In un nuovo video diffuso dagli estremisti islamici le immagini dell'uccisione e della decapitazione di 18 soldati siriani. L'ex soldato Usa si era convertito all'Islam durante la prigionia
ROMA - L'ex soldato Peter Kassig, ostaggio americano nelle mani dello Stato islamico, è stato decapitato. Lo annuncia l'Is in un nuovo video in cui si mostra l'uccisione dell'ostaggio in Siria. "Questo è Peter Edward Kassig, un cittadino americano del vostro paese (...)", dice l'uomo mascherato con l'accento britannico, che giustifica il gesto come reazione alla scelta dell'America di aiutare le truppe irachene nella guerra contro l'Is.
Dal video sembra che il boia dell'americano sia ancora una volta il 'jihadista John', l'uomo che ha già ucciso i britannici David Haines e Alan Henning, e gli americani James Foley e Steven Sotloff, scrive Skynews, precisando che non è ancora chiaro quando il video sia stato girato. Infatti, stando a quanto
Nel video, postato dallo Stato islamico su diversi siti jihadisti, si vede un boia con il volto coperto in piedi accanto ad una testa decapitata. Kassig, 26 anni, si chiamava Abdul Rahman/Peter da quando si era convertito all'Islam, mentre era tenuto in ostaggio. Era stato rapito il primo ottobre mentre si trovava in Siria dove lavorava come operatore umanitario. Ex ranger, dopo aver intrapreso corsi per diventare assistente medico, si era trasferito in Libano, dove aveva fondato l'organizzazione no profit Sera (Special Emergency Response and Assistance).
La sua uccisione era stata minacciata ad ottobre, in un video diffuso all'inizio di ottobre nel quale l'Is mostrava la decapitazione dell'ostaggio britannico Alan Henning. Come riporta la Bbc, non è possibile confermare con certezza che sia Kassig l'ostaggio ucciso.
Famiglia Kassig: "Aspettiamo conferma ufficiale". I genitori dell'ex soldato, Ed e Paula Kassig, sono in attesa di notizie ufficiali: "Siamo a conoscenza delle notizie che circolano sul nostro amato figlio e attendiamo la conferma del governo sull'autenticità di tali informazioni".
Cameron inorridito. David Cameron si è detto "inorridito dall'assassinio a sangue freddo" dell'ostaggio americano Peter Kassig. L'Is, ha aggiunto il premier britannico sul suo account di Twitter, "ha mostrato ancora una volta la sua depravazione. I miei pensieri vanno alla famiglia". Poi, per quanto riguarda il jihadista John, il premier britannico ha detto che ''Deve affrontare la giustizia''. Cameron dal vertice del G20 in Australia ha dichiarato di non voler rivelare dettagli sulle operazioni militari. ''È evidente che chi va in Siria e Iraq per condurre operazioni terroristiche si metta in una situazione di pericolo'', ha sottolineato il premier.
Gentiloni: "Profondo sostegno". Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha condannato la decapitazione dell'ostaggio americano Kassig, notizia accolta con profondo sdegno. "Le mie condoglianze e la mia solidarietà vanno alla famiglia della vittima e al governo e al
popolo americani", ha detto il titolare della Farnesina.
L'appello della mamma di Kassig. Poco più di un mese fa la mamma del giovane aveva lanciato un appello
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