"Li colpiremo ovunque e li sradicheremo", afferma il ministro degli Esteri di Amman. Decine di caccia hanno bombardato le postazioni degli jihadisti nell'operazione "Martire Mutah"
Il ministro degli Esteri giordano, Nasser Judeh, parlando alla Cnn ha spiegato che la rappresaglia della Giordania contro l'Isis "è solo all'inizio" e Amman colpirà "ovunque", in Siria e Iraq. L'intervista arriva all'indomani dei bombardamenti aerei dei caccia di Amman contro postazioni dello Stato islamico."Operazione martire Muath": è il nome in codice della rappresaglia lanciata dall'aviazione giordana (Jaf) dopo la barbara uccisione del pilota Muaz al Kassasbeh.
Nella giornata di giovedì, precisano le Forze armate in un comunicato, "decine di caccia" hanno centrato e "distrutto" postazioni dell'Isis. "Pagheranno per ogni capello di Muath", conclude il comunicato. Dopo la missione, i caccia hanno sorvolato la città natale del pilota.
Sulle bombe dei caccia messaggi di morte per l'Isis - "Mostreremo loro l'inferno". "Da una coraggiosa pilota giordana a Baghdadi": sono alcuni dei messaggi scritti a mano dai militari di Amman sulle bombe caricate sui caccia prima di lanciare la rappresaglia contro l'Isis. Lo mostra un video pubblicato dalle Forze armate giordane. "Non pensiate che Dio sia all'oscuro di quello che i malfattori stanno facendo", recita invece la scritta su un foglio mostrata da un pilota prima del decollo.
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