Dall’inseguire tornado al dormire in prigione, fino al viaggiare sulle navi cargo. Cresce sempre piu’ la moda di chi va a caccia di vacanze diverse. Un fenomeno maggiore nei paesi anglosassoni e nel Nord, ma in forte evoluzione anche In Italia. E gli esperti concordano: si cercano ”emozioni e contatti totalizzanti che mettano alla prova la persona”, lontano dal turismo di massa. Secondo Lorenzo Canova, professore di sociologia del turismo “La ricerca di esperienze particolari in vacanza -spiega all’Adnkronos- e’ un trend in evoluzione negli ultimi anni, riconducibile a una modalita’ di turismo in cerca del salto nel buio“.
E per Valeria Minghetti, ricercatrice senior del Ciset, Centro internazionale di studi sull’economia turistica dell’Universita’ Ca’ Foscari, ”il viaggiatore va a caccia di esperienze che lo mettano al contatto con l’ambiente, il territorio e la popolazione locale. C’e’ la volonta’ insomma di opporsi alle tendenze del turismo di massa”. Avventure principalmente nate da un’idea nel salotto di casa, o dal classico ‘passaparola, anche se non sono poche ormai le agenzie che propongono pacchetti ‘alternativi. Andrea Griffa e Mauro Grego, ad esempio organizzano tour negli Stati Uniti. I turisti viaggiano attraverso l’America, dal Texas al North Dakota e dal New Mexico al Tennessee, per studiare il fenomeno delle trombe d’aria. Dotati di strumentazioni per lo stormchasing, ne monitorano la potenza e gli effetti, ammirando da vicino le tempeste, da cui normalmente la gente fugge.
Come si cerca di stare lontani dai tornadi, cosi’ in genere si cerca di stare lontani dalle carceri, ma c’e’ a chi piace passarci una notte e scoprire cosa si prova. In Lettonia si puo’ provare il Karostas Cietums a Liepaja, sul Mar Baltico. Quella che era una prigione comunista e’ diventata oggi un museo dove si possono sperimentare tutti gli aspetti della prigionia. I turisti sono ammanettati, abbigliati con tute mimetiche e messi a dormire su scomode brandine di ferro o assi di legno. Il servizio in camera e’ incluso, al modico prezzo di 11 euro a persona un po’ di pane e acqua non sono negati. Alberghi-prigione sono presenti anche in Slovenia, Svezia e addirittura in Italia. L’ostello-prigione di Biella e’ stato inaugurato nel 2008, dopo la ristrutturazione dell’ex penitenziario seicentesco del Piazzo. In Germania si trova l’hotel Alcatraz, ricavato dall’ex prigione di Kaiserslautern, che presenta tutte le caratteristiche di un vero carcere: sbarre alle finestre, spioncini alle porte, sanitari in camera e anche i pigiami a righe per calarsi nella parte del galeotto.
A proposito di posti strani dove dormire in vacanza, se si parla di Berlino, una delle citta’ piu’ creative del mondo, si trovano luoghi come il Propeller Island City Lodge. Creato dall’artista Lars Stroschen, e’ un hotel opera d’arte, dove ogni stanza e’ diversa dall’altra. Le opzioni sono tante. Si puo’ dormire in una gabbia nella suite ‘two lions’ o su un letto sospeso nella ‘flying bed’. Altrimenti in una botola aperta nel soffitto nella suite ‘upside down’ dove tutto e’ ribaltato. L’opzione piu’ gettonata e’ pero’ quella di dormire in una bara, come il conte di Dracula, nella stanza ‘gruft’ a un prezzo compreso tra 79 e 115 euro a persona per notte con la colazione esclusa. Sono nati negli ultimi anni anche gli alberghi che ti porti dove vuoi, diversi dalle tradizionali tende. Uno si chiama ‘transportable tourist tower’, fatto con materiali leggerissimi e che condensa in 10 metri quadrati tutto cio’ che serve.
La torre trasportabile nasce dall’idea di un’azienda di design, la Dst group, che ha pensato di andare incontro alle esigenze di chi vuole costruire complessi alberghieri low cost. Con la ‘Ttt’ e’ possibile infatti installare case di pochi metri quadri ottimizzando la gestione degli spazi. Le alternative che offre la struttura sono la posizione verticale e quella orizzontale. L’idea si presta anche a installazioni stagionali, che possono essere rimosse alla fine della stagione, come quelle sulla spiaggia per esempio. All’interno della torre si trova un cucinino con sala da pranzo, una scala a chiocciola che porta alla camera da letto, al bagno e a un piccolo angolo studio e infine un terrazzino esterno. La struttura e’ leggerissima, fatta di legno e vetro e compatibile con l’utilizzo di pannelli solari. Il prezzo non e’ molto economico: 97.500 euro e in piu’ la ‘Ttt’ lascia irrisolti alcuni problemi burocratici e urbanistici.
