L’esistenza di camere segrete nella tomba di Tutankhamon potrebbe essere più probabile, dato che nuove scansioni radar hanno rilevato delle cavità dietro i muri a nord e a ovest della tomba.
Alcuni archeologi pensano persino che la regina Nefertiti, matrigna di Tutankhamon, possa celarsi in uno di quegli spazi.
Le scansioni effettuate dall’esperto di tecnologie radar giapponese Hirokatsu Watanabe “suggeriscono la presenza di due spazi vuoti o cavità oltre i muri decorati a nord e a ovest della camera funeraria”, spiegano dal Ministero per le Antichità Egiziano. Le scansioni suggeriscono inoltre “la presenza di sostanze metalliche e organiche”, e mostrano quelle che potrebbero essere le architravi di porte.
Gli archeologi condurranno la prossima serie di scansioni radar alla fine di marzo per provare a confermare l’esistenza delle camere e avere un’idea migliore delle loro dimensioni.
L’anno scorso, Nicholas Reeves, docente presso l’Università dell’Arizona, aveva pubblicato delle scoperte che suggerivano l’esistenza di queste misteriose camere. In quella ricerca, aveva scritto che le camere potevano contenere la sepoltura della regina Nefertiti, moglie del faraone Akhenaton (padre di Tutankhamon). Reeves sosteneva di aver trovato prove secondo cui il nome di Nefertiti sarebbe stato accuratamente cancellato in alcuni casi, e rimpiazzato con quello del giovane faraone. Ipotizzava dunque che la camera funeraria di Tutankhamon fosse stata, in origine, pensata per Nefertiti.
Le scansioni radar
Le immagini radar mostrano anomalie che gli scienziati interpretano come manufatti all’interno delle due camere. Tuttavia, è un compito difficile distinguere una camera o un manufatto creato dall’uomo, da una caratteristica naturale.
La Valle dei Re, dove si trova la tomba, contiene una varietà di tratti geologici che spesso spuntano sui radar. I ricercatori hanno notato nel passato che è difficile evitare i falsi positivi nella Valle dei Re. Ci sono «molte faglie e caratteristiche naturali che possono sembrare muri o tombe», aveva spiegato Afifi Ghonim, direttore di una delle più vaste esplorazioni nella Valle, a Live Science nel 2013.
«Ci sono molte cose, come i noduli della roccia chert, che popolano il sostrato roccioso della Valle»,aveva scritto l’anno scorso Glen Dash, che ha condotto una ricerca col radar durante una spedizione nella Valle per conto dell’ex ministro Zahi Hawass. «Ci sono fenditure, filoni di chert e gesso, e vuoti nel sostrato roccioso. Sono così comuni che li incontravamo davvero in qualsiasi punto della Valle».
Poiché le immagini radar sono state appena pubblicate, gli esperti non coinvolti nel progetto avranno bisogno di tempo per analizzare i risultati. Lo stesso Dash non ha ancora commentato pubblicamente i risultati.
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