Alluvione a Genova, allerta fino a mezzanotte e il sindaco: "Nessuno ci avvisò"


E' passata senza danni la nuova ondata di piena attesa nella notte a Genova, ma in città la situazione è ancora critica. L'esondazione di Sturla, Scrivia, Bisagno e Fereggiano ha causato la morte di un infermiere di 57 anni e messo in ginocchio numerose zone: alcune sono ancora prive di energia elettrica, con strade allagate e piene di detriti. Scuole e mercati cittadini resteranno chiusi. E intanto scoppiano le polemiche per la mancata allerta.





Aggressioni alla polizia municipale - I residente del quartiere del Fereggiano, già pesantemente colpiti dall'alluvione del 2011, hanno aggredito e insultato gli agenti della polizia municipale e i tecnici della Protezione civile che si sono recati nel quartiere per verificare il colmo della piena del torrente. 

Allerta 2 fino a mezzanotte - La Protezione civile regionale ligure ha emesso un'allerta 2, il livello più alto, dalle 11 di fino alla mezzanotte.

Renzi: "Cambiare la burocrazia per sbloccare le opere" - "Da lunedì la discussione deve essere su come sblocchiamo le norme perché non è possibile che ci siano situazioni di difficoltà anche in alcuni casi legate ai danni della burocrazia". Così il premier Matteo Renzi commenta i danni dell'alluvione a Genova. "Se il problema non è solo l'acqua ma è anche la mancanza di opere pubbliche perché ci sono finanziamenti ma ci sono ricorsi al tar allora bisogna cambiare qualcosa a livello di norme", dice. "A Genova c'era stato un ricorso e il cantiere era bloccato anche per questo". Ma sulle cause dei danni "non traiamo conclusioni affrettate, che dovranno spettare agli organi competenti, a partire dalla magistratura", sottolinea il premier Matteo Renzi. 

Scuole chiuse anche domani - Scuole chiuse anche domani a Genova. Lo ha disposto il sindaco Marco Doria per gli istituti di ogni ordine e grado pubbliche e private, dei servizi educativi pubblici e privati, dei servizi socio educativi diurni, dei centri di formazione professionale e dei dipartimenti universitari nel territorio del comune di Genova. Provvedimento analogo anche nei comuni dell'entroterra e del Tigullio.

Il sindaco: "L'allerta non è stata data per tempo" - Il sindaco di Genova Marco Doria ha commentato così la notte di paura: "Mi limito a un fatto: l'allerta non è stata data. C'è un sistema di protezione civile di cui fa parte anche il Comune in cui spetta al Comune di mettere in atto le procedure previste dai diversi livelli di allerta. Il Comune giovedì ha allertato presidi e scuole e ha monitorato il territorio e venerdì ha chiuso le scuole".

La vittima si chiamava Antonio Campanella: infermiere di 57 anni - E' stato identificato l'uomo morto nell'alluvione: era un infermiere, si chiamava Antonio Campanella, aveva 57 anni. Trovato morto a Borgo Incrociati, è stato probabilmente travolto dalla piena del torrente Bisagno. Era residente nella zona di Brignole e l'onda di piena l'avrebbe investito mentre stava rientrando a casa. 

Per tutta la notte in Prefettura è rimasta aperta la sala emergenze per monitorare la situazione. Carabinieri, polizia e vigili del fuoco hanno proseguito incessantemente le ricerche di eventuali vittime tra le carcasse delle auto che la furia del Bisagno ha accatastato a Borgo Incrociati, dietro la stazione di Brignole.

Per tutta la notte le forze dell'ordine hanno effettuato anche servizio di antisciacallaggio, visto che la città è stata colpita quasi interamente da un blackout. Nella notte è stato evacuato il quartiere di Borgo Incrociati e non si escludono ulteriori provvedimenti per garantire la sicurezza.

