Per queste stenelle maculate atlantiche, come per tutti i delfinidi, l'accoppiamento è una questione di posizione e angolazione. Fotografia di Jim Abernethy, National Geographic |
La posizione faccia a faccia consente al maschio di spingere verso l'alto la femmina, usando la superficie dell'acqua come barriera. Se invece hanno entrambi la faccia rivolta dalla stessa parte, "il maschio muove il pene su e giù per il corpo della femmina", dice Patricia Brennan, biologa dell'evoluzione della Mount Holyoke University e collaboratrice di Orbach. I maschi di cetaceo hanno bisogno di controllare alla perfezione i movimenti del loro organo sessuale perché la struttura della vagina delle femmine è molto complessa. Orbach e i suoi colleghi hanno scoperto che in alcune specie di delfino la vagina ha numerose pieghe, e trovare "la strada giusta" è essenziale per inviare lo sperma verso l'uovo anziché in un vicolo cieco.
Il pene del delfino è fibroelastico, vale a dire che il tessuto erettile è pieno di collagene ed elastina, e può emergere molto rapidamente: una struttura che, sostiene Orbach, probabilmente affronta meglio la resistenza fluidodinamica dell'acqua marina.
L'accoppiamento vero e proprio dura solo qualche attimo. È probabile che la selezione naturale abbia favorito i maschi di delfino in grado di emettere sperma molto rapidamente, visto che la posizione è difficile da mantenere, e i delfini devono risalire in superficie per respirare.
Morsi d'amore
Anche tra le balene i tempi di accoppiamento sono altrettanto rapidi, e il pene altrettanto "mobile". Gli squali non hanno un pene, ma due organi detti pterigopodi: li usano per incanalare lo sperma nella cloaca della femmina, ma prima devono tenerla ferma. E per farlo, usano i denti.
"Il maschio morde le pinne della femmina per essere sicuro di restare attaccato a lei", spiega Brennan. Le femmine sopportano, anche perché hanno la pelle molto più spessa. Com'è noto, inoltre, per respirare gli squali devono essere sempre in movimento: così l'accoppiamento si svolge solo nelle zone in cui c'è abbastanza corrente, in modo che l'acqua continua a scorrere nelle branchie evitando che muoiano per asfissia.
La tartaruga come fa
Per le tartarughe marine, un ulteriore problema è rappresentato dal grosso carapace. Ma il maschio ha capito come aggirarlo. Anche le tartarughe - maschi e femmine - hanno la cloaca, un'apertura che serve per la riproduzione e l'evacuazione. Nel maschio il pene emerge dalla cloaca, passa sotto il guscio della femmina e si infila nella sua cloaca.
Non è un processo molto discreto. I maschi hanno sulle pinne anteriori artigli specializzati che servono proprio ad appigliarsi alla femmina", dice Marah Hardt, autrice del libro Sex in the Sea, finché un altro maschio arriva a reclamare i suoi diritti sulla femmina.
Galleggiamento amoroso
Per gli ippopotami, invece, il sesso acquatico è solo un vantaggio, visto che galleggiando riescono a trovare un'agilità che il loro peso (fino a 1.500 chili per un maschio) non gli consentirebbe. Anche il parto dell'ippopotamo avviene in acqua, con altrettanti vantaggi, visto che un neonato pesa fino a 50 chili.
http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2017/06/23/news/come_fanno_gli_animali_a_fare_sesso_sott_acqua_sapevatelo-3550036/
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