La nuova truffa dell'assegno di Whatsapp, ecco come funziona
Negli ultimi giorni sta spopolando su Whatsapp una nuova truffa che, almeno teoricamente, sembra assurda ma che sta interessando centinaia di utenti. La truffa vede protagonisti dei finiti venditori di auto usate ed impiegati di banca.
L'allarme è stato lanciato dal Movimento Difesa del Cittadino, il quale ha spiegato il modus operandi dei truffatori ed il funzionamento.
Il tutto si articola su cinque step: nel primo il venditore (e truffatore) mette online un annuncio per la vendita di un'automobile o qualsiasi altro tipo di oggetto. Successivamente la trattative si spostano su Whatsapp in cui lo stesso truffatore fa sapere al compratore di accettare solo pagamenti con assegno. E' a questo punto che la truffa diventa pericolosa, in quanto il truffatore chiede al compratore di inviare via Whatsapp una fotografia dell'assegno compilato come garanzia per la reale volontà d'acquisto.
Il compratore, convinto del fatto che la banale foto di un assegno inviata tramite Whatsapp non possa comportare alcun rischio per il proprio conto, la manda al venditore che dal canto suo non deve fare altro che stamparla e portarla in banca dove un impiegato negligente gli permette di incassarlo.
Per le vittime è previsto un risarcimento massimo del 50% della somma corrisposta al truffatore, come previsto dall'Abi e la Corte di Cassazione che hanno diviso le responsabilità a metà tra l'istituto di credito e la vittima, che dal canto suo non ha messo in atto tutte le misure necessarie per proteggere il conto.
Il suggerimento quindi è di evitare di inviare via Whatsapp fotografie di assegni.
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