Come è logico, la tendenza (specie negli ultimi tempi, con l’economia mondiale che fatica) è stata quella di cercare di uniformare i modelli e mettere ordine tra di essi, per cercare di ottimizzare gli sforzi e al contempo ottenere una elevata qualità dei veicoli. A livello di marchi invece è stato messo un po’ meno ordine, e al momento la situazione è piuttosto curiosa.
Ad esempio, il marchio Chevrolet negli USA è utilizzato per le vetture (ed i camion) prodotti negli Stati Uniti. In Europa, invece, è oggi utilizzato per commercializzare i modelli prodotti dalla GM Korea (l’ex Daewoo). In Messico, invece, il marchio è utilizzato per commercializzare diverse automobili che da noi circolano con il marchio Opel.
Curioso anche il caso dell’Opel Astra, una delle auto di maggior successo del gruppo a livello mondiale, apprezzata per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Nel Regno Unito, infatti è prodotta con il marchio Vauxhall Astra, in Australia invece è prodotta con il marchio Holden, e si chiama Holden Astra. In Cina, invece, viene venduta come Buick Excelle XT (che curiosamente ha poco a che fare con gli altri modelli della “serie” Excelle, ceh invece sono versioni ribrandizzate della Daewoo Lacetti e della Buick Verano). Come però si può notare seguendo questo link, oppure qui e qui, si tratta sempre dello stesso modello con solo piccole variazioni estetiche.
Il nome del modello, però, contrariamente ad altri casi, non è quello “originale” Opel, ma è quello che assegnava all’inizio la Vauxhall alle versioni da della Opel Kadett prodotte per il mercato britannico. Quando il nome del modello è stato uniformato, è stato scelto di utilizzare il nome della Vauxhall: “Astra”, appunto.
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