La centralizzazione del processo decisionale globale vuole imporre alla popolazione umana una sorta di "Oceania" di stampo orwelliano. Tale progetto implica la creazione di una struttura politica, con un governo mondiale che impone la sua volontà alle organizzazioni sovrastatali dell'Unione Europea, Americana, Africana e Asiatico-Pacifica. Quelle che oggi definiamo "nazioni" saranno ridotte al ruolo di semplici "regioni", prive di reale potere e sottoposte al rigido controllo dei superstati e, in definitiva a quello del governo mondiale.
Per poter imporre la propria volontà, il governo mondiale si doterà di un esercito, una banca mondiale centrale e una moneta in forma elettronica senza più contanti (nell'Unione Europea abbiamo già l'Eurogendfor, la BCE e l'Euro!). Inoltre tale struttura controllerà una popolazione a cui saranno stati impiantati microchip. Tutto ciò sta già accadendo, sotto i nostri occhi, sulla base di un programma che ha cominciato a svilupparsi molto tempo fa...
Il progetto non implica soltanto il controllo diretto, ma anche l'imposizione di una forma di controllo tramite dipendenza. Quando si aboliscono le cosiddette "barriere commerciali" (l'ultimo atto sarà il TTIP), ciò significa che nessun paese è più in grado di difendere la propria economia e comincia a dipendere dall'economia globale.
Se la creazione di un superstato europeo ha avuto inizio con qualcosa chiamato "Trattato di Roma" non è certo un caso! L'Unione Europea è semplicemente la versione riveduta e aggiornata dell'Impero Romano e la bandiera dell'UE porta simboli della dea madre di Babilonia in una delle sue tante forme e denominazioni. Le dodici stelle dello Zodiaco Babilonese rappresentano la dea, e la Chiesa di Roma sostiene parimenti che la Madre Maria, in quanto "Regina dei Cieli", possieda una "corona di dodici stelle". Così recita l'Apocalisse:
"Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna che sembrava vestita di sole, con una corona di dodici stelle in capo, e la luna sotto i suoi piedi". [12:1]
Nella scuola misterica babilonese il cerchio è anche un simbolo di Tammuz (Nimrod o Gesù), figlio di una vergine. Il simbolo del vessillo dell'Unione Europea viene attribuito ad un ebreo belga di nome Paul Levi, convertitosi alla tradizione cattolica romana e direttore della "sezione cultuale" del Consiglio d'Europa, costituitasi a Londra nel 1949. Si racconta che nel corso del dibattito per l'adozione di un emblema ufficiale, Levi abbia indicato una statua della Madre Maria che portava un diadema di stelle che brillavano sullo sfondo blu del cielo, dicendo al Segretario Generale del Consiglio d'Europa Earl Benvenuti (un nobile veneziano), che la bandiera europea doveva essere proprio quella: una corona di dodici stelle su sfondo blu.
In altri termini, il simbolo rappresenta la regina Semiramide e in sostanza l'Unione Europea è l'Unione di Europa, ovvero l'unione della dea babilonese. La bandiera dell'UE sarebbe poi stata adottata ufficialmente l'8 dicembre del 1955, giorno in cui si celebra l'Immacolata Concezione di Maria! E il 2 settembre 1958 l'arcivescovo di Milano (che sarebbe salito al soglio pontificio con il nome di Pio XII) scoprì una statua di Maria alta 23 metri che chiamò: "La nostra Madre Celeste, che governa l'Europa".
Ulteriori conferme del legame con la Chiesa di Roma le troviamo storicamente in Otto von Hasburg, leader della dinastia del Movimento Pan Europeo (gli Hasburg insieme ad altre famiglie hanno dominato l'Europa per secoli). Sono detentori della corona del Sacro Romano Impero e hanno dato i natali agli imperatori e ai duchi d'Austria, ai re di Germania, di Ungheria, di Spagna, del Portogallo, della Boemia, ai granduchi di Toscana e persino ad un imperatore del Messico!
