Ogni paese ha le sue tradizioni di Capodanno. Dal Giappone alla Grecia, dalla Thailandia all’Inghilterra, ecco come si festeggia il Capodanno nel mondo per augurare un felice anno nuovo
“Tutto il mondo è paese” ma ogni paese ha le sue tradizioni, anche nel giorno in cui si saluta il vecchio anno per dare il benvenuto al nuovo… un evento atteso e celebrato in tutto il mondo, seppur con festeggiamenti differenti. Augurandovi un Felice Anno Nuovo a tutti, ripercorriamo insieme i festeggiamenti del Capodanno nel mondo:
GIAPPONE: I giapponesi sono soliti festeggiare l’avvento dell’anno nuovo, facendo come auspicio le “pulizie di casa”. In Giappone, i festeggiamenti del Toshigami, la divinità dell’anno nuovo, durano dal 31 dicembre al 3 gennaio (Shogatsu), periodo dell’anno durante il quale si ringraziano gli dei che proteggono i raccolti e si dà il benvenuto agli spiriti degli antenati. Per questa ricorrenza si usa esporre decorazioni di rami di pino e bambù(kadomatsu) e decorazioni di fili di paglia (shime-kazari) all’ingresso delle case. Allo scoccare della mezzanotte, poi, le campane dei templi buddisti rintoccano 108 volte, per confessare tutti i peccati degli uomini.
SIBERIA E RUSSIA: In Siberia e Russia, vi è la tradizione di tuffarsi in un lago ghiacciato, portando con se un tronco d’albero, e piantarlo sotto il ghiaccio
BIRMANIA: In Birmania vi è l’usanza di tirarsi l’acqua a vicenda, in modo da iniziare il nuovo anno con lo spirito purificato.
ROMANIA: In Romania, gli agricoltori cercano di “comunicare” con i loro animali. Se hanno successo, si ritiene avranno buona fortuna per l’anno a venire.
GRECIA: Il Capodanno in Grecia porta doni ai più piccini. Per i grandi invece il gioco è assai più divertente se si tratta di festeggiamenti casalinghi. Infatti ogni ospite, varcata la soglia di casa, deve rompere per terra un melograno, tanti più chicchi si verseranno sul pavimento, tanta sarà la fortuna dei padroni di casa (in cui non rientra l’incombenza di dover pulire tutto alla fine della festicciola). A tavola viene servita la torta di San Basilio nel cui impasto viene nascosta una monetina e il fortunato che la troverà avrà un anno ricco e prospero, questo vale soprattutto per chi esercita la professione di dentista!
IRAN: In Iran la festa di Capodanno, chiamata Norouz o Nawrūz (letteralmente il giorno nuovo), coincide con l’equinozio di primavera, ovvero il 21 marzo 2015. Anche qui le celebrazioni durano circa due settimane: si aprono 12 giorni prima con ilKhane Tekani, periodo in cui si pulisce la propria casa, decorandola con giacinti e tulipani, proseguono con il Chahârshanbe Sûrî, la festa del fuoco con danze e canti; terminano nel giorno della festività vera e propria con l’Haft Sîn, la tradizionale preparazione della tavola attorno cui tutta la famiglia si riunisce per il pranzo. Il Capodanno iraniano rappresenta metaforicamente il rinnovamento della natura, nel primo giorno di primavera, e il trionfo della luce (il fuoco) sulle tenebre. Il Norouz è festeggiato anche in Azerbaigian, Afghanistan, Albania, Georgia e in altri paesi dell’Asia centrale.
SPAGNA: In Spagna durante il Capodanno si mangiano i buñuelos (sfogliatine ricoperte di zucchero). Gli amici spagnoli si ritrovano tutti davanti al maestoso orologio di Puerta del Sol a Madrid e allo scoccare della mezzanotte, nel bel mezzo dei festeggiamenti della movida spagnola, è di buon auspicio mangiare 12 acini d’uva, simbolo di fortuna per ogni mese dell’anno entrante.
THAILANDIA: Il capodanno thailandese, chiamato Songkran, è compreso tra il 13 e il 15 aprile, in occasione del cambiamento di posizione del sole nell’anello dello Zodiaco. Le celebrazioni, che durano 3 giorni, sono principalmente religiose, anche se negli ultimi anni si sono sempre più occidentalizzate con gavettoni e giochi d’acqua. Il Songkran segna l’inizio dell’anno buddista e la tradizione vuole che si facciano offerte al tempio, bagnando le immagini di Buddha con l’acqua e pulendo a fondo le proprie case.
BRASILE: In Brasile ci si veste tutti di giallo, il colore dell’oro, del sole e della luce. Il capofamiglia getta il contenuto di un bicchiere di vino all’indietro per allontanare la sfortuna da casa.
