
Fortezze “travestite” da superyacht e lussuosissimi rifugi antiatomici: per alcuni commentatori, l’élite di potere del mondo dimostrerebbe paranoia, ma siamo in tanti a pensare che si stia realmente preparando ad affrontare l’olocausto per cui ha creato tutti i presupposti.Le élite stanno investendo imponenti cifre di denaro per dotare dei migliori sistemi di difesa e sicurezza le proprie dimore e mezzi di trasporto, per l’acquisto di rifugi antiaerei di lusso, sottomarini e superyacht. Alcune delle cose che chiedono per la propria protezione superano quelle dei film di James Bond, e questa frenesia ha originato un mercato di nicchia multimiliardario. Nel frattempo, i media che le élite possiedono continuano a deridere il resto di coloro che pensano sia opportuno prepararsi al peggio. Si leggono sempre più spesso titoli come questo, che è apparso in una delle principali testate giornalistiche americane: “Preppers…ecco gli americani paranoici in attesa dell’apocalisse”. Beh, se è paranoico chi mette da parte un po’ di cibo extra e alcune scorte, cosa pensare della gente di cui si parla in questo articolo?
Il mondo in cui vive l’elite è completamente diverso da quello da noi abitato. In enclave benestanti delle grandi città globali come Londra, gli elitisti sono disposti a sborsare enormi quantità di denaro per garantire che tutti gli altri ne siano tenuti fuori. Prendiamo il contenuto di un articolo che è stato appena pubblicato dal London Evening Standard dal titolo “La paranoia dei super-ricchi di Londra: sicurezza dotata di sistemi di riconoscimento del DNA, superyacht e sommergibili per la fuga” …

Ma per molti elitari, questo tipo di misure di sicurezza estreme non sono semplicemente abbastanza. È per questo che le vendite di “rifugi catastrofici di lusso” sono assolutamente in crescita. Se “la fine del mondo” arrivasse inaspettatamente, la gente dell’alta società vuole sapere che ci sarà un posto dove andare per sé e le proprie famiglie.Quanto segue è un estratto da un articolo su un tale impianto situato in Indiana …

La zona giorno ha soffitti alti quasi 4 metri, sontuosi divani in pelle nera, e le pareti sono caratterizzate da affreschi raffiguranti allegre scene di strada parigine, alte felci finte e soffici tappeti. L’enorme salotto è dominato da un televisore a grande schermo di fronte a tre file di comode sedie reclinabili beige. Gli armadi sono provvisti di 60 varietà di prodotti alimentari liofilizzati e in scatola; un pasto serale potrebbe includere gli spaghetti aglio e olio, come una sostanziosa bistecca surgelata, o un’insalata di pomodoro e zucchine freschi freschi dal giardino idroponico. Ci sono camere da letto progettate per quattro persone e alcune per sei, dotate di cuccette con letti doppi in doghe di avorio, coperte e copri piumini degni di un hotel a quattro stelle, come evidenziato sul sito Vivos.
Tutto molto bello.
Ma la gente normale come noi non può permettersi una cosa del genere. Solo l’élite sarà in grado di permettersi di rintanarsi in bunker sotterranei mentre il mondo sopra scende nella follia.
Altri elitisti sono pronti a salpare con i loro superyacht verso il mare aperto semmai le cose cominceranno realmente a cadere a pezzi. E se i loro superyacht saranno minacciati, alcuni di loro dispongono anche di “sottomarini di fuga”. Ancora da Evening Standard …
“L’ultimo veicolo di tendenza non è più la limousine blindata o il jet privato…roba sorpassata! Se si desidera vantarsi in questi giorni, è necessario comprarsi il proprio sottomarino, che galleggia in un vano sottomarino del vostro superyacht. E’ un giocattolo, ma se accade il peggio, potrebbe divenire l’unica una via di fuga” – così dice un importante magnate di Londra con un debole per il superyacht ormeggiato a Monaco – “a condizione che sia dotato di disturbatori radar di tipo militare e sistemi di difesa antimissili e siluri”.
Quindi, perché l’elite è così preoccupata per la propria sicurezza in questi giorni? Perché tanti tra loro stanno ricercando misure straordinarie per prepararsi ai peggiori scenari? Sanno qualcosa che il resto di noi non sa? Robert Johnson, presidente dell’Istituto del Nuovo Pensiero Economico, intervenuto al World Economic Forum di Davos, ha detto che molti gestori di “hedge fund” stanno già progettando le loro fughe.
Egli ha detto: “So che i gestori di fondi di copertura di tutto il mondo stanno acquistando piste di atterraggio e aziende agricole in posti come la Nuova Zelanda perché pensano di aver bisogno di un luogo in cui fuggire”.
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