Non sappiamo ancora che fine ha fatto Schiaparelli
La missione ExoMars al momento è riuscita soltanto a metà: la sonda orbitante funziona perfettamente ed è entrata in orbita. Il lander Schiaparelli, invece, è atterrato, ma non sappiamo ancora bene come. Se però arriveranno i dati della telemetria durante la discesa, anche la seconda parte della missione potrà definirsi riuscita.
Dopo un pomeriggio di attesa la conferma non è arrivata. Il lander dell'ESA Schiaparelli è arrivato su Marte, ma non sappiamo con precisione come.
Ma andiamo con ordine. Prima le buone notizie: la sonda madre, Trace Gas Orbiter (TGO), ha terminato la pericolosa fase di cambio di orbita ed è ora in quella definitiva in cui rimarrà per4 anni per studiare la atmosfera marziana.
Il primo obiettivo della missione ExoMars è stato raggiunto.
CHE FINE HA FATTO SCHIAPARELLI? Il segnale che non è arrivato invece è questo di Schiaparelli.
I sistemi per seguire in tempo reale la sonda e per avere le prime conferme dell'atterraggio hanno interrotto le loro registrazioni poco prima dell'atterraggio, quando la fase di entrata e frenata erano quasi concluse.
L'unico che poteva tracciare la discesa in tempo reale era il Giant Metrewave Radio Telescope (GMRT) situato a Pune, in India ha seguito il lander fino a 30 secondi prima del touchdown, poi non ha captato più nulla. Fino ad allora tutto era andato come da programma.
Anche l'orbiter europeo, Mars Express, ha seguito la discesa di Schiaparelli fino a pochi secondi prima dell'atterraggio, ma poi ha anch'esso perso il segnale, più o meno nello stesso istante del radiotelescopio indiano.
L'orbiter della Nasa Mars Reconnaissance Orbiter, che avrebbero provare a comunicare con Schiaparelli un'ora e mezza-due ore dopo il touchdown, non è riuscito a stabilire il contatto.
Per sapere che cosa è successo a Schiaparelli dovremo attendere la notte, quando verranno analizzati i dati della telemetria del lander, inviati alla sonda madre durante la discesa e trasmessi a terra in queste ore. E i risultati dovrebbero essere comunicati entro le 10 del 20 ottobre (i dati arrivano entro mezzanotte, ma vanno analizzati).
IL VALORE DI UN INSUCCESSO. Qualora questi dati confermassero che il lander è perso, sarebbe comunque un successo. Avremmo infatti i dati telemetrici della fase di entrata, frenata e atterraggio e potremmo sapere che cosa non ha funzionato e perché. Un po' come analizzare i dati della scatola nera dopo un incidente aereo. Questo dovrebbe aiutare a capire che problemi ha avuto la sonda e risolverli.
Va infatti ricordato che il principale obiettivo di Schiaparelli è imparare a far atterrare un rover su Marte. Anche qualora la sonda si fosse schiantata, il fatto di aver raccolto i dati di quanto è successo è già un successo per l'ESA.
Se Schiaparelli invece ha anche raggiunto la superficie in modo sicuro, le sue batterie dovrebbero essere in grado di supportare le operazioni dai tre ai dieci giorni, offrendo molteplici opportunità di ristabilire un collegamento per la comunicazione.
http://www.focus.it/scienza/spazio/non-sappiamo-ancora-che-fine-ha-fatto-schiaparelli
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