Su Marte tra il 2024 e il 2033
Marte è più vicino e presto potremo metterci piede grazie a SpaceX e alla NASA. Nei prossimi anni sarà decisivo capire come minimizzare i danni delle radiazioni cosmiche.
Il conto alla rovescia è già iniziato. L’uomo è pronto a mettere piede su Marte. L’evento più spettacolare della storia moderna potrebbe avvenire tra il 2024 e il 2033. Sono due i progetti che si stanno dando battaglia per portarci sul pianeta rosso. Il primo è finanziato dal funambolico (e qualche volta, parole sue, “un po’ fuso”) Elon Musk. Il papà delle auto elettriche Tesla, oltre a occuparsi di tunnel iperveloci e lanciafiamme, è anche il fondatore di SpaceX, una società privata spaziale che ha tra i suoi obiettivi proprio quello di esplorare il sistema solare. “Il primo cargo per Marte – ha fatto sapere Musk – verrà spedito nel 2022.
La città su Marte
Il primo equipaggio partirà due anni più tardi. Le navicelle costituiranno le fondamenta della base marziana. Contiamo di fondare una città piena di opportunità e di riuscire a rendere la vita sostenibile”. L’altro progetto è invece finanziato dalla Nasa. La volontà dei presidenti americani, in questo secondo caso, è fondamentale. Per Barack Obama si trattava di un obiettivo a lungo termine, così come per Donald Trump, che però – come George W. Bush – vuole prima ritornare sulla Luna. Il 2033, in ogni modo, non è stato scelto casualmente: in quell’anno la Terra e Marte saranno alla minima distanza tra loro, riducendo il viaggio (e parallelamente i costi) da 250 a 200 giorni circa.
Ma entro i prossimi quindici anni saremo davvero pronti a compiere un altro grande passo per l’umanità? “Le sfide da vincere – spiega il Guardian – sono sostanzialmente tre: lo sviluppo dei razzi, come combattere la noia della traversata e come minimizzare i danni delle radiazioni”.
Tre i principali problemi
RAZZI – Portare gli umani su Marte è estremamente costoso. Organizzare un viaggio di ritorno, potrebbe portare a un esborso compreso tra i 100 e i 500 miliardi di dollari. L’unico modo per abbattere le spese è quello di costruire, come sta facendo Elon Musk, razzi riutilizzabili. Il Falcon9 di SpaceX è decollato e atterrato più volte tra il 2013 e il 2016, dimostrando che questa opzione ha una sua percorribilità. L’obiettivo finale è quello di realizzare un vettore (nome in codice Bfr), in grado di trasportare 100 persone e un carico di 150mila chili.
NOIA – Un viaggio verso Marte può durare più di otto mesi. “Lunghi periodi senza stimoli, passati a fissare la vastità nera dello spazio, possono portare – fa notare il quotidiano britannico – a depressione e deficit di attenzione”. Da questo punto di vista, si tratta di una sfide secondaria ma molto importante da vincere, soprattutto nell’ottica di sviluppare veri e propri voli commerciali tra Terra e Marte. Per questo motivo diversi gruppi di astronauti negli ultimi cinque anni hanno partecipato al progetto Hi-Seas (Hawaii Space Exploration Analog and Simulation). Gli esploratori dello spazio restano fino a un massimo di otto mesi in isolamento su un lato di un vulcano. L’obiettivo è proprio quello di imitare le condizioni della vita su Marte e comprenderne gli effetti psicologici. Per ora la strategia migliore per vincere noia e depressione si è rivelata quella di tenere occupati al massimo, con lavori e obiettivi da raggiungere, i partecipanti all’esperimento.
RADIAZIONI – Lo spazio, purtroppo, non è un luogo sicuro. Le radiazioni solari e cosmiche possono causare disturbi della vista, demenza e cancro. Un viaggio di sola andata su Marte espone a un livello di radiazioni quindici volte superiore al limite annuale stabilito per i tecnici che lavorano nelle centrali nucleari. La soluzione potrebbero essere tute molto spesse e schermate, da indossare durante il viaggio. Il problema è che i materiali per costruirle sono molti cari e pesanti, incidendo ulteriormente sul costo della missione, visto che c’è una relazione diretta fra carico e carburante da utilizzare. Minimizzare i danni delle radiazioni è la sfida più difficile da superare: solo se riusciremo a vincerla i voli verso Marte diventeranno realtà.
https://www.quotidiano.net/magazine/uomo-su-marte-1.4103290
Naturalmente la classica domanda scontatissiMa: quando?
RispondiEliminaE la risposta altrettanto scontatissima: tra 20 anni ......... .