Agli inizi dell’800, la cripta della famiglia Chase, nelle isole Barbados, fu al centro di un inspiegabile enigma. Ogni volta che veniva aperta per una nuova sepoltura, le bare già presenti al suo interno venivano ritrovate sparse alla rinfusa come se fossero state trascinate da una forza invisibile, nonostante la tomba risultasse sempre perfettamente sigillata.
Ciò che risultò misterioso a proposito del poltergeist che perseguitava una tomba di famiglia nell’isola di Barbados, nelle Piccole Antille, non fu il fatto che continuò a manifestarsi per anni, ma che si concentrò su un luogo anziché su una persona. Importanti proprietari terrieri delle Barbados agli inizi del XIX secolo, i Chase, si accorsero per la prima volta di qualcosa di strano nel 1812, dopo la morte della figlia Dorcas.
La famiglia Chase possedeva una semplice cappella mortuaria in pietra in un piccolo cimitero non lontano da Bridgetown ed il corpo di Dorcas vi era stato sepolto il 6 luglio. Pochi giorni dopo si sparse la voce che la giovane donna si era lasciata morire di fame, disperata per le crudeltà subite dal padre, Thomas Chase, un uomo molto odiato nell’isola.
Le voci si fecero più insistenti poche settimane dopo, quando Thomas Chase morì improvvisamente. Questa volta, quando aprirono la tomba di famiglia, i partecipanti al corteo funebre si trovarono davanti una scena che li lasciò esterrefatti: la bara di Dorcas era stata rovesciata contro la parete di fondo e altre due bare erano state spostate. Il crudele trattamento subito dai loro morti naturalmente irritò e addolorò la famiglia Chase in lutto.
Gravi furti non erano rari alle Barbados, ma sembrava che niente fosse stato portato via dalla tomba. Si mormorava che il presunto vandalo avesse scalzato il cemento che sigillava la pesante lastra di marmo all’ingresso. Una volta entrato, avrebbe scagliato violentemente le bare contro le pareti della tomba per poi sigillare nuovamente l’entrata. Nonostante l’assurdità di tale comportamento nessuno riuscì a trovare una spiegazione maggiormente plausibile.
Altre tre sepolture seguirono in sette anni. Ogni volta che la cappella venne aperta, si trovò che le bare, compresa quella di Thomas Chase, che pesava ben 120 chili, erano state gettate alla rinfusa, benché la porta sigillata della tomba sembrasse intatta. Alla seconda delle tre sepolture, il fatto era diventato fonte di interrogativi tali che venne coinvolto il governatore, lord Combermere.
Sotto la supervisione di Combermere, una squadra di uomini perquisì la tomba, e prima di sigillarla nuovamente sparse della sabbia sul pavimento, in modo da rilevare le impronte di chiunque si fosse intrufolato nella cripta. Pochi mesi dopo la curiosità spinse Combermere e i suoi uomini a tornare nel cimitero. Il sigillo appariva intatto: dovettero lavorare per ore per scalzare il cemento ed entrare nella cripta, nella quale trovarono il caos più completo.
Alcune delle bare erano state appoggiate alle pareti. Altre erano sparse disordinatamente le une sopra le altre, e una era addirittura capovolta. Eppure sul pavimento non vi era alcuna impronta. Combermere, ammettendo che il mistero andava oltre le sue capacità di interpretazione, ordinò di rimuovere le bare dalla tomba e di seppellirle in un altro luogo. Pare che da allora la tomba non sia mai più stata profanata.
Esistono numerosi altri racconti di bare che sono state ritrovate spostate nel corso degli anni rispetto al momento della sepoltura, ma nella maggior parte dei casi il problema è stato facilmente risolto: talvolta la causa era stata una scossa di terremoto o un’inondazione che, ritirandosi, le aveva deposte in un luogo diverso. Ma nessuna di queste spiegazioni valeva per il caso della cripta delle Barbados. La tomba di famiglia dei Chase non mostrò mai nessun segno di inondazione, e una scossa in grado di rovesciare una bara di 120 chili non sarebbe passata inosservata ai vivi. In assenza di una causa naturale, le ipotesi si rivolsero subito al soprannaturale.
A quel tempo molti osservatori, così come altri che in seguito riesaminarono il fenomeno, restarono colpiti dal fatto che le stranezze si erano manifestate dopo la sepoltura della giovane Dorcas, la sospetta suicida. Alcuni studiosi del paranormale pensarono che i violenti sommovimenti nella tomba fossero il risultato del suo “spirito inquieto“, una sorta di poltergeist che si accentrava sui suoi resti mortali. Se le cose stanno così, questo sarebbe uno dei rari casi in cui un poltergeist si è scatenato contro un defunto ed un luogo particolare anziché contro una persona vivente.
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