Il villaggio dei “trader”: tutti gli abitanti investono in borsa
Sono molti ad investire in borsa, e cercare di guadagnare qualche soldo “giocando” in borsa oppure sui mercati delle valute. Qualcuno riesce anche a mantenersi, e fare del trading la propria attività principale.
In un villaggio del nordest della Cina, però, c’è una densità di trader incredibile: quasi tutti gli abitanti, contadini compresi, hanno preferito dedicarsi al gioco in borsa come attività principale abbandonando i loro lavoro tradizionali, o comunque dedicandosi ad essi solo nei ritagli di tempo tra un investimento e l’altro.
“È molto più facile guadagnare in borsa che lavorando i campi”, spiaga un abitante di Nanliu, “Anche se è rischioso, dato che puoi guadagnare 1.600 dollari in dieci minuti e perderli tutti nei dieci dopo”. Ma del resto anche il rendimento dei campi è incerto, dato che il raccolto può andare male per molti motivi.
A spingere gli abitanti verso il trading ci sono stati anche i record macinati negli ultimi anni dalla borsa cinese, che ha permesso a qualcuno di loro di moltiplicare per 40 volte l’invesitmento iniziale: ad esempio una (ex) fruttivendola aveva investito 820 dollari nel 2010, diventati oltre 33.000 nel 2015, e la cosa ha inevitabilmente spinto altri ad interessarsi alla borsa e ad investire anche loro. Ovviamente non mancano però anche casi del tutto opposti: un uomo ha perso tutti i suoi risparmi quest’anno, ma nonostante questo molti sono convinti che sia stato un caso sfrortunato, e che perseverando potranno sicuramente diventare guadagnare un sacco di soldi.
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