Il colosso di Mountain View è accusato dalla procura di Milano di avere evaso 800 milioni di euro tra imponibile sottratto a tassazione e ritenute non operate
Dopo Apple tocca a Google. La procura di Milano, che indaga per dichiarazione fraudolenta, e la guardia di finanza accusano il gigante di Mountain View di aver evaso il Fisco per 800 milioni di euro tra imponibile sottratto a tassazione e ritenute non operate. E avrebbero chiesto, secondo il quotidiano La Repubblica, 300 milioni per sanare la posizione. Pronta la replica: "Noi rispettiamo le normative fiscali in tutti i Paesi in cui operiamo".
Sede fiscale risultava in Irlanda - Dopo l'apertura dell'inchiesta penale per "dichiarazione fraudolenta" da parte del dipartimento guidato dal procuratore aggiunto milanese Francesco Greco (il sostituto titolare del fascicolo è Isidoro Palma), a Google viene imputato di aver evaso le tasse per una cifra pari a 800 milioni facendo risultare sede fiscale della società l'Irlanda e non l'Italia.
Mesi di trattative - Dopo mesi di trattative tra le parti - accordi trapelati ma poi smentiti, offerte che si aggiravano tra i 150 e i 200 milioni fino a poche settimane fa - l'atto formale firmato dalla guardia di finanza mette sostanzialmente Google con le spalle al muro. Al colosso di Mountain View è stato notificato un processo verbale di accertamento per la riscossione di 300 milioni di euro.
Meno di un mese fa l'Italia aveva raggiunto un accordo con Apple, accusata di aver evaso, tra il 2008 e il 2013, 880 milioni di euro di Ires
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Il Fisco a Google: "Paghi 300 milioni" La replica: "Rispettate le leggi"
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