L’artista indiano Sandesh S. Rangnekar usa qualcosa di molto particolare come tela per le sue opere: “scheletri” di foglie.
L’arte di dipingere su foglie essiccate di fico sacro è una lunga tradizione in India, e lo stesso padre di Rangnekar, Sadashiv G. Rangnekar, era era un artista che usava la stessa tecnica, ma suo figlio ha probabilmente superato i suoi maestri.
Fin da piccolo, Rangnekar era affascinato dal disegno e in particolare dall’idea di dipingere sulle foglie, ma non voleva che suo padre lo sapesse: è passato qualche tempo perché il genitore vedesse qualche lavoro del figlio, e quando è successo è rimasto sbalordito, notando il suo talento e quindi incoraggiandolo a seguire la strada dell’arte.
Le foglie di fico sacro hanno un valore speciale per il buddismo (come del resto il nome della pianta lascia intuire), ed erano usate anche al posto della carta prima che questa fosse inventata. Il problema di queste foglie è che perché possano essere conservate devono essere trasformate in “scheletri di foglie”, diventando molto fragili.
Il procedimento per “scheletrizzare” le foglie è molto lungo, e richiede quasi 40 giorni di tempo. Alla fine, l’epidermide verde delle foglie viene eliminata, lasciando solo le nervature: a questo scopo la foglia viene lasciata in acqua per circa un mese, alla fine del quale l’epidermide viene delicatamente asportata a mano. Poi vanno fatte asciugare le nervature rimanenti.
Il procedimento dovrebbe rendere l’idea di quanto possano dunque essere fragili questi “scheletri di fogli”, e quanto di conseguenza debba essere difficile dipingerle con il dettaglio che riesce ad ottenere Rangnekar, che realizza dei lavori veramente incredibili, che si possono ammirare sulla sua pagina Facebook e sul suo account Instagram.
Anche la conservazione delle foglie richiede particolare attenzione. L’artista spiega che è necessario che siano posizionate all’interno di un contenitore ermetico: “Se la lasci all’aperto, la polvere finirà inevitabilmente sulla foglia e il dipinto a quel punto sparisce: non puoi pulire una foglia”.
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