Timbrare il cartellino è una cosa che si fa al lavoro, ma un marito deve farlo anche quando torna a casa, in modo che sua moglie possa essere certa che non faccia tardi.
Certe mogli iniziano a chiamare il marito ogni cinque minuti se non arriva immediatamente a casa dopo il lavoro, ma una donna cinese ha fatto un passo ulteriore: ha messo un lettore all’ingresso dell’abitazione, dove il marito deve timbrare ogni volta che rientra, in modo da potersi assicurare che non torni dopo le 9 di sera.
In realtà, in questo caso la ragione dei ritardi non sarebbe nel desiderio di fermarsi a gozzovigliare con gli amici dopo essere uscito dal lavoro, ma piuttosto nei lunghi straordinari che l’uomo (uno sviluppatore) si trovava a fare. La moglie però ne aveva abbastanza di non poter mai passare tempo con suo marito, ed ha deciso di applicare questa insolita curiosa tecnologica.
A seconda degli orari che l’uomo è in grado di rispettare, può “vincere” una cena con la moglie (senza dover lavare i piatti, oppure essere punito con multe di 100 yuan (circa 15 €) o anche l’obbligo di fare tutte le faccende di casa nel week-end.
“Se le timbratrici possono gestire le ore di lavoro di mio marito, allora lo faranno anche per le ore a casa”, avrebbe raccontato la donna ad un’amica, che avrebbe poi reso nota la storia sui social network. Le reazioni su internet sono state contrastanti: c’è chi inorridisce di fronte a quello che considera una violenza da parte della moglie, a chi apprezza l’idea. A nostro parere manca però una voce importante per esprimere un giudizio, quella del marito: non si sa infatti quale sia stata la sua reazione all’idea, se abbia accettato il “gioco” di buon grado oppure abbia subito la decisione di sua moglie.
Foto:By © 2009 by Tomasz Sienicki [user: tsca, mail: tomasz.sienicki at gmail.com] – Photograph by Tomasz Sienicki (Own work), CC BY 3.0, Link
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