Coronavirus, sale il numero dei contagiati in Lombardia
Continuano ad aumentare i casi di Coronavirus. Per il momento i contagiati in Lombardia sono 39. Lo ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana, durante una conferenza stampa. La situazione, comunque, è in continua evoluzione.“
Coronavirus, parla il possibile paziente zero: "Stavo bene, poi mi hanno prelevato di notte da casa"
Secondo quanto riferito dall'assessore alla salute, Giulio Gallera, c'è la "conferma che l'area di Codogno è al centro di un focolaio perché tutti i positivi hanno contatti o avuto contatti il 18-19 febbraio con il pronto soccorso e l'ospedale della cittadina". I contagiati, secondo quanto precisato da Gallera, sarebbero tutti collegati al paziente 1 (il 38enne che giovedì sera è risultato positivo al Coronavirus). La Regione, fino al primo pomeriggio di sabato 14 febbraio ha effettuato 259 tamponi. "A Milano tutti i pazienti sospetti sono negativi — ha precisato Gallera —. Non c’è nessun caso".
Per il momento non è chiaro se la donna morta a Casalpusterlengo sia stata uccisa dal Coronavirus. La 77enne, hanno precisato dalla Regione, era affetta da altre gravi patologie ed è stata trovata priva di vita nella sua abitazione nella mattinata di giovedì 20 febbraio. "A oggi non si può dire se è morta per il Coronavirus ma di sicuro il tampone è positivo", ha precisato Gallera. Secondo quanto trapelato era andata al pronto soccorso di Codogno per una crisi respiratoria proprio nei giorni in cui si era fatto visitare il "paziente uno".
La mappa dei contagi
Alle 15 di sabato 22 febbraio in Lombardia ci sono 39 persone infette. 35 di queste si trovano a Codogno, una a Cremona, una a Pizzighettone e due a Pavia.
L'origine del Coronavirus in Italia
Non è ancora chiaro da dove sia partita la malattia in Italia. Gallera ha precisato che "Non sono ancora arrivati i risultati sul Paziente zero (l'uomo residente a Castiglione D'adda e Manager di un'azienda di Fiorenzula d'Arda, ndr). Suo cognato è positivo e non ha avuto contatti con altri, quindi è molto probabile che sia lui il Paziente zero. Ma non escludiamo altre possibilità, stiamo investigando. Ma Per i risultati degli anticorpi ci vorrà tempo".
Coronavirus, Sala: "Sospesi i dipendenti comunali che vengono dai cluster di infezione"
A Milano il Coronavirus non è ancora arrivato: le persone contagiate abitavano tutte all'esterno della Città Metropolitana. Ma il sindaco di Milano, Beppe Sala, che nella mattinata di sabato ha istituito un "gruppo di lavoro" a Palazzo Marino, ha fatto sapere di aver "sospeso dalle attività lavorative i dipendenti del Comune di Milano e delle nostre controllate che provengono dai comuni ove sussiste un cluster di infezione".
Il primo cittadino ha spiegato che "I comune avrà il compito di recepire prontamente le indicazioni che ci perverranno dalla Regione Lombardia e dal Dipartimento Protezione Civile". "Oggi pomeriggio — ha concluso il sindaco — parteciperemo al tavolo in Prefettura per avere indicazioni su come procedere da qui in avanti”.
Anche le grandi aziende di Milano e dell'hinterland si stanno attrezzando per fronteggiare l'epidemia. Gli uffici del personale di grandi gruppi come Eni, Snam e Saipem stanno contattando uno a uno i dipendenti che risiedono nei comuni indicati tra quelli a rischio. L'indicazione che viene data? Rimanere a casa ed evitare il più possibile i contatti sociali.
Il percorso del virus dal paziente 1 in poi
L'allerta da Coronavirus in Lombardia è scattata alle 21 di giovedì 20 febbraio. È a quell'ora che viene accertato ufficialmente il primo caso, per questo chiamato paziente 1. È un 38enne di Codogno, dipendente della Unilever di Casalpusterlengo: è il più grave di tutti, ed ha manifestato i primi sintomi il 15 febbraio. Anche il 18 era andato in ospedale con uno stato febbrile ma era stato mandato via fino al ricovero del 20. Solo allora la moglie ha ricordato che il marito aveva cenato un paio di volte a inizio febbraio con un suo amico che era rientrato dalla Cina, quello che per ora è considerato il 'paziente zero', anche se il primo test era negativo (qui l'intervista in esclusiva all'uomo: video).
Al 38enne si sono 'aggiunti' via via gli altri pazienti: dalla moglie stessa, incinta all'ottavo mese, a un amico con il quale condivide alcuni momenti di attività sportiva. A loro tre si sono poi sommati nella notte tre persone, ricoverate a Codogno con delle gravi polmoniti e risultati tutti positivi al coronavirus. Sono uomini di età più avanzata che frequentavano lo stesso bar dell'amico podista del 38enne. A questi primi sei casi si sono aggiunti anche i medici e gli infermieri di Codogno che hanno avuto rapporti diretti con il 38enne, oltre a tre pazienti dello stesso ospedale.
http://www.milanotoday.it/cronaca/coronavirus-contagiati-lombardia-aggiornamento.html?aggiornato&fbclid=IwAR1AlHlnXtD7a9ui1cC8OndxhRNNBzsv91VBeh37T1lKZe7Dc3u8RaYkT84
https://www.ilmessaggero.it/italia/coronavirus_morti_italia_contagio_diretta_cremona_padova_lomabrdia_cosa_succede_veneto_ultime_notizie_oggi-5068017.html
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