Le falene Atlas sfoggiano le ali più grandi, per superficie, di qualsiasi insetto vivente. Fotografia di Joel Sartore, National Geographic Creative |
Immaginate una libellula così grande che, dispiegando le ali, possa oscurare uno schermo TV da 27 centimetri.
Gli insetti fossili più grandi mai rinvenuti sono quelli di meganisotteri e libellule giganti, racconta Matthew Clapham, paleobiologo all'Università della California, a Santa Cruz. Solo sottili differenze anatomiche separano i due gruppi.
Con la loro l'apertura alare che poteva raggiungere i 70 centimetri, gli insetti più grandi mai esistiti sono i meganisotteri del genere Meganeuropsis, spiega Claphan via mail. I fossili più grandi sono stati trovati in Francia e in Kansas, e risalgono a 300-280 milioni di anni fa. In confronto, l'apertura alare delle libellule attuali arriva al massimo intorno ai 20 centimetri.
Non che ci sia da lamentarsi, ma perché questi insetti si sono "ristretti"?
Tom Turpin, entomologo alla Purdue University, spiega che potrebbe dipendere dagli alti livelli di ossigeno nell'atmosfera
La falena strega bianca possiede l'apertura alare più ampia tra gli insetti attualmente viventi. Fotografia di Amazon Images, Alamy
Anche la comparsa degli uccelli potrebbe aver contribuito alla diminuzione delle dimensioni. In uno studio del 2012, Clapham ne ha fornito una prova: le dimensioni degli insetti sono diminuite nel tardo Giurassico, quando gli uccelli sono diventati volatori più agili, sebbene in quel periodo i livelli di ossigeno fossero cresciuti.
"Gli insetti grandi dovevano essere impacciati nel movimento, soprattutto giù dagli alberi o a terra", spiega ancora Clapham, e sarebbero quindi stati prede facili per gli uccelli, con cui sarebbero inoltre stati in competizione per il cibo.
I mostri moderni
Oggi è la Thysania agrippina, una falena del Sudamerica del nord e centrale, ad avere la più grande apertura alare, con misure dai 25 fino a quasi 30 centimetri, spiega Katy Prudic, entomologa all'Università dell'Arizona. La farfalla atlante o farfalla cobra (Attacus atlas) asiatica presenta la maggior superficie alare: 400 centimetri quadrati, leggermente più grande della confezione di un DVD (di circa 280 centimetri quadrati).
Il premio per le ali di farfalla più grandi va alla farfalla della regina Alessandra (Ornithoptera alexandrae) della Nuova Guinea, che ha un'apertura alare tra i 19 e i 30 centimetri. Nelle farfalle, "i maschi sono più appariscenti, come negli uccelli", spiega Prudic.
Per la categoria della "più orripilante decorazione di Halloween", l'insetto più pesante è, secondo quanto "riportato in modo affidabile" dal libro edito dall'Università della Florida Book of Insects Records, il weta gigante (Deinacrida heteracantha). Secondo Fact bites: bug bites di Roger Priddy, i maori lo definiscono "re degli orrori".
Il weta è considerato il più spaventoso tra gli insetti adulti, mentre la larva del coleotter Goliath è ancora più spaventosa. Fotografia di Joel Sartore, National Geographic Photo Ark
Questo insetto, considerato vulnerabile, è membro della famiglia dei grilli. Si trova solo in Nuova Zelanda, può pesare fino a 70 grammi, ed è delle dimensioni di una piccola ghiandaia azzurra.
E comunque, il weta è superato da una larva, quella dello scarabeo di Golia (genere Goliathus), che pesa fino a 116 grammi.
Infine, il candidato più probabile per il premio alla lunghezza è l'insetto stecco Phobaeticus chani, nativo del Borneo malese, la cui femmina può arrivare ad una klunghezza circa 60 centimetri.
http://www.nationalgeographic.it/natura/animali/2016/10/20/news/qual_e_l_insetto_piu_grande_mai_vissuto_-3273678/
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