I misteriosi cerchi di pietra della Giordania che interrogano gli archeologi



Numerosi cerchi di pietra sul suolo della Giordania furono avvistati per la prima volta nel 1920 grazie al volo dei primi aeroplani, ma da allora poco si è scoperto sul loro conto. Nuove immagini aeree delle strutture, che in genere misurano più di 400 metri di diametro, sono state riprese da David Kennedy del Aerial Archaeology in Jordan Project and the Aerial Photographic Archive for Archaeology in the Middle East (APAAME), presso la University of Western Australia. Kennedy spera che le fotografie possano fare luce sullo scopo di tali costruzioni.
[Live Science] Giganteschi cerchi di pietra sono stati osservati durante il sorvolo della Giordania, rivelando dettagli di strutture il cui scopo è avvolto nel mistero da decenni.
In una recente spedizione guidata dal ricercatore David Kennedy della University of Western Australia, sono state scattate immagini ad alta risoluzione di 11 cerchi, ampi circa 400 metri di diametro.
I grandi cerchi sono stati costruiti erigendo dei muretti di pietra, alti in media 60 centimetri. I cerchi non hanno aperture, quindi per accedervi sarebbe stato necessario scavalcare i muri.
Lo scopo di queste strutture è sconosciuto, è gli archeologi non hanno risposte sicure sull’epoca della loro costruzione. Le analisi delle fotografie, così come i reperti rinvenuti al suolo, suggeriscono che i cerchi risalgano almeno a 2 mila anni fa, ma potrebbero essere molto più antichi, addirittura risalire all’epoca preistorica, prima dell’invenzione della scrittura.
I primi avvistamenti dei cerchi corrispondono ai primi voli aerei del 1920. Da allora, poca attenzione si è riservata a queste enigmatiche strutture, tanto che molti scienziati non sono nemmeno a conoscenza della loro esistenza. Kennedy spera che le nuove immagini possano destare l’attenzione della comunità scientifica.
“Il contributo più importante è semplicemente quello di raccogliere e far conoscere un grande gruppo di siti piuttosto notevole”, scrive Kennedy in un articolo pubblicato sulla rivista Zeitschrift für Orient Archäologie.
Sebbene ci siano molti cerchi di pietra più piccoli in Medio Oriente, ciò che rende questi 11 cerchi particolarmente interessanti è la loro dimensione e antichità, spiega Kennedy, co-direttore dell’Aerial Photographic Archive for Archaeology in the Middle East (APAAME).

La costruzione dei cerchi

I cerchi nono sono difficili da costruire, spiega Kennedy. Essi sono stati realizzati utilizzando principalmente rocce locali, e con una dozzina di persone, potrebbero essere stati completati anche con una settimana di duro lavoro.
Tuttavia, la strabiliante precisione dei cerchi avrebbe comunque richiesto un minimo di pianificazione. “Il lavoro avrebbe richiesto almeno la presenza di un architetto”, continua Kennedy. “Costui avrebbe semplicemente legato una lunga corda ad un palo e inciso un cerchio nel terreno. Ciò spiega anche il difetto nei cerchi lì dove il terreno è più irregolare”.
Lo scopo dei cerchi rimane un mistero, come ammette Kennedy. Sembra improbabile che essi siano stati inizialmente utilizzati come semplici recinti, dato che le pareti non arrivano ai 60 centimetri di altezza. Quindi, non si tratta di strutture utili a mantenere un allevamento di animali. Inoltre, che bisogno c’era di creare recinti animali così precisi?
Uno dei cerchi contiene tre tumuli, o pile di rocce, che potrebbero essere stati utilizzati per la sepoltura. Tuttavia, Kennedy ritiene che i tumuli siano stati costruiti successivamente, quando il recinto aveva già perso il suo significato originario.
Sebbene lo scopo dei grandi cerchi rimane oscuro, la ricerca di Kennedy e del suo team dimostra che le creazioni circolari facevano parte di un grande paesaggio ricco di strutture simili, facendo immaginare uno scopo condiviso da un gruppo di culture presenti nella regione.
Al fine di risolvere il mistero dei cerchi, gli archeologi devono condurre ricerche sul campo, sostiene Kennedy, spiegando che le immagini aeree possono essere utili alla ricerca, ma che non possono sostituire uno scavo.
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