Il vessillo del Movimento Pan Europeo, con le stelle babilonesi, il dio Sole e la croce rossa dei Cavalieri Templari
Otto von Hasburg nacque nel 1912 con il titolo di arciduca d'Austria ed era il maggiore dei figli di Carlo d'Austria, ultimo imperatore d'Austria, nonchè ultimo re di Ungheria. Visse oltre i 90 anni e le sue ultime parole furono di volere un'Europa Cattolica Romana e l'elezione di un capo di stato europeo, che resterà in carica a vita, proprio come il leader dei Gesuiti! A proposito del logo europeo con il cerchio e le stelle, Hasburg ha dichiarato nel suo libro "The Social Order of Tomorrow" (L'Ordine Sociale di Domani ...sono fissati con l'ordine!):
"Ora disponiamo di un simbolo europeo che appartiene in misura eguale a tutte le nazioni. E' la Corona del Sacro Romano Impero, che incarna la tradizione di Carlo Magno, che regnò sull'occidente unito (i paesi dell'Europa e dell'emisfero occidentale)".
Tra l'altro è stato creato un "premio Carlo Magno", da assegnare a chi avrebbe lavorato duramente per l'Unità Europea, e uno dei suoi vincitori è stato Bill Clinton, il presidente formato dai Gesuiti che aveva incoraggiato l'Unione Europea ad includere la Russia.
Il progetto degli "Stati Uniti d'Europa", sottomessi ad un potere centrale, risale a molti secoli fa e tra gli altri era uno degli obiettivi dei Templari. Tre dei principali protagonisti della CEE (Comunità Economica Europea) o "Mercato Comune", oggi UE, furono: Jean Monnet, universalmente riconosciuto come il "Padre dell'Europa", il conte austriaco Richard Kalergi che già nel 1923 scrisse un libro in cui auspicava la creazione degli Stati Uniti d'Europa, e il socialista polacco Joseph Retinger che aveva costituito una organizzazione definitasi "Movimento Europeo", il quale proponeva appunto la formazione di un governo centrale europeo. Retinger ebbe anche un ruolo fondamentale nella creazione del Gruppo Bilderberg.
Furono proprio Retinger e il principe Bernard d'Olanda (per lungo tempo presidente del Bilderberg) a proporre ai ministri degli esteri dei vari paesi europei di tenere incontri a cadenza regolare. Da questi incontri scaturì l'accordo commerciale chiamato Benelux (che riguardava appunto Belgio, Olanda e Lussemburgo), uno dei precursori dell'Unione Europea. Jean Monnet lavorò in strettissima collaborazione con Retinger fino a diventare consulente di Lord Milner e del colonnello House della Tavola Rotonda, nonchè vice-presidente della Transamerica, una società detenuta dalla Banca d'America. A quel punto Monnet si ritrovava nella posizione ideale per coordinare la cospirazione, su ambo i versanti dell'Atlantico, con il proposito di giungere alla creazione della Comunità Europea.
L'altro influente protagonista fu come già accennato Richard Kalergi, uno degli intimi amici di Theodore Herzl (noto come uno dei fondatori del Sionismo e maggiordomo di una famiglia a caso: i Rothschild!) Il libro del conte Kalergi s'intitolava "Pan Europa" e la sua attività sfociò nella creazione di una Unione Pan Europea (il termine Pan può significare "che include ogni cosa", ma il dio Pan è anche un ennesimo sinonimo di Nimrod, mentre Europa è Semiramide), con diramazioni in tutto il continente, sostenuta da eminenti politici europei, dalla cricca anglo-americana e senza far altri nomi, dalla solita combriccola che compariva un po' dappertutto...
Ecco cosa scrisse il conte nella sua autobiografia:
"All'inizio del 1924 ricevemmo una comunicazione dal barone Louis de Rothschild: uno dei suoi amici, Max Warburg di Amburgo, aveva letto il mio libro e voleva incontrarci. Con mia grande sorpresa (come no!) Warburg ci offrì spontaneamente 60.000 marchi d'oro, così da dare un impulso al movimento nei suoi primi tre anni... Max Warburg continuò a manifestare il suo più sincero interesse per il movimento Pan Europeo per il resto della sua vita e nel 1925 organizzò un viaggio negli Stati Uniti per farmi incontrare Paul Warburg e Bernard Baruch".
Tutti questi personaggi insieme ad altri cospirarono negli anni a seguire, compresa l'ascesa di Hitler, la Rivoluzione Bolscevica e la creazione della Federal Reserve, il tutto per manipolare un'Europa centralizzata e favorirne il suo avvento. I Rothschild, i Rockefeller, i Warburg, Baruch, House e Milner vi erano tutti implicati fin dall'inizio e tra loro molti altri nomi come Winston Churchill, che nel 1930 scrisse un articolo per il Saturday Evening Post dal significativo titolo: "Gli Stati Uniti d'Europa"!
