Questa è la storia di una bambina. Anzi, forse è più giusto dire di una madre. Di quelle piccole accortezze ed attenzioni che solo una madre può avere verso i propri figli, e che, questa volta, vanno oltre la morte.
È la storia di Florence Irene Ford, una bimba di appena dieci anni, morta nel 1871 durante una terribile epidemia di febbre gialla, che costò la vita a circa 400 persone solo nella piccola cittadina dove viveva la piccola.
Florence venne sepolta nel cimitero di Natchez City, ad Adams County, Mississippi. È un cimitero suggestivo, posto su una scogliera che si affaccia direttamente sul fiume.
Una storia come tante, quella di Florence, in un'epoca dove la mortalità infantile era molto più elevata di oggi anche nel mondo occidentale.
La particolarità sta, però, proprio nella sua sepoltura.
In vita la piccola soffriva di una fortissima fobia per i temporali e le tempeste.
Chissà quante volte la madre si è alzata nel cuore della notte per andare a rincuorare e consolare la piccola, terrorizzata da tuoni e lampi!
Nel dolore della terribile perdita, questa madre ha pensato solo ad una cosa: come farà ora la mia bambina a trovare conforto durante i temporali, lì, tutta sola, sotto la sua lapide, in un freddo cimitero?
E così venne fatta costruire una botola accanto alla tomba di Florence, con delle scale che conducono direttamente all'altezza dove si trova la piccola bara, visibile grazie ad una lastra di vetro.
In questo modo, nei giorni e nelle notti di tempesta, la madre poteva raggiungere la figlioletta per poterla confortare con la sua presenza, come aveva sempre fatto finché era in vita.
Delle porte di metallo, poi, le consentivano, una volta chiuse, di proteggersi dalle intemperie.
Per quel che ci è dato sapere, l'amorevole madre ha continuato ad andare a consolare la sua piccola Florence per tutta la vita.
Nel 1950, infine, molti anni dopo la sua morte, il passaggio è stato sigillato per prevenire atti di vandalismo.
È stato, però, posizionato, proprio sopra la botola, un piccolo angioletto, perché continui a vegliare e a proteggere la bambina e il suo riposo.
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