Chiusi i caselli autostradali - Le autorità hanno disposto la chiusura del casello di Genova Est dell'autostrada A12 dopo che durante la notte erano stati chiusi anche i caselli di Genova Nervi e Genova Ovest. Le condizioni meteo sono ulteriormente peggiorate e non accenna a smettere di piovere tanto che la viabilità di alcune zone della città non colpite direttamente dall'esondazione del Bisagno è stata interdetta.







Gente bloccata sui tetti aspetta elicottero - Un gruppo di persone si è rifugiato sui tetti a Campogrande di Savignone allagata dall'esondazione dello Scrivia. Sono ora in attesa di un elicottero dei Vigili del Fuoco partito da Genova per poter essere evacuati. Nella Valle Scrivia, nel pomeriggio, si è aperta una grossa voragine sulla strada provinciale 226. I comuni di Savignone e Casella sono isolati. Sul posto stanno operando mezzi della protezione civile, dei carabinieri e del Comune. Disagi si registrano anche in Valbrevenna dove alcune frazioni sono isolate. 

Treno esce dei binari vicino a Genova
 - Un treno partito da Genova e diretto a Torino è uscito dai binari, probabilmente per una frana, a Fegino, una frazione di Genova. Un macchinista è rimasto ferito. Sul posto il 118 e i vigili del fuoco. Nessuno dei circa 170 viaggiatori presenti a bordo del treno risulta ferito. Sono state già avviate, in collaborazione con la Protezione Civile, le operazioni di assistenza ai viaggiatori per la discesa dal treno. 

Arpal: situazione critica ma no esondazione Bisagno - La situazione meteorologica "tra Savona e le Cinque Terre è estremamente critica". Lo afferma Arpal (l'Agenzia regionale per la protezione ambiente) che sta monitorando l'insorgere delle perturbazioni che si stanno creando in mare, al largo di Genova. Le perturbazioni potrebbero tornare a colpire con grande intensità la città. "Secondo i dati che abbiamo a disposizione - ha detto Stefano Gallino, previsore dell'Arpal - stanno nascendo celle temporalesche in mare che si avvicinano alla costa". Al momento, ha detto ancora Gallino "possiamo dire che non ci sarà alcuna esondazione del Bisagno. Nella notte c'è stato un secondo colmo di piena ma il torrente non è esondato".

La Procura apre fascicolo per omicidio colposo - La Procura di Genova aprirà un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo per la morte dell'uomo di 57 anni travolto dalla piena del torrente Bisagno. Il cadavere è stato trovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nella notte di giovedì a Borgo Incrociati, dietro alla stazione ferroviaria di Brignole.

Auto blindata del cardinale sfonda muro questura - L'auto blindata del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, ha sfondato una delle pareti dell'ufficio immigrazione della questura di Genova. La vettura viene normalmente posteggiata nei parcheggi della questura quando non è utilizzata dal cardinale. Nell'alluvione che ha investito il capoluogo in nottata sono state travolte anche cinque volanti della polizia.







Alluvione Genova, disastro nell’entroterra: a Casella 120 metri di strada crollati nel fiume 

fiume scrivia casellaLa valle Scrivia e l’omonima strada provinciale che la percorre, la n.226, sono state duramente colpite dall’alluvione della scorsa notte. L’arteria stradale e’ interrotta in tre punti a causa di frane, cedimenti a valle o inondazioni del torrente o dei suoi affluenti. La situazione piu’ critica si registra a Casella, sulla variante che bypassa il centro abitato, dove si e’ verificato il danno piu’ ingente: la violenta pressione dell’acqua dello Scrivia ha fatto cedere ben 120 metri del muro di sostegno della strada, che sono crollati nel torrente. Il traffico e’ stato deviato sull’antico tracciato che attraversa il centro urbano di Casella. Nel comune di Montoggio, invece, fango, sassi e detriti sono stati trascinati dalla violenza dell’alluvione e hanno ostruito la condotta di un affluente dello Scrivia. L’acqua ha inondato la sede stradale. La provinciale 226 e’ interrotta anche nel comune di Savignone dove, a valle dell’arteria viaria, si e’ verificato un cedimento che ha causato una voragine di circa 8 metri di diametro e una decina di profondita’ sulla carreggiata. L’interruzione puo’ essere aggirata utilizzando la viabilita’ alternativa comunale. I tecnici della Provincia ritengono di poter riaprire la carreggiata a senso unico alternato sabato o al massimo domenica. Piccoli smottamenti si registrano anche sulla Sp n.13 di Creto, sulla Sp n.2 di Sant’Olcese e sulla Sp n.3 di Crocetta d’Orero.