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e la fine del nazifascimo passarono alcuni anni prima che le pressioni e la propaganda a favore di una unione delle nazioni europee tornassero in vigore, quando nel maggio del 1948, lo United European Movement tenne il suo Congresso Europeo. Tra i principali fautori del movimento c'erano Winston Churchill e il suo genero Duncan Sandys (politico britannico), mentre dietro le quinte Jean Monnet e Joseph Retinger che continuavano a tessere la tela con grandi risultati. A proposito dell'unione politica dell'Europa, il Congresso statunitense adottò ben sette risoluzioni, in una di queste si diceva:
"La creazione di una Europa Unita deve essere considerata come un passo fondamentale verso la creazione di una Unione Mondiale" (ovvero di un governo mondiale!)
Monnet fu inoltre posto alla guida di un Comitato per gli Stati Uniti d'Europa, dalle finalità analoghe. I prestiti concessi nel dopoguerra dagli Stati Uniti all'Europa, secondo il cosiddetto "Piano Marshall", furono impiegati sia per finanziare il movimento europeista, sia per minare l'indipendenza degli stati sovrani e aumentare le pressioni volte all'instaurazione di un organismo di controllo centrale. Si è sempre attribuito tale programma di aiuti al generale George Marshall, segretario di stato del presidente Truman, ma i suoi ideatori furono Jean Monnet e il CFR (Consiglio per gli Affari Esteri).
Nel 1946-47 si formò una commissione di studio del CFR al fine di produrre un rapporto sulla ricostruzione in Europa. Quella commissione era guidata dall'avvocato Charles Spofford, mentre il segretario era David Rockefeller, presidente del CFR stesso, una delle personalità più influenti nell'ambito del Gruppo Bilderberg nonchè fondatore della Commissione Trilaterale. Nel giro di poco meno di un anno la relazione stesa da quella commissione del CFR avrebbe cambiato denominazione, diventando il "Piano Marshall", spacciato per un'iniziativa di governo!
Una volta garantitasi l'approvazione, la dirigenza del Piano Marshall si componeva di: Allen Dulles (responsabile della CIA), Philp Reed (presidente della General Electric), Henry Stimson e Robert Patterson (ex ministri della guerra) e Dean Acheson (ex sottosegretario di stato e membro del CFR). Il primo passo nella creazione della Comunità Europea fu l'introduzione della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA), che prese il via nel luglio del 1952 riunendo sotto un sistema di controllo centralizzato le attività industriali nel settore del carbone e dell'acciaio di Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo.
Tale organismo aveva facoltà di decidere i prezzi e investimenti, di trovare finanziamenti e prendere decisioni a maggioranza dei votanti. Sebbene fosse stato presentato come "Piano Shuman" (dal nome del ministro degli esteri francese Robert Schuman, che in seguito divenne primo ministro), il vero artefice fu ancora una volta Jean Monnet, nella sua funzione di responsabile della French General Planning Commission!
A Monnet fu attribuito il premio Wateler per la Pace (consistente in due milioni di franchi) quale riconoscimento dello "spirito internazionale che aveva manifestato nel concepire la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio". Quel riconoscimento gli giungeva dalla Carnegie Foundation!
Merry e Serge Bromberger, due ammiratori di Monnet, definirono il piano nel loro libro "Jean Monnet e gli Stati Uniti d'Europa":
"Si era ipotizzato che, gradualmente, le autorità sovranazionali, sotto la supervisione del Consiglio dei Ministri d'Europa a Bruxelles e l'Assemblea di Strasburgo, avrebbe gestito tutte le attività del continente. Un bel giorno i governi sarebbero stati costretti ad ammettere che l'Europa integrata era un fatto compiuto, senza che si fosse reso necessario il determinarne dei principi fondamentali...
Tutto ciò che gli sarebbe rimasto da fare era fondere tutte le istituzioni autonome in una singola amministrazione federale, quindi proclamare la nascita degli Stati Uniti d'Europa".
E di recente come tutti sanno hanno imposto Fiscal Compact e MES
Il 25 marzo 1957 i sei membri della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio firmarono i due "Trattati di Roma" con cui si creava la CEE (Comunità Economica Europea) o Mercato Comune, nonchè la Comunità Europea per l'Energia Atomica (Euratom)!
Fu fatta passare per l'istituzione di una "zona di libero scambio", il che avrebbe giovato all'occupazione, e non fu fatto alcun cenno alla creazione di un superstato centralizzato e alla perdita della sovranità nazionale, che invece era il fine che ci si proponeva fin dall'inizio! Ciò fu confermato da Ernst van der Beugel, docente a Harvard, segretario generale onorario del Gruppo Bilderberg e membro della Commissione Trilaterale, attraverso il suo libro "From Marshall Aid to Atlantic Partnership" (Dal Piano Marshall al paternariato Atlantico).
Monnet e il suo comitato di azione si occuparono della supervisione dei negoziati, anche se in via non ufficiale, cosicchè non appena si manifestava un qualche ostacolo, la macchina diplomatica statunitense (il mostro...) veniva allertata, nella maggior parte dei casi attraverso l'ambasciatore Bruce... che aveva accesso diretto ai più alti gradi del Dipartimento di Stato... In quella fase la prassi era che se Monnet riteneva che un certo paese stesse ostacolando il negoziato, il rappresentante diplomatico americano in quel paese contattava il relativo ministro degli esteri al fine di fargli presente la posizione del governo americano, che nella stragrande maggioranza dei casi coincideva con il punto di vista di Monnet!
L'Atto Unico Europeo che avrebbe portato all'abolizione delle barriere commerciali in tutta Europa a partire dal 1992 e il Trattato di Maastricht per l'UE, hanno rappresentato ulteriori passi verso l'instaurazione di una dittatura europea, un regime totalitario insediatosi in punta di piedi.
Dopo aver spaventato per bene i popoli d'Europa, preannunciando che se non avessero partecipato alla nuova entità avrebbero rischiato la catastrofe, il termine "Economica" è stato messo da parte e la nuova denominazione è diventata "Comunità Europea". Successivamente con un altro piccolo passo in punta di piedi e si è passati a "Unione Europea"! Abbiamo poi assistito a un incessante progresso verso la centralizzazione dei poteri politici, attribuiti all'Unione e all'erosione del potere deliberatamente nazionale (altro piccolo passo). A ciò ha fatto seguito la creazione di una Banca Centrale europea e di una sola valuta (l'Euro, ancora un passo avanti verso la dittatura).
Il concetto di una Europa sottoposta a un solo potere, amministrato tramite una banca centrale europea, con una sola valuta, amministrazioni regionali e una manodopera comunitaria, corrisponde perfettamente a quanto Hitler e i Nazisti avevano auspicato! Il loro progetto aveva un nome familiare: "Comunità Economica Europea" (Europäische Wirtschaft gemeinschaft)................
Nel volume del 1966 "Tragedy and Hope" (Tragedia e Speranza), Caroll Quigley, aveva già spiegato in che modo il processo di integrazione europea, su ogni possibile livello, si sarebbe concretizzato nel corso di varie fasi (o piccoli passi); dal canto suo, Richard Gardner del CFR avrebbe successivamente commentato che il piano consisteva proprio nell'"eroderla (la sovranità nazionale) pezzo per pezzo".
Il 9 novembre 1988 i leader europei si sono riuniti al Pantheon di Parigi per celebrare il centenario della nascita di Jean Monnet, quello che è stato unanimemente definito il "padre dell'Europa". Ma alla fine c'era davvero qualcosa, nella creazione di Monnet, che meritava di essere celebrato?!?
Era riuscito a garantire la pace all'Europa Occidentale dal 1945? Ma no, quale pace! Hanno semplicemente fatto in modo che l'integrazione europea potesse avere tranquillamente corso. Non ci sarebbero più state guerre pan-europee neppure se i manipolatori non fossero intervenuti. Monnet ha soltanto creato un mostro che sta tutt'ora divorando la nostra libertà, pezzo dopo pezzo. E ne era perfettamente cosciente!
Non volevano altro che una dittatura che assumesse il controllo dell'Europa, e il loro obiettivo è pressochè raggiunto, visto che in quel di Bruxelles abbiamo già burocrati non eletti capaci di dettare la loro volontà ai governi nazionali. I regolamenti imposti dall'UE sono già in grado di risultare prioritari rispetto a qualsiasi cosa decisa dai parlamentari nazionali e dai referendum popolari che non contano più un cazzo e nella Costituzione Europea è già compresa la designazione del presidente dell'Europa e di un ministro degli esteri!
I manipolatori non hanno nessuna intenzione di piegarsi alla volontà dell'opinione pubblica (l'esempio del referendum greco è perfetto nel confermarlo). Il "motto" del nascente superstato è di stampo tipicamente orwelliano: "Uniti nella diversità", vale a dire (volendo tradurre nella neolingua): Uniti nella Schiavitù.
L'UE ha già intrappolato la maggioranza degli stati europei, ma ne aderiranno altri ancora, e ci proveranno con ogni mezzo, un passo dopo l'altro. Il piano consisteva anche nel mettere al tappeto l'Unione Sovietica, dopo averne prosciugato le risorse trascinandola nella Guerra Fredda, per poi assorbire quei paesi nella NATO e nell'Unione Europea.
Nel 1984 Anatoliy Golitsyn, disertore del KGB sovietico, avvertì che ci sarebbe stata una "falsa liberazione" dell'Unione Europea e dell'Europa dell'Est. Ciò sarebbe stato accolto con grande entusiasmo dall'Occidente e avrebbe portato alla fusione della Comunità Europea e degli altri paesi dell'ex Unione Sovietica. Alla fine, le cose sono andate esattamente come previsto. Un altro dissidente, Vladimir Bukovsky, ha fatto riferimento a documenti segreti del Politburo e del Comitato Centrale che aveva potuto leggere nel 1992 e che riguardavano proprio l'UE, confermando l'esistenza di una "cospirazione" volta a trasformare l'Europa in uno stato totalitario. Bukovsky ha definito l'UE un mostro e ha ribadito quanto già detto da Golitsyn.
In quei documenti veniva spiegato come nel gennaio del 1989 una Commissione si fosse recata in visita del presidente sovietico Michail Gorbaciov. Essa era guidata da David Rockefeller, Henry Kissinger e l'ex presidente francese Valery Giscard d'Estaing, tutti facenti parte del Gruppo Bilderberg!
Mentre si discuteva di come Gorbaciov dovesse necessariamente integrare l'Unione Sovietica nell'accordo di libero mercato del GATT, nel FMI e nella Banca Mondiale, Giscard d'Estaing intervenne con queste parole:
"Signor presidente, non posso dirle con esattezza quando accadrà, forse nel giro dei prossimi 15 anni, l'Europa si trasformerà infine in uno stato federale ed è necessario che vi prepariate a tale evenienza. Lei deve collaborare con noi e con gli altri leader europei, il modo migliore per accogliere tale situazione, le modalità con cui verrà concesso agli altri paesi dell'Europa dell'Est di interagire con il nuovo stato o entrare a farne parte. Occorre prepararsi" (E' un offerta che non può rifiutare...!)
Giscard d'Estaing pronunciava quelle parole tre anni prima del Trattato di Maastricht, che avrebbe trasformato la Comunità Europea in Unione Europea e indovinate un po' chi avrebbe poi preparato la bozza della costituzione europea? Giscard d'Estaing! Se non fosse stato per il rifiuto della Francia e dell'Olanda, quella costituzione avrebbe trasformato l'Europa in uno stato federale all'incirca 17 anni dopo che lo stesso Giscard aveva preannunciato a Gorbaciov un termine di circa 15 anni! E questa non è cospirazione?!?
"Quando si analizza il genere di corruzione che caratterizza l'UE, si comprende che si tratta dello stesso genere di corruzione che regnava in Unione Sovietica: una corruzione che procede dall'alto verso il basso e non dal basso verso l'alto" ha commentato Golitsyn.
E ancora: "Se si esaminano tutte le strutture e le caratteristiche di questo emergente mostro europeo, ci si rende conto di quanto si avvicini sempre più all'Unione Sovietica... Non c'è un KGB, o perlomeno, non c'è ancora, ma guarderei con attenzione a strutture come per esempio l'Europol. Ciò che mi preoccupa è che quest'organismo finirà con ogni probabilità per godere di un potere ancora più grande di quello del KGB (Bingo!). Potrà giovarsi dell'immunità parlamentare. Riuscite a immaginare un funzionario del KGB supportato da immunità parlamentare?