ETIOPIA: Enkutatash è il capodanno etiopico e cade nel mese di settembre. La festività segna la fine della stagione delle piogge e l’inizio del sole primaverile. Enkutatash significa dono di gioielli in amarico e secondo la leggenda popolare si rifà al ritorno della Regina di Saba dalla visita fatta al Re Salomone in Gerusalemme. Si narra che, al suo arrivo, la regina, sarebbe stata salutata, dai suoi capi etiopici, con gioielli e monili. Questa gioiosa vacanza viene celebrata in occasione del rifiorire della campagna in primavera, con balli, canti e scambio di doni. Dopo essere andate in chiesa al mattino, le famiglie si riuniscono per condividere un pasto tradizionale di injera (pane piatto) e wat (stufato). Nel corso della giornata, le ragazze indossano abiti nuovi, raccolgono margherite che offrono agli amici in bouquet, intonando canti tradizionali.
MESSICO: In Messico, per tutta la giornata si accende e si spegne il fuoco gettando tra le fiamme pietre o mestoli di legno.
CINA: In Cina il Capodanno, noto anche come festa della primavera, non coincide con il nostro capodanno ma la data, che segue il calendario lunare, può variare dal 21 gennaio al 19 febbraio secondo il nostro calendario gregoriano. I festeggiamenti durano 15 giorni e terminano con la famosa festa delle lanterne chiamata ad essere festa nazionale dal 180 a.C. dall’imperatore della dinastia Han eletto il 15 gennaio durante la festa della primavera. Durante il Capodanno cinese ci si veste di rosso, colore propiziatorio e che, secondo l’antica leggenda cinese, pare che impaurisse, assieme a forti rumori, il mostro mitologico chiamato Nian,che una volta ogni 12 mesi usciva dalla sua tana per divorare gli esseri umani. Influenzati da questa leggenda, ogni anno i cinesi festeggiano la festa della primavera con fuochi d’artificio, canti e danze rumorose per spaventare Nian. La festa si conclude con il corteo della maschera di Leone che rappresenterebbe il Nian.
GERMANIA: Un’usanza tipicamente made in Germany è trascorrere il Capodanno mascherati come fosse Carnevale. Si brinda al nuovo anno con il Feuerzangenbowle, la bevanda della fraternità e delle associazioni studentesche a base di vino, cannella, chiodi di garofano, buccia d’arancia e rum. Durante la serata si offrono noci, nocciole e uvetta a tutti i parenti, amici e conoscenti. Nelle regioni protestanti si consuma l’aringa affumicata, che sembrerebbe essere anche un ottimo toccasana per far passare la sbronza.
INGHILTERRA: In Inghilterra si usa fare un vero e proprio veglione di Capodanno, dove è tradizione mangiare il tacchino ripieno di castagne e il Christmas Pudding, un tipico dolce al cucchiaio che, molto spesso, è arricchito con monete d’argento. La notte di San Silvestro, inoltre, i sudditi della Regina si divertono partecipando a diversi giochi, come pescare con le mani la frutta secca che galleggia su un liquore infiammato, saltare all’interno di un cerchio composto da 13 candele rosse disposte sul pavimento senza spegnerne nemmeno una e, infine, mangiare una mela che si trova sospesa ad un filo senza spegnere la candela inserita nell’altra estremità. Insomma, una rivisitazione british del cult “Il tempo delle mele”.
RUSSIA: La Russia è, invece, l’unico Paese dove il Capodanno si festeggia per ben due volte: il 31 dicembre secondo il calendario Gregoriano e il 13 gennaio secondo quello Giuliano (detto anche Capodanno vecchio). Il 31 si fa l’albero e si aspetta la mezzanotte, scandita dalla Torre Spasskaja del Cremlino per ballare e mangiare prugne secche farcite di nocciole ricoperte di panna acida. Altra usanza tipica è poi quella di aprire la porta di casaal dodicesimo rintocco per far entrare l’anno nuovo.
POLONIA: Tra le usanze estere, ve ne è una davvero singolare: in Polonia, infatti, le donne single drizzano le orecchie sul primo nome maschile che udiranno a Capodanno: sarà quello il nome del compagno che incontreranno nell’anno nuovo. Sempre in Polonia, si usa mettere nel portafoglio due squame del pesce consumato per la cena, convinti che questo rituale porterà soldi.
CAPODANNO ISLAMICO: Il capodanno islamico si chiama Maal Hijra e si festeggia il primo giorno del mese di Muharram. Per come è concepito l’anno lunare impiegato nel sistema islamico (11 giorni più breve del sistema gregoriano), il Maal Hijra può corrispondere a qualsiasi periodo del nostro calendario. La popolazione accoglie il nuovo anno con la pace e la preghiera per un periodo di dieci giorni, fin quando si festeggia l’Ashura, giornata che commemora la battaglia di Kerbala e il martirio dell’Imam Hussein, nipote di Maometto. La città di Kerbala, in Iraq, diventa il centro del mondo arabo, accogliendo i pellegrini in preghiera. Per gli sciiti il periodo che va dal Capodanno all’Ashura è un rigido momento di digiuno e di preghiera, durante il quale sono vietati i matrimoni e la musica. Per le altre tradizioni islamiche, sono invece un periodo più festoso, in cui si celebrano pace e abbondanza.
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