Alluvione Genova: “l’Italia è incapace di gestire fenomeni prevedibili”


genova12“La fragilità di Genova e del nostro Paese è in queste ore uno specchio tragico della scarsa capacità di gestire fenomeni naturali, purtroppo prevedibili nella loro ricorrenza ciclica”. Lo afferma Paolo Rubini, presidente dell’Anra, l’associazione che dal 1972 raggruppa i risk manager e i responsabili delle assicurazioni aziendali. “Dovrebbe essere al primo posto – continua Rubini – la cura e stretta sorveglianza di ponti, strade, infrastrutture, greti di torrenti e fiumi, troppo spesso interrati, che in queste tragiche occasioni significherebbe anche vite umane che non si perdono su terrapieni insicuri o su vie con poca manutenzione”. Peraltro, prosegue Rubini, secondo dati del Ministero dell’Ambiente “il 9,8% della superficie del nostro Paese è ad alta criticità idrogeologica. Qui vivono 5,8 milioni di persone e sorgono 1,2 milioni di edifici”. Secondo uno studio Cnr-Protezione Civile, prosegue Rubini, “dal 1960 al 2012 frane e alluvioni hanno causato 7.128 vittime, con danni che una ricerca Cresme-Ance quantifica in 61,5 miliardi di euro e l’Ordine dei Geologi in ben 3,5 miliardi all’anno”.
genova11“Per chi come noi quotidianamente deve gestire i rischi per professione – dice Rubini – desta grande amarezza la scarsa propensione nell’essere pronti a reggere l’urto di inondazioni prevedibili”. Per questa ragione, Anra ha stilato una serie di dieci regole d’oro da osservare e seguire in un’ottica di salvaguardia delle imprese e della loro capacità produttiva in momenti di particolare difficoltà per effetto di condizioni climatiche avverse, come nubifragi, inondazioni e calamità naturali. In particolare è opportuno considerare dieci regole di base, par garantire la continuità del business. Primo, identificare le potenziali cause di inondazione (non solo fiumi e canali adiacenti, ma anche forti piogge). Secondo, valutarne l’impatto in termini di livello previsto e relativa probabilità, mediante eventuali mappe di inondazione o serie storiche. Normalmente si prendono in considerazione eventi con probabilità di accadimento in base alle serie storiche conosciute degli ultimi 250 o 500 anni.
genova12Terzo, identificare le aree dello stabilimento che saranno maggiormente inondate. Quarto, monitorare il livello di piena dei corsi d’acqua adiacenti e prestare attenzione agli allarmi meteo. Quinto, installare barriere permanenti o temporanee per evitare l’ingresso di acqua all’interno degli edifici o in aree sotterranee. Sesto, manutenere i sistemi di fognatura e raccolta acque meteoriche, al fine di evitare ostruzioni e garantire il deflusso anche con l’installazione di valvole di non ritorno e pompe di drenaggio. Settimo, installare protezioni permanenti sulle forniture critiche (gas, energia elettrica, vapore, acqua, eccetera) e sui materiali potenzialmente pericolosi e/o inquinanti. Ottavo, trasferimento dei macchinari e prodotti in magazzino ad alto valore e/o critici (o almeno elevarli al di sopra del livello di inondazione storico) . Nono, redigere ed includere nel piano di emergenza del sito, le azioni necessarie da intraprendere durante l’inondazione (installare barriere temporanee, chiudere le utenze critiche, ricollocare materiali critici, eccetera). Decimo, preparare un piano di recupero post alluvione, includendo società specializzate nel ripristino edifici, macchinari e materiali.












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