1M2 House, cosi’ si chiama la casa piu’ piccola del mondo. E’ un oggetto di design che si puo’ trasformare in molte cose: una piccola casa da portarsi dietro in tutto il mondo, un ufficio o un letto dove riposarsi in uno spazio minimo. Sicuramente non si tratta di una villa, ma questa invenzione di design puo’ far risparmiare sul costo dell’albergo. E’ la casa piu’ piccola del mondo, alta due metri e con una base di 70 centimetri per 100, facile da trasportare, smontare e rimontare. Una buona idea per una vacanza alternativa l’invenzione del architetto Lee Van Bo-Mentzel, esposta anche al Bmw Guggenheim Lab di Berlino la scorsa estate. La casa e’ gia’ prenotabile a Berlino al modico prezzo di un euro a notte, e in piu’ permette di decidere liberamente la posizione dell’alloggio. 1M2 House e’ fatta in legno impermeabile e plexiglass, con una finestra a scorrimento, una porta, una piccola scrivania e infine una sedia e un materasso 180×70 centimetri. Una struttura molto leggera da trasportare, con anche delle ruote per rendere tutto piu’ comodo, e molto piccola tanto che non sara’ un problema farla entrare nella metropolitana berlinese. L’alloggio puo’ essere prenotato attraverso il sito Airbnb e per la custodia dei bagagli, l’accesso al bagno e alla cucina ci si puo’ rivolgere al EastSevenHotel, vicino alla fermata della metropolitana. Nel giardino dell’ostello e’ possibile anche parcheggiare la casa in caso di maltempo. L’unico piccolo inconveniente e’ che Airbnb chiede l’invio minimo di 10 euro al momento della prenotazione, ma la differenza verra’ restituita quando si prende possesso della casa. La 1M2 House puo’ essere costruita anche da soli, per posizionarla nel proprio giardino. Bisogna acquistare i materiali e montarla, al costo di 250 euro. La casa seguira’ i viaggiatori in giro per il mondo.
Se invece si vuole spendere davvero poco per delle vacanze low cost, si puo’ pensare di dormire in un tubo di scarico fognario. Questo e’ quello che si puo’ fare nei due paesini di Ottensheim e Bottropp in Austria e Germania, con la soluzione alternativa ideata dall’architetto Andrea Strauss che ha pensato di ridurre al minimo le spese dei viaggiatori con degli alloggi minimal. Cosi’ si puo’ dormire in comode stanze pagando un’offerta a piacere,l’unico inconveniente sara’ di essere dentro un tubo di scolo per reti fognarie. La soluzione prende il nome di Dasparkhotel e nasce dall’idea dell’architetto di utilizzare il minimo indispensabile di materiale da costruzione. Cosi’ un tubo di drenaggio collocato nel centro di un’area verde diventa un hotel che funziona seconda la formula del ‘pay as you wish’ con una donazione suggerita tra i 7 e i 20 euro. Dasparkhotel nasce nel 2006 a Ottensheim, un paesino nei pressi di Linz, in Austria. Tre grossi tubi di cemento sono stati piazzati in fila all’interno di un parco circondato da ristoranti e alberghi e ogni tubo al suo interno e’ stato arredato con un comodo letto matrimoniale, un comodino e una lampada.
All’interno della stanza vi e’ l’allaccio alla rete elettrica e una finestra sul lato superiore per illuminarla di luce naturale. Sul lato della parete posteriore vi e’ un murale opera dell’artista austriaco Thomas Latzel Ochoa che garantisce un’atmosfera piu’ piacevole. La porta della stanza si apre solo grazie a una serratura con codice d’accesso unico che si riceve all’atto della prenotazione, garantendo cosi’ la sicurezza di chi vi dorme. Per quanto riguarda il vitto e i servizi igienici il circondario offre quello che vuole al turista, contribuendo cosi’ all’idea dell’offerta d’alloggio a prezzo amico. In piu’ la struttura di cemento garantisce che la stanza mantenga delle temperature ottimali: d’estate non e’ troppo calda, mentre con l’arrivo del freddo mantiene il calore diventando in pratica termoautonoma.
Un altro modo di viaggiare low cost, ma piu’ tradizionale rispetto al precedente e’ lo scambio casa. “Tu sei nella mia casa mentre io sono nella tua“: questo e’ lo slogan di HomeExchange.com il circuito internazionale leader nello scambio di casa e di ospitalita’, con l’equivalente italiano Scambiocasa.com. Piccoli o grandi appartamenti, ville e casali, in citta’, mare o montagna, le possibilita’ di trovare la soluzione che meglio si adatta alle proprie esigenze, a costo zero, sono tantissime. L’Italia e’ tra le mete europee preferite dagli ‘home exchangers’, al secondo posto con 4200 preferenze (secondo Homeexchange.com) dopo la Francia con 5135 e prima della Spagna con 3026. Il couchsurfing e’ ormai uno dei modi piu’ affermati per dormire gratis e viaggiare low cost.
Un sito web che permette di dormire sui divani di persone in tutto il mondo senza spendere niente, all’insegna della fiducia e della cordialita’. Tutto nasce dall’idea di Casey Fenton, programmatore 25enne del New Hampshire con alle spalle una lunga esperienza di viaggi per il mondo. Grazie alla rete di contatti da lui stabilita, decide di mettere in rete un servizio on line che permetta a tutti di usufruire della disponibilita’ di persone di ogni cultura e nