La perdita di capelli è un qualcosa di estremamente comune, che in misura maggiore o minore riguarderebbe quasi il 100% degli uomini: guardando alle alopecie più pronunciate, il problema riguarderebbe il 58% degli uomini oltre i 50 anni. Ma a cosa è dovuta la perdita dei capelli?
Secondo una ricerca scientifica condotta da esperti della Université Laval (in Quebec, nel Canada), la ragione per cui gli uomini diventano calvi è il fatto che questo permette di compensare il calore trattenuto dalla crescita della barba. Non conterebbe il fatto che la barba sia lasciata crescere o meno, quanto la densità dei follicoli piliferi: tagliarsi la barba insomma non aiuterebbe insomma a prevenire la perdita capelli.
Per quanto possano esserci eccezioni a livello di singoli individui, la “regola generale” secondo i ricercatori è che tanto più un uomo ha la barba folta (o l’avrebbe se non la tagliasse), tanto più è probabile che soffra di perdita di capelli. Negli uomini, infatti, il tasso di evaporazione del sudore è molto più elevato nella fronte e nell’eventuale “zona calva “rispetto a guance e mento (40% in meno). Inoltre, nella zona della calvizie il tasso di evaporazione è 2-3 volte superiore che nelle zone coperte da capelli.
Nelle donne e nei bambini, invece, il tasso di evaporazione del sudore è all’incirca pari tra guance e fronte a dimostrazione, secondi i ricercatori, che la presenza di barba crea una sorta di “pressione” perché la dispersione di temperatura in eccesso avvenga in altre parti della testa, spingendo così verso la calvizie.
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