Quanta vita nei cimiteri, paradisi di biodiversità
Il Jüdischer Friedhof di Berlino ospita ad esempio 604 specie fra piante, artropodi e uccelli: fondamentale per spiegare questo paradosso è la minore aggressività degli esseri umani all'interno di queste "oasi" cittadine
Ogni volta bisogna pensarci un attimo perché va contro il nostro istinto di classificare tutto in maniera netta, ma le città sono anche degli habitat, cioè luoghi in cui le specie vivono e svolgono le loro funzioni. Come in qualsiasi altro habitat (anzi di più) il disturbo è un elemento che influenza il comportamento e la distribuzione di animali e piante. Per questo motivo i cimiteri, in cui il comportamento umano è ben diverso rispetto a tutti gli altri contesti urbani, sono ambienti particolari e interessanti. In un recente studio pubblicato su Science of the total environment, un team di ricercatori ha osservato il comportamento di 44 specie di uccelli in 169 fra parchi e cimiteri di Francia, Repubblica Ceca, Italia e Polonia.
Misurando la "distanza di sicurezza" degli uccelli, cioè la distanza minima alla quale è possibile avvicinarli prima che spicchino il volo, è stato possibile vedere come nei cimiteri siano decisamente più confidenti nei confronti dell'uomo. "Abbiamo dimostrato come le stesse specie di uccelli riescano ad adattare i loro comportamenti in risposta alle attività umane - dice Federico Morelli, ornitologo ricercatore dell'Università di Praga che ha coordinato lo studio - gli uccelli sono più nervosi nei parchi che nei cimiteri, questo probabilmente è dovuto al fatto che in quei luoghi c'è una minore densità di persone e che queste hanno comportamenti meno minacciosi, come camminare più lentamente e parlare a bassa voce. Inoltre di solito le persone non entrano nei cimiteri con gatti o cani, cosa che invece accade nei parchi."
Per questioni probabilmente culturali, i cimiteri sono meno studiati rispetto ai parchi, ma dal punto di vista ecologico hanno un'importanza paragonabile. Nel cimitero ebraico di Berlino ad esempio, uno dei più grandi d'Europa, sono presenti ben 604 specie fra piante, artropodi e uccelli. L'approccio generalmente non intensivo nella gestione della vegetazione, la presenza di vecchi alberi, la disponibilità di acqua e l'atteggiamento discreto dei visitatori, rendono il camposanto un ottimo luogo dove vivere. "Abbiamo osservato valori di biodiversità del tutto simili in parchi e cimiteri - spiega Morelli - questo ci pone di fronte all'evidenza che anche i cimiteri possono essere considerati delle vere e proprie isole di biodiversità urbana".
La ricchezza di specie di uccelli nei cimiteri, ma anche la maggiore confidenza nei confronti dell'uomo, non è di sicuro sfuggita ad alcuni birdwatcher della città di Hamilton, nel sud del Canada, che hanno trovato nel Woodland Cemetery un luogo ideale per la loro caccia fotografica (pare che i soggetti preferiti siano gli assioli). Gruppi di fotografi che si appostano e foraggiano gli uccelli invadendo il cimitero tanto da arrivare, un anno fa, ai ferri corti con alcuni parenti dei defunti sepolti lì.
http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2018/03/29/news/quanta_vita_nei_cimiteri_paradisi_di_biodiversita_-3920493/
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