A bordo c’erano quattro persone: due già arrestate. Le autorità: il terrorismo non c’entra. Oggi e domani i funerali dei vignettisti. La condanna taleban a Charlie Hebdo: ripugnante
Un incidente nel cuore della notte fa tornare la paura a Parigi. Ma questa volta il terrorismo non c’entra. Una poliziotta di guardia davanti al palazzo dell’Eliseo è stata investita da un’auto che procedeva in contromano con quattro persone a bordo. Due di loro sono state arrestate, ma le autorità francesi hanno confermato che si tratta solo di un incidente.
L’episodio, nel pieno del clima di tensione che si respira in città dopo gli attacchi terroristici, è avvenuto dopo mezzanotte a rue du Faubourg Saint-Honoré, a pochi metri dal palazzo della presidenza. Una Clio nera che procedeva in senso vietato, è stata fermata dalla poliziotta. Stando alle testimonianze, l’auto ha accelerato e investito la donna in divisa, facendola finire sul tetto del veicolo, e poi si è data alla fuga. Inseguiti, il guidatore e la persona che era al suo fianco sono stati raggiunti e arrestati. Gli altri due sono fuggiti. La poliziotta è stata ricoverata in osservazione, ferita al polso, al ginocchio e alla schiena.
OGGI E DOMANI I FUNERALI DEI VIGNETTISTI
Una settimana dopo il massacro nella loro redazione, si svolgono tra oggi e domani le esequie dei vignettisti e collaboratori del settimanale Charlie Hebdo. Oggi saranno inumati con cerimonie private due dei caricaturisti più emblematici del periodico: dopo Cabu, il padre di “beauf (lo stereotipo del conservatore francese della classe media), seppellito mercoledì, oggi è la volta dell’addio a Wolinski, che sarà cremato a Pere-Lachaise, e Tignous, seppellito nella stesso cimitero parigino dopo una cerimonia nel comune di Montreuil. L’urna con le ceneri di Wolinski, disegnatore dall’immaginazione fertile e corrosiva, sarà inumata nel pomeriggio nel cimitero di Montparnasse. Il direttore e patron del settimanale, Charb, sarà inumato domani a Bernay. Oggi ci saranno anche le esequie nell’intimità familiare dell’economista Bernard Maris; e a mezzogiorno sarà inumata a Montparnasse la psichiatra Elsa Cayat, che aveva una rubrica che usciva due volte al mese sul settimanale. Oggi anche i funerali di Franck Brinsolaro, il poliziotto ucciso nella redazione: alle 11 con una cerimonia nella chiesa di Sainte-Croix di Bernay, a cui non sarà ammessa la stampa.
TALEBAN CONTRO CHARLIE HEBDO
Intanto dopo la rivendicazione degli attacchi da parte di Al Qaeda è arrivata anche la condanna dei taleban afghani per le nuove vignette sull’Islam a una settimana dalla strage. In un comunicato, i taleban afghani dicono infatti di «condannare con forza questa azione ripugnante e disumana e di considerare i suoi autori, chi ha permesso (la pubblicazione, ndr) e chi li sostiene come nemici dell’umanità». Nel testo, diffuso in inglese, si salutano anche i fratelli Said e Cherif Kouachi autori della strage a Charlie Hebdo e si invitano i leader mondiali a impedire la pubblicazione di simili vignette per evitare «un ulteriore ostacolo alla pace nel mondo».
http://www.lastampa.it/
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