Alessandro Volta, lo scienziato delle 10 mila lire che ha inventato la pila e scoperto il metano

Oggi è il 270° anniversario della nascita di Alessandro Volta, uno dei più grandi scienziati italiani della storia


Si celebra oggi il270esimo anniversario della nascita di Alessandro Volta, il fisico italiano passato alla storia per l’invenzione del 1°generatore elettrico, la pila, ma anche autore della scoperta del metano. AncheGoogle ha voluto celebrare questa data con un doodle sulla sua homepage: Mark Holmes, autore del disegno, pensando che in molti non avrebbero riconosciuto lo scienziato italiano attraverso il suo ritratto, ha pensato di accendere la scritta del celebre motore di ricerca grazie alla pila, ma all’interno di un’illustrazione con stampe d’epoca vittoriana. Ma chi era Alessandro Volta? Sappiamo che nacque a Como il 18 febbraio 1745 da Filippo e Maddalena; in una famiglia aristocratica. A soli 13 anni iniziò gli studi umanistici presso la locale scuola dei Gesuiti e 3 anni dopo entrò nel Regio Seminario Benzi di Como dove incontrò il canonico Giulio Cesare Gattoni che lo incoraggiò a intraprendere la carriera scientifica.
ALESSANDRO VOLTADopo aver effettuato alcuni esperimenti preliminari, scrisse il suo primo studio: “De vi attractiva ignis electrici ac phaenomenis indipendentibus” che inviò all’allora famoso Conte Beccaria col cui appoggio ed amicizia, ottenne i primi riconoscimenti scientifici. Nel 1775, dopo aver annunciato l’invenzione dell’elettroforo, fu nominato professore di fisica sperimentale alle scuole di Como. Durante le vacanze estive del 1776, sul Lago Maggiore, mentre in barca costeggiava i canneti presso Angera, frugando con un bastone il fondo melmoso dell’acqua, Volta vide salire a galla e poi svanire nell’aria numerose bollicine gassose. Raccolto tale gas, ne scoprì il carattere infiammabile. Si trattava di un nuovo gas, diverso dall’aria infiammabile metallica (idrogeno) già nota. A questa nuova aria, Volta diede il nome di “aria infiammabile nativa delle paludi”; quella che oggi noi chiamiamo metano, la cui scoperta deve essere attribuita al Volta che, avendo poi verificato la presenza di esso in tutte le paludi, ne attribuì l’origine a fenomeni di decomposizione.
ALESSANDRO VOLTA PILA 1Tra il 1778 e il 1780, trasferitosi all’Università di Pavia, mise a punto un “condensatore di elettricità” e i concetti di “tensione e di “capacità elettrica” e nel 1872 enunciò la prima legge quantitativa dell’elettrostatica. Per questi studi e scoperte fu nominato Rettore dell’Università di Pavia nel 1785 ed eletto socio dell’Accademia delle scienze di Berlino e della Royal Society di Londra. Nel 1793, occupandosi ancora di gas, senza saperlo, enunciò la stessa legge sulle pressioni dei gas che è nota sotto i nome di legge di Dalton. Nel 1794 sposòMaria Teresa Peregrini, da cui ebbe tre figli: Zanino, Flaminio e Luigi. La scoperta della pila avvenne nel 1799, ma fu resa nota, nelle due versioni in cui la propose (a colonna e a corona di tazze), nel 1800 alla Royal Society di Londra. Nel 1802 divenne membro della Consulta di Lione e partecipò ai lavori per l’organizzazione della Repubblica Cisalpina e per questo suo impegno scientifico e sociale fu nominato socio straniero dell’Accademia delle Scienze di Parigi, nel 1805 Napoleone gli assegnò una pensione, nel 1809 fu nominato senatore del Regno d’Italia e nel 1814 gli fu riconosciuto il titolo di Conte.
ALESSANDRO VOLTA PILAMembro di numerose Accademie scientifiche italiane e straniere, nel 1814 fu nominato direttore della facoltà di Filosofia dell’Università di Pavia, incarico che tenne fino al 1819 quando si ritirò a vita privata. Morì a Como nel 1827. Tornando alla scoperta della pila, va fatta una doverosa premessa: Luigi Galvani, fisiologo, fisico e anatomista italiano, oggi ricordato come lo scopritore dell’elettricità biologica e di alcune sue applicazioni, come la cella elettrochimica, il galvanometro e la galvanizzazione, mentre svolgeva esperimenti di elettrostatica su zampe di rana, osservò che queste manifestavano violente contrazioni anche quando non erano a contatto diretto o vicine al generatore elettrostatico. In più, Galvani si accorse che tali contrazioni apparivano anche in assenza del generatore, quando la zampa veniva toccata da un conduttore metallico. Fu proprio da questi esperimenti, che posero le basi dell’elettrofisiologia, che Galvani concluse che esisteva un’elettricità di origine puramente animale, pubblicando i suoi risultati tra il 1791 e il 1794.
ALESSANDRO VOLTA PILA 2Il Volta, interessato alle scoperte di Galvani, si dedicò anch’egli a ricerche in questo settore, giungendo però alla conclusione che l’elettricità osservata non era di origine animale, ma traeva origine dal contatto fra i due metalli che costituivano l’arco con cui si toccavano le zampe di rane. Fra Galvani e Volta nacque allora un’accesa controversia che coinvolse la comunità scientifica di tutta Europa e che si concluse con la pubblicazione, nel 1800, della lettera in cui Volta annunciava l’invenzione della pila.
Le 10.000 lire tipo "Alessandro Volta"
Le 10.000 lire tipo “Alessandro Volta”
Egli propose due versioni di pila elettrica: una detta “pila a colonna”, costituita da coppie di dischi di zinco e argento separate da rondelle imbevute di acqua salata e l’altra, la cosiddetta“corona delle tazze”, consistente in vasetti contenenti acqua salata in cui erano immersi elettrodi di zinco e argento. Viste le straordinarie caratteristiche del nuovo strumento, il trionfo di Volta fu totale: per la prima volta veniva prodotta corrente continua e si aprivano prospettive totalmente nuove nell’ambito dell’elettricità.
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Mondo Tempo Reale è il blog che dal 2010 vi racconta le notizie più incredibili, strane, curiose e divertenti: fatti imbarazzanti, ladri imbranati, prodotti assurdi, ricerche scientifiche decisamente insolite.
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