovare la sposina; mia madre era rimasta a casa per prendersi cura del bambino. Era una notte calda, di settembre, non c’era vento e nemmeno maltempo. Il neonato stava dormendo e mia madre stava facendo i lavori di casa.

Improvvisamente, una finestra, che era aperta, cominciò a sbattere con forza e il bambino iniziò a piangere. Mia madre provò a mettere dei pezzi di carta tra la finestra e il telaio, nel tentativo di fermare i colpi. Era strano però, non c’era vento, cosa poteva muovere quella finestra? Poi prese in braccio il bambino cercando di calmarlo, ma senza alcun risultato.

GUARDÒ L’OROLOGIO ED ERANO LE 21:45.

Quando mia zia e la nonna tornarono a casa, incontrarono il vicino di casa che gli disse di aver ricevuto una telefonata dall’ospedale per mia nonna (lei non aveva il telefono in casa).
Mia nonna, preoccupata, chiamò l’ospedale e ricevette la drammatica notizia che la sposina era morta, poco dopo la loro visita. L’orario della morte era le 21:45.

Mia zia si era fermata a far visita al bambino dopo la sua morte? Non lo sapremo mai, ma questa storia è realmente accaduta.

Mr White https://www.facebook.com/misterinelweb/photos/a.982467128541562/3294203420701243/?type=3&theater

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