La tomba di Kitty Jay
Alla fine del XVIII secolo, qualcuno dice nel 1790, un'orfana venne accolta nella Casa dei Poveri a Newton Abbot. La bambina venne chiamata, come si usava allora, con un cognome la cui iniziale era la lettera a cui la casa di accoglienza era arrivata per progressione fino a quel momento, in questo caso la 'J'. Dopo aver vagliato tutti i nomi più comuni, si finì col chiamare la bambina semplicemente "Jay". A quei tempi, la parola "Jay" era un termine che in gergo si usava per "prostituta", così si pensò di aggiungere un nome cristiano, Mary.
Mary Jay rimase alla Casa dei Poveri di Wolborough fino all'adolescenza, occupandosi dei bambini più piccoli. Poi fu mandata alla fattoria di Canna, che si trovava fuori Manaton. Qui lavorò come "apprendista", il che significava che avrebbe lavorato sia in casa sia nei campi. Era una vita dura, perché il carico di lavoro era pesante, le giornate lunghe e la ricompensa esigua. Un pasto decente e dei vestiti caldi erano lussi di cui molti di questi "apprendisti" avevano imparato a fare a meno. Fu probabilmente in questa fattoria che Mary Jay si guadagnò il nome con cui è più nota: "Kitty".
Non molto tempo dopo il suo arrivo alla fattoria, iniziò a ricevere le attenzioni del figlio degli agricoltori, cosa che nelle condizioni in cui si trovava le fece pensare potesse essere un modo per ottenere una qualche sicurezza e una maggiore considerazione. Purtroppo, come in molti casi analoghi, rimase incinta e presto scoprì che il suo significato di considerazione era molto diverso da quello del padrone e di sua moglie: chiaramente, era stata lei ad aver adescato il loro figlio, d'altronde con una che si chiamava Jay non c'era da meravigliarsi.
Il risultato fu che venne buttata fuori dalla fattoria e additata come "puttana". Kitty sapeva fin troppo bene che, una volta sparsasi la voce, non avrebbe mai trovato lavoro nella zona e che le restava solo la prospettiva di tornare in disgrazia alla Casa dei Poveri. E così, Kitty Jay prese l'unica altra decisione possibile: venne trovata impiccata in uno dei granai di Canna.
Ai tempi, i suicidi non potevano essere sepolti in terra consacrata ed era usanza seppellirli agli incroci o ai bivi, a volte trafiggendone il cuore con un paletto. Lo scopo era quello di garantire che l'anima inquieta del defunto non tornasse a perseguitare i vivi.
Questo fu il destino di Kitty Jay: fu sepolta all'incrocio fra una strada e un sentiero nella brughiera. La tomba divenne presto nota come "La tomba di Jay" e non ci volle molto perché cominciassero a verificarsi eventi strani. Pare che in certe notti, alla luce della luna, venga vista una figura scura in ginocchio accanto al piccolo tumulo, una sagoma triste, con la testa china e il viso nascosto fra le mani. Nessuno è mai stato in grado di dire se la figura spettrale appartenga ad un uomo o a una donna, perché è sempre avvolta in un pesante mantello nero. Ci sono due scuole di pensiero sull'identità del fantasma: alcuni dicono che è lo spirito di uno dei responsabili dell'allontanamento di Kitty dalla fattoria, altri dicono che è l'anima del figlio del contadino che per punizione è stata inviata a vegliare sulla tomba della sua vittima e di suo figlio mai nato.
L'altro fenomeno associato al luogo di riposo di Kitty è la comparsa quotidiana di fiori freschi sulla tomba: nessuno è mai stato visto lasciarli, ma, non importa in quale periodo dell'anno, sul tumulo solitario i fiori ci sono sempre. La tradizione vuole che i fiori siano opera dei folletti che per simpatia si prenderanno cura della tomba per l'eternità.
Di tutte le leggende del Dartmoor questa è la più popolare e ha trovato il suo spazio in quasi ogni guida turistica o libro sul luogo. La tomba è diventata una tappa obbligatoria per le visite a Dartmoor e recentemente è diventato anche meta di pellegrinaggi. Bisogna smesso mettersi in coda per scattare una foto e sulla tomba ci sono, oltre ai fiori, pietre, candele, monete e conchiglie che mostrano come il posto sia ormai diventato un moderno "santuario".
Pochi anni dopo che la tomba era entrata a far parte della tradizione locale, si disse che le ossa sepolte lì erano in realtà ossa di animali e che non c'era inumazione umana. Nel 1990, William Crossing (e successivamente altri che scrissero di Dartmoor) racconta però che verso la metà e la fine del XVIII secolo, un agricoltore locale chiamato James Bryant di Hedge Barton aveva aperto la tomba e trovato un teschio e delle ossa umane. Nel 1901, uno scrittore locale, nella pubblicazione "Devonshire Note and Query" narra che è stato il genero di Bryant, che era un medico, ad esaminare le ossa. Il suo nome era JW Sparrow e ha poi dichiarato che il cranio era quello di una donna. Il contadino mise le ossa in una scatola e le riseppellì nel posto in cui erano state scoperte. Fece poi un tumulo sulla tomba e mise la lapide.
Nel 1970 l'Ente del Parco Nazionale di Dartmoor ha posizionato dei cordoli intorno alla tomba per proteggerla dai danni di bovini e ovini. Insomma, la maggior parte degli autori concordano sul fatto che si tratta della tomba di una giovane donna, ma quello che nessuno sa è se essa appartenga veramente a Kitty o Mary Jay o qualche altra malcapitata.
Le sepolture agli incroci per criminali o suicidi sono documentate già nel 1510, quando Robert Browner, priore del Butley Priory nel Suffolk, si impiccò per la cattiva gestione delle finanze del monastero e fu sepolto a un bivio. La pratica delle sepolture ai crocevia è stata abolita nel 1823 da una legge del Parlamento, che autorizzava a seppellire i suicidi nei cimiteri, anche se la sepoltura doveva avvenire fra le 21 e la mezzanotte, dopo la chiusura del cimitero.
Per quanto riguarda invece i fiori freschi che appaiono quotidianamente sulla tomba, la responsabilità è stata attribuita a Beatrice Chase, che abitava nelle vicinanze. Era un prolifica scrittrice di Dartmoor, eccentrica ed era noto a tutti che camminava spesso nella brughiera. Tuttavia è morta nel 1955... Chi ha continuato a mettere i fiori dopo di lei? Oggi scoprirlo diventa impossibile, considerando tutti i doni posti sulla tomba di Kitty Jay, che è diventata una sorta di "pozzo dei desideri". Oggi Kitty ha trovato quella considerazione che nella sua breve vita non ha mai avuto da nessuno.
http://lacustodeditombe.blogspot.com/2015/07/19-la-tomba-di-kitty-jay.html
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