Il fatto risale a Domenica 29 Settembre 2013 verso le ore 20:30 quando gli abitanti di una piccola città Maya chiamata Ichmul, che si trova nella parte meridionale dello Yucatan (Messico), sono rimasti sconvolti e in parte terrorizzati dalla caduta di una enorme palla di fuoco, che ha creato un boom sonico che ha fatto tremare la terra e mandato in frantumi i vetri delle finestre.
“E’ stato come un terremoto”, ha dichiarato un testimone, “Come abbiamo visto la caduta di questa palla di fuoco dal cielo, tutte le luci si sono spente e tutti noi abbiamo potuto vedere questo enorme oggetto che cadeva dal cielo, tutta la città era terrorizzata, abbiamo pensato che stavamo per morire”.
La palla di fuoco è caduta appena fuori la città, distruggendo alcuni piccoli edifici e fondendo diverse linee elettriche, non è stato segnalato nessun ferito nell’incidente. La Polizia locale e alcuni residenti che hanno partecipato al sopralluogo dell’incidente, hanno recuperato pezzi di detriti bruciati, tra cui diversi oggetti fusi che sembravano di natura meccanica, il più interessante di questi detriti scoperto durante la ricerca, è stata una figura umanoide carbonizzata di circa 12 centimetri di altezza, con una testa, due gambe e due braccia.
Alcuni abitanti del luogo ritengono che questa era forse una nave aliena che ha intercettato un meteorite che stava cadendo sulla città di Ichmul. Un testimone ha dichiarato: “Non temiamo la gente che viene dal cielo, loro sono venuti qui per molti secoli e vegliano su di noi, ci proteggono da queste cose, tutti i nostri antenati hanno parlato di loro, penso che questa piccola creatura ha dato la sua vita per proteggere la nostra città, credo che ha salvato il nostro popolo”.
I funzionari locali hanno sigillato rapidamente la superficie di impatto dell’oggetto con cordoni e messo la Polizia a guardia della zona, fino a quando un’indagine completa dell’incidente sarà stata completata.
Una notevole quantità di detriti è stata presa anche per le analisi di rito da parte delle forze dell’ordine, che hanno anche esortato la gente della città a stare lontano dal luogo dell’impatto, sostenendo di un possibile rischio di contaminazione da materiali radioattivi.
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