L'inafferrabile scarabeo trilobite



Il maschio di Platerodrilus è stato visto solo due volte in 200 anni, e solo durante l'accoppiamento. Ma non è l'unica bizzarria di questo curioso insetto

Mark Wong stava attraversando la giungla di Singapore alla ricerca di formiche quando, girando un masso, ha visto un insetto che sembrava uscito da Jurassic Park. "All'inizio pensavo fosse un qualche tipo di fungo, ma poi ha cominciato a muoversi", racconta Wong, young explorer di National Geographic.

Si trattava di uno scarabeo della famiglia Platerodrilus, un bizzarro insetto dall'aspetto preistorico che da quasi 200 anni lascia perplessi gli scienziati. Assomiglia ai trilobiti, bizzarri artropodi marini dotati di esoscheletro di cui sono abbastanza comuni i fossili, per cui a volte viene chiamato anche "scarabeo trilobite". Nonostante il loro aspetto preistorico però, gli scarabei Platerodrilus non sono comparsi che 47 milioni circa di anni fa, ossia 200 milioni di anni dopo l'estinzione dei trilobiti. Per rendere l'idea di quanto tempo sia, considerate che tra l'estinzione dei trilobiti e la comparsa dei Platerodrilus i dinosauri hanno avuto il tempo di comparire, vagabondare sulla Terra ed estinguersi.

Le bizzarrie dei Platerodrilus non si fermano qui. Innanzitutto, hanno un certo stile: possono essere rossi, verdi, o neri con puntini arancioni. Inoltre, sono in grado di ritirare la testa dentro l'esoscheletro come una tartaruga.

Ma soprattutto, cosa più strana di tutte, trovare un maschio di "scarabeo trilobite" ha richiesto quasi un secolo di ricerche. Tutti i Platerodrilus che hanno l'aspetto di trilobiti sono femmine. Lisce o munite di punte, rosse o verdi. Gli scienziati che le hanno scoperte nell'Ottocento erano confusi. Queste femmine si accoppiavano? E se sì, con chi?

Nel 1922 uno zoologo svedese di nome Eric Mjoberg andò in Borneo, munito di lente d'ingandimento e con una missione: trovare un Platerodrilus maschio. "Avevo deciso che dovevo definitivamente risolvere il mistero dei Platerodrilus del Borneo", scrisse nel 1925. E così fece, o almeno credette di fare. Addirittura, intitolò il suo articolo di ricerca "Il mistero della cosiddetta 'larva trilobite' definitivamente risolto".

Innanzitutto Mjoberg risolse un ulteriore mistero. La maggior parte degli insetti attraversa diversi stadi di maturazione: larva, pupa, adulto. Ma i Platerodrilus sembravano esistere solo in forma larvale, privi di aperture per l'accoppiamento. Non sembravano esistere adulti; in più, le larve erano tutte femmine. "Nonostante gli anni di ricerche nella giungla, rivoltando ogni masso e spezzettando ogni tronco marcio, non sono riuscito a trovare una singola femmina adulta, sebbene fossero abbondanti le larve completamente sviluppate", scrisse lo studioso.

Poi, un giorno, Mjoberg si accorse che una delle femmine che aveva catturato si piegava a formare una palla, rimanendo come morta per diversi giorni. Cambiò colore virando al giallognolo e, conclusa la muta, cominciò ad aprirsi di nuovo. L'unica differenza che Mjoberg osservò era l'improvvisa comparsa di un'apertura sessuale: finalmente, aveva una femmina adulta.

Questa femmina cominciò a deporre le uova, e ogni mattina Mjoberg la trovava nella sua gabbia a pancia in su, con l'apertura sessuale esposta, sui cui scintillava una goccia di liquido chiaro. Era pronta all'accoppiamento. Ma Mjoberg non aveva trovato un maschio per lei per cui, dopo aver disposto qualche centinaio di uova, che rimasero non fecondate, la femmina adulta morì.

L'episodio suggerì a Mjoberg un'idea. Lo scienziato raccolse altre femmine, e quando furono tutte mature e cominciarono a mostrare le loro goccioline di liquido, le riportò nella foresta e le liberò in un'area delimitata da "un filo lungo abbastanza da permettere loro di muoversi all'incirca in cerchio". Le femmine si muovevano ininterrottamente all'interno della circonferenza: Mjoberg sperava che funzionassero come esca, e si dispose ad attendere un maschio. Quest'ultimo, tuttavia, non apparve.

Mjoberg ritentò imperterrito l'anno successivo. Questa volta arruolò gente del posto che si mettesse a sorvegliare un eventuale arrivo del maschio. "Una ricompensa di 10 mila dollari per il primo maschio fu un buono stimolo per i sorveglianti", scrisse lo scienziato.

Una mattina, finalmente, uno degli uomini arruolati da Mjoberg arrivò di corsa da lui con una coppia di Platerodrilus in una foglia di banana. L'addome del maschio era inserito nell'apertura sessuale della femmina: una prova che la coppia era stata sorpresa in flagrante. Alla fine, Mjoberg poteva osservare un maschio!

Ciò che aveva trovato era un piccolo scarabeo con le ali nere che non assomigliava affatto alla spettacolare femmina dotata di punte, ed era circa un decimo della sua taglia.

Ma Mjoberg non era dispiaciuto. Aveva individuato un maschio, e stabilito che le femmine di Platerodrilus mantengono la forma larvale tutta la vita, un tipo insolito di neotenìa (mantenimento della forma giovanile), che permette loro di investire più energie nella produzione di uova sane.

Poiché i maschi sono d'aspetto così diverso dalle femmine, ancora oggi è molto difficile stabilire se siano effettivamente della stessa specie senza analisi del DNA, o se non si riesce a catturarli proprio mentre si accoppiano. Cosa non facile, tanto che da Mjoberg è dovuto passare circa un secolo prima che ne venisse osservato un altro: una coppia catturata da Alvin T.C. Wong nel 1993.

Alvin Wong (che non è imparentato con Mark) cercò di far schiudere le uova, ma queste morirono, senza permetter di stabilire se i maschi appaiono diversi dalle femmine fin dalla nascita o se cambiano durante la crescita. E non è ancora chiaro nemmeno cosa mangino questi insetti.

Quindi gli scarabei della famiglia Platerodrilus rimangono un mistero, nonché difficili da trovare. "Ho frugato sotto diversi massi senza trovarne neanche uno", racconta Wong, che comunque continuerà a cercare. "Non sai mai se c'è uno Platerodrilus proprio sotto i tuoi piedi", commenta, "quindi rivolta un sasso, potresti trovare qualcosa di interessante".

http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2016/11/01/news/scarafaggio_che_lo_fa_strano-3289428/

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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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