La sorveglianza riguarderà trentadue diverse specie di crimini, due delle quali dovrebbero destare particolare preoccupazione: uno è chiamato "razzismo", l'altro "xenofobia". Un rappresentante del governo britannico ci ha detto che chi farà obiezione all'immigrazione incontrollata dal Terzo Mondo verrà considerato razzista, mentre chi opporrò resistenza al progredire dell'integrazione europea sarà accusato di xenofobia".
L'UE vuole controllare tutti i tribunali di qualsiasi paese faccia parte del suo impero in continua espansione, e si serve della legge per attuare scandalosi attacchi alle libertà fondamentali, come quella di espressione e di pensiero. In una bozza di direttiva comunitaria proposta dalla Germania era incluso il progetto di dichiarare fuorilegge qualsiasi negazione dell'Olocausto, creando così un nuovo crimine che non esiste nelle leggi dei paesi aderenti all'UE! Questa nuova forma di crimine (potremmo definirlo "crimine ideologico") e di obiezione alla storia ufficiale dovrebbe comportare una condanna al carcere fino a un massimo di tre anni per il reato di "negazione al genocidio".
I funzionari della Commissione Europea che, è il caso di ribadirlo, sono in carica senza che nessuno li abbia eletti, hanno insistito sul fatto che quella legge era necessaria, giacchè "razzismo e xenofobia possono manifestarsi sotto forma della negazione di genocidio, cosicchè è di assoluta importanza intervenire con la massima durezza". "Negazione di genocidio"! Perfettamente orwelliano non vi sembra? Ed ora che la diga sta per cedere e l'opinione pubblica è prossima alla consapevolezza della gravità della situazione, questi signori premono sull'acceleratore, cercando di introdurre tale legislazione il più presto possibile!
Lo scopo comune della guerriglia intrapresa da questa oligarchia di psicopatici è condizionare la mente umana facendo piazza pulita di qualsiasi senso di individualità e unicità. Soltanto in quel modo potranno imporre una dittatura globale e riuscire a farla accettare alle masse.
Brock Chisholm, ex direttore dell'OMS, aveva ben ragione quando ha affermato: "Per arrivare a un solo ed unico governo mondiale è necessario liberare la mente umana dal pensiero individualista".
Stanno imparando ad esercitare il potere senza alcun rispetto per l'oramai defunta democrazia e la conseguenza sarà l'imposizione di uno stato di polizia europeo a ognuno dei suoi cittadini.
Il senso d'identità nazionale è un ostacolo potenzialmente fatale sul cammino della tirannia mondiale. Per questo motivo negli ultimi anni assistiamo a una campagna per screditare e distruggere l'idea di nazioni sovrane. Non sono un nazionalista e non mi identifico in un paese o una razza, ma non è questo il punto. Molti lo fanno e si opporranno a qualsiasi tentativo di sciogliere le loro adorate patrie in un cocktail culturale progettato ad arte per consumare la diversità.
Il problema immigrazione è oramai un tema familiare in tutto il mondo, qual è la verità dietro questa crisi migratoria?
Uno dei modi migliori per distruggere il senso di nazionalità delle generazioni future, e quindi favorire l'instaurazione di un governo mondiale, è favorire l'afflusso di persone provenienti da culture diverse. Una percezione così indefinita di "nazionalità" favorisce il trasferimento del potere ad una struttura di governo sovranazionale.
Il guaio è che, appena si comincia a smascherare il piano nascosto dietro al "multiculturalismo", si viene immediatamente tacciati di razzismo. E' questo che il livello al quale i potentati vogliono che si dibatta la questione. Da un lato vi sono i sostenitori della supremazia dei bianchi, i quali vogliono che la loro razza domini sulle altre, e dall'altro vi sono i "militonti" antifascisti radicalizzati, pronti a bollare come razzista chiunque non la pensi come loro. Questa polarizzazione e queste facili etichette nascondono apposta il significato profondo delle politiche migratorie.
La questione non è la superiorità di questa o quella razza, di una cultura o dell'altra. Ma la creazione di un'unica cultura globale, che disconnetterà le persone dalla loro identità nazionale e dalla loro unicità, favorendo la rinuncia alla sovranità in favore di una tirannia globale.
