Ribaltone al vertice Luxottica: Cavatorta lascia, sale Vian. Il titolo crolla

Il direttore operativo del gruppo degli occhiali prenderà il posto del manager che aveva sostituito Andrea Guerra. Prosegue la ricerca del "co-ad" che completerà il triumvirato al vertice dell'azienda, ma il mercato non apprezza i tanti giri di poltrone. Del Vecchio annuncia anche il riassetto di Delfin, la cassaforte di famiglia

MILANO - Il mercato boccia il secondo cambio al vertice di Luxottica in poco più di un mese. Dopo l'addio di Andrea Guerratocca a Enrico Cavatorta che ne aveva preso il posto e che ieri ha rassegnato le dimissioni al presidente del colosso dell'occhialeria, Leonardo Del Vecchio. Il manager sarà sostituito da Massimo Vian, direttore operativo del gruppo. Un giro di poltrone che sta destabilizzando gli investitori abituati alla continuità: Guerra era stato al vertice del colosso di Agordo 10 anni contribuendo alla creazione di un gigante da 7,3 miliardi di euro di ricavi attivo in 130 paesi con 73mila dipendenti. 

Adesso il mercato si interroga sul futuro dell'azienda spingendo verso il basso il titolo che a Piazza Affari è arrivato a perdere il 10% prima di recuperare lievemente (segui la quotazione in diretta). Luxottica è il primo gruppo al mondo nel settore dell'occhialeria dove controlla i marchi RayBan, Oakley e Persol ed è licenziatario di brand di lusso come Armani, Dolce&Gabbana, Dkny, Prada, Versace, Ralph Lauren e Vogue.

L'asse tra Del Vecchio e Cavatorta si è incrinato per le ingerenze nella gestione dell'azienda lamentate dal manager. Il consulente Francesco Milleri, vicino alla moglie del patron Nicoletta Zampillo e considerato professionista di fiducia dallo stesso Del Vecchio, avrebbe conquistato troppa voce in capitolo nella conduzione dell'impresa. A nulla è, dunque, servito il tavolo di circa tre ore con l'imprenditore quasi ottantenne, che non avrebbe accolto le istanze di Cavatorta a "ridimensionare" il ruolo di Milleri. Il patron avrebbe piuttosto continuato a considerare il consulente una persona di fiducia; per di più, le competenze di Milleri - in particolare l'esperienza nel settore informatico e del software di gestione - secondo Del Vecchio non avrebbero dovuto rappresentare un terreno di sovrapposizione con Cavatorta, che oltre a essere amministratore delegato ha mantenuto le deleghe precedenti sulla gestione finanziaria.

Nel comunicato che annuncia la nomina di Vian a co-amministratore delegato Del Vecchio fa sapere, inoltre, che "è attualmente allo stidio un riassetto di Delfin", la cassaforte di famiglia che controlla il gruppo di occhialeria, "con l'obiettivo di migliorarne la governance e separare ulteriormente la proprietà dalla gestione delle aziende partecipate". Per questo, il patron del gruppo precisa che l'ingresso in cda del figlio, Leonardo Maria "non è mai stato preso in considerazione" e che il primogenito Claudio, oggi nel board, "non sarà riconfermato alla scadenza naturale del mandato, per dare omogeneità e coerenza alle posizioni di tutti i membri della famiglia".

Del Vecchio proporrà di affidare a Vian le deleghe per l'area operations e prodotto e, ad interim, quelle per le funzioni corporate e mercati. In questo modo, tutte le funzioni aziendali riporteranno "esclusivamente" ai due 'co-ceo'. Quanto alla selezione del secondo amministratore delegato, ultimo tassello del 'triumvirato' di vertice voluto dal patron di Luxottica dopo l'addio, un mese fa, dello storico a.d. Andrea Guerra, il processo di selezione "procede sulla base di una lista di candidati di elevato profilo". "Alla luce dei solidi risultati del terzo trimestre - si legge nella nota - Luxottica ritiene di poter procedere in tale ricerca nei tempi necessari a prendere la decisione migliore".

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