Il Very Large Telescope dell'ESO, presso l'Osservatorio del Paranal, nel deserto di Atacama.|ESO/A. GHIZZI PANIZZA |
Una famiglia di stelle che si è formata a un soffio dal Big Bang - appena 250 milioni di anni dopo l'inizio dell'Universo - è stata individuata in una galassia antica 13,28 miliardi di anni. La scoperta di un gruppo internazionale di astronomi guidati dall'University College London e dalla Osaka Sangyo University (Giappone), oltre a mettere in luce una famiglia stellare eccezionalmente antica e remota, segna anche un altro primato: quello della fonte di ossigeno più distante mai osservata.
UN TUFFO NEL PASSATO. Lo studio, appena pubblicato su Nature, si basa sulle osservazioni del radio osservatorio ALMA (Atacama Large Millimetre/Submillimetre Array) e del Very Large Telescope dell'ESO (VLT), entrambi in Cile. Il team si è concentrato sulla galassia MACS1149-JD1, situata a una distanza che impone un colossale salto indietro nel tempo: osservare quell'ammasso di stelle equivale a fotografare l'Universo quando aveva appena 500 milioni di anni, cioè appena il 3,5% della sua attuale età.
NATE, VISSUTE E FINITE. Il fatto che già all'epoca esistessero galassie non è di per sé sorprendente; più singolare è invece la scoperta, all'interno di MACS1149-JD1, di tracce di ossigeno, elemento rilasciato nelle nubi di gas intergalattico quando le stelle muoiono. Nell'epoca fotografata dagli astronomi, quindi, una generazione di stelle doveva già essersi formata (ed essere perita). La luminosità della galassia fa pensare a una popolazione di astri formati quando l'Universo aveva circa 250 milioni di anni.
QUANDO SI ACCESERO LE LUCI? La maturità delle stelle osservate in una galassia già eccezionalmente antica porta a chiedersi quando siano apparse le prime galassie dalla totale oscurità, ossia quando si debba situare l'alba del cosmo. Evidentemente è possibile dimostrare l'esistenza di galassie in epoche ancora precedenti a quelle che riusciamo a osservare direttamente.
https://www.focus.it/scienza/spazio/ossigeno-e-stelle-250-milioni-di-anni-dopo-il-big-bang
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