Esopianeti: uno su tre è un mondo acquatico
Gli alieni dovrebbero essere cercati sott’acqua in quei mondi composti dal 50% da liquidi. Il 35% degli esopianeti scoperti sono infatti così!
Il 35% di tutti gli esopianeti a noi noti sono completamente ricoperti d’acqua e per questo motivo potrebbero essere popolati da creature adattatesi a vivere nel prezioso elemento liquido come le sirene e altri umanoidi dall’aspetto simile.
Finora gli scienziati hanno scoperto circa 4000 esopianeti, praticamente quelli individuati al di fuori del nostro sistema solare. Circa il 35% di questi, vale a dire 1.400, sono stati ufficialmente riconosciuti come corpi celesti ricoperti d’acqua liquida. Praticamente, un terzo degli esopianeti scoperti sono caratterizzati da acqua al 50%.
Sorprendente scovare così tanti esopianeti oceanici
“Per gli scienziati, è stata una vera sorpresa scoprire che ci sono così tanti mondi acquatici nello spazio” ha affermato il ricercatore Li Zeng della Harvard University. L’acqua è una delle condizioni fondamentali per lo sviluppo di qualsiasi organismo pluricellulare.
Il ricercatore Li Zeng ha affermato che sui 1.400 pianeti acquatici scoperti in questi ultimi anni, le temperature ivi presenti possono oscillare tra i 200 ai 400 gradi Celsius. Questi esopianeti sono caratterizzati da un’atmosfera caratterizzata da ingenti quantità di vapore acqueo.
È interessante notare che tutti gli esopianeti sono 1,5-2,5 volte più grandi della nostra Terra. Il fatto che nello spazio ci siano enormi pianeti ricoperti d’acqua suggerisce che possono essere potenzialmente abitati da creature anfibie o specie a noi sconosciute.
Alieni anfibi o ittici?
E’ stato riconosciuto che un gran numero di organismi viventi possono sopravvivere ad una temperatura di 200 gradi Celsius. Inoltre anche una persona munita di uno strato protettivo potrebbe sopravvivere a una simile temperatura. Sulla base delle dichiarazioni fornite dagli scienziati, gli ufologi sostengono che l’umanità sta cercando gli alieni in luoghi completamente sbagliati. Gli ufologi hanno aggiunto che sarebbe opportuno dimenticare Nibiru e futuri sbarchi su Marte, perché la vita extraterrestre potrebbe essere molto più vicina di quanto teorizzato finora .
Inoltre suggeriscono che in questi mondi acquatici potrebbero vivere sirene aliene e altri tipi di Umanoidi acquatici. Non si tratta di personaggi fiabeschi, ma di esseri estremamente sviluppati che differiscono dagli umani in quanto capaci di sopravvivere sott’acqua.
Gli alieni acquatici, secondo gli ufologi, sarebbero dotati di tecnologie completamente diverse da quelle utilizzate attualmente da noi terrestri.
Questo può spiegare il fatto che nessuna di queste creature non ha mai risposto ai messaggi inviati dagli scienziati nello spazio profondo.
Ecco spiegato il paradosso di Fermi.
Nell’acqua, l’elettricità non potrebbe mai diffondersi cosi’ come avviene nel freddo vuoto dello spazio, quindi, risulterebbe estremamente difficile progettare dispositivi in grado di catturare i messaggi inviati da ipotetiche sirene nonostante che le leggi della fisica fossero le stesse in tutto l’universo .
Secondo gli ufologi, gli extraterrestri sottomarini possono avvalersi di tecnologie basate sull’idrodinamica e i fortissimi venti che spirano al di sopra della superficie degli oceani alieni e così via.
Per avvalorare questa ipotesi, i ricercatori intendono studiare ulteriormente gli esopianeti acquatici e allo stesso tempo, scoprire come l’umanità potrebbe mai entrare in contatto con questo tipo di alieni.
https://misteroufo.blogspot.com/2018/08/gli-alieni-andrebbero-cercati-sottacqua.html
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