Un pensionato di Fano è morto in ospedale dove era arrivato con una temperatura corporea di soli 30 gradi centigradi. Non aveva i soldi per pagare le bollette perchè le tasse lo avevano prosciugato, e così da due mesi viveva al freddo.
Un uomo di 77 anni è morto all’ospedale di Fano (Pesaro-Urbino) dove era arrivato in un avanzato stato di ipotermia. Aveva una temperatura corporea di appena 30 gradi centigradi e, nonostante i soccorsi, non è sopravvissuto. La polizia ha avviato un’indagine sulla sua morte: si è appreso che l’uomo, un pensionato da 800 euro al mese, viveva al freddo in casa. Era costretto a vivere senza riscaldamenti da circa due mesi perché non aveva più pagato le bollette. L’anziano viveva insieme a sua moglie di 69 anni e alle due figlie di 47 e 43 anni e pare che la sua famiglia avesse dei problemi economici. A fatica il 77enne riusciva a pagare l’affitto della sua casa che riscaldava, a quanto pare, solo con una stufetta elettrica.
Soffriva di patologie aggravate dal freddo - Il magistrato ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso: da quanto si apprende l’uomo soffriva di diverse patologie probabilmente aggravate in modo fatale dal freddo. Sulla vicenda è intervenuta anche Forza Nuova che ha chiesto di aprire un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti: “È inaccettabile che si verifichino drammi del genere in un Paese che si voglia ancora definire civile”, si legge in una nota del movimento. Fn chiede che siano fatte “le dovute indagini per valutare eventuali responsabilità del fornitore di gas e omissioni a carico dei Servizi sociali”.
Fonte http://www.fanpage.it
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