Anche l'attuale assalto contro l'Islam fa parte di questa strategia. Non sono un musulmano e non sono d'accordo con molti precetti di quella religione, ma questo è irrilevante, proprio come lo è il "razzismo" se visto nell'ottica del programma segreto che si cela dietro le attuali politiche migratorie.
Dobbiamo elevarci al di sopra di questi livelli infantili di dibattito e prendere in considerazione il quadro generale. Vogliono minare l'Islam perchè rappresenta un enorme blocco di persone unite dallo stesso credo che si opporrebbero all'assorbimento di una cultura globale ed a una dittatura centralizzata, ovvero un Nuovo Ordine Mondiale. Ecco perchè si fomentano le lotte fratricide nell'Islam.
Tutte le razze, tutte le culture e tutte le religioni devono capire che questo programma globale riguarda tutti. Qui è in ballo la libertà di tutti.
Lor signori banchieri e compagnia maggiordomi e camerieri non vogliono una popolazione indipendente e libera di scegliere. Vogliono un popolo dipendente dalla carità dei padroni e daranno un lavoro (inutile e deleterio per il benessere globale) al salario che vorranno loro! Questo è quanto succede in Africa e in altre parti del mondo fin dai tempi del colonialismo europeo. Le società private, in combutta con i governi dell'epoca, distrussero l'autosufficienza degli indigeni, e poi, una volta assicurata la loro dipendenza, li trasformarono in lavoratori con salari da fame. La stessa cosa accadde ai Nativi Americani. La loro indipendenza fu distrutta, fra l'altro con operazioni orrende quali lo sterminio dei bisonti, dopodichè furono alla mercè del governo degli Stati Uniti.
Ora le medesime tecniche colonialiste vengono adoperate per colpire la classe operaia e la classe media (di qualsiasi razza) dei paesi occidentali. Fra le strategie impiegate a tal fine vi sono le immigrazioni massicce e il trasferimento degli stabilimenti all'estero. Sia che le aziende trasferiscano la produzione nelle nazioni più povere, dove possono pagare salari inferiori, sia che trasferiscano i lavoratori poveri nei paesi più ricchi, il risultato è il medesimo: perdita di posti di lavoro e abbassamento dei salari per la popolazione residente delle nazioni più ricche. Ti rifiuti di lavorare per poco? Bene, avanti il prossimo! Dietro di te c'è la coda.
Non sto dando la colpa agli immigrati e nemmeno ai residenti del terzo mondo che lavorano per aziende trasferitesi dall'Occidente. Anche loro sono solo vittime del gioco, come i lavoratori che perdono la loro fonte di sostentamento come conseguenza dei flussi migratori. Vengono tutti sfruttati, e fa parte della strategia politica divide et impera, fomentando così i conflitti tra i lavoratori. Lor signori incravattati sono abilissimi nel creare guerre fra poveri, nel far sì che due gruppi di sfruttati si incolpino reciprocamente per le loro misere condizioni di vita, senza comprendere di essere in realtà manipolati dalla stessa forza con uno scopo unico.
L'immigrazione e il trasferimento delle aziende occidentali nei paesi poveri sono fenomeni che hanno anche un altro effetto fondamentale. Trasferendo quantità enormi di persone da un paese all'altro si diluisce la cultura dominante in Occidente e portando le industrie occidentali all'estero si diluisce la cultura dominante di quei luoghi. A tutto ciò si aggiunga l'influenza massiccia di Hollywood e della tv americana che rifilano la cultura degli Illuminati al resto del mondo e non c'è da meravigliarsi se i vari paesi cominciano ad assomigliarsi sempre più.
Nella nostra storia c'è già stato un episodio che ha rappresentato uno sguardo sul prossimo futuro: la Grande Depressione, fabbricata ad arte, che negli anni '30 ha creato enormi povertà e disagi. Ora il piano prevede di provocarne un'altra a livello globale e questa volta mantenendola indefinitamente.
Le persone affamate con famiglie da mantenere faranno qualunque cosa verrà loro ordinato e saranno pronte a sostenere le aggressioni contro chiunque riterranno responsabile per la loro miseria. O ci uniamo nella comprensione di quel che sta davvero accadendo, o precipiteremo in una prigione globale lottando tra di noi.
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