L'eruzione del vulcano Taal che spaventa le Filippine
Si trova a meno di 100 km dalla capitale Manila, ha una collocazione geografica singolare ed è considerato dagli esperti il secondo vulcano più attivo delle Filippine. Carta d'identità del Taal, il cratere che storicamente spaventa una vasta area della parte settentrionale del Paese asiatico. L'eruzione del gennaio 2020 è solo l'ultima di una serie
In queste ore drammatiche per la provincia di Batangas, una pioggia di fulmini abbattutasi tra le nubi di fumo e cenere generate dal vulcano Taal ha regalato uno spettacolo di incredibile bellezza
Nell’intera provincia filippina di Batangas, dove si trova il vulcano Taal, è stato proclamato lo stato di calamità: le autorità filippine hanno sollecitato un’evacuazione totale nel raggio di 17 chilometri dal vulcano, che coinvolgerà oltre mezzo milione di abitanti nei dintorni della capitale Manila. Un’eruzione esplosiva nelle prossime ore è infatti considerata molto probabile: almeno 10mila persone sono state già allontanate dalle proprie abitazioni, mentre sono decine i voli cancellati in via precauzionale dalla giornata di ieri all’aeroporto Internazionale Ninoy Aquino.
Scenario spettrale nel centro che si trova a pochi chilometri dal cratere: dalle case ai parchi giochi, ogni parte della cittadina è stata ricoperta da una fitta cenere grigia
Dopo l'eruzione del vulcano Taal avvenuta il 3 gennaio, le città circostanti stanno ancora subendo le conseguenze dell'esplosione di lava e lapilli. Dalle immagini diffuse da Reuters, si vede la cittadina di Tagaytay, centro turistico nelle vicinanze del Taal, completamente ricoperta dalla cenere.
Cenere portata dal vento
"La cenere è arrivata qui con il vento che soffiava nella nostra direzione – ha detto uno degli abitanti a Reuters – Questo è un problema non solo per noi, ma per tutt al città: i negozi sono stati chiusi e ci vorrà un po’ per sistemare tutto". Dai parchi acquatici alle strade, dalle case alle aree picnic per i turisti, la città ha assunto un aspetto davvero spettrale, se non fosse per i cittadini intenti a pulire.
Già evacuate migliaia di persone
Da quando è iniziata l'eruzione sono state evacuate già 10mila persone nei territori vicini al cratere. La zona è molto frequentata anche dai turisti, attratti dal vulcano e dal lago che lo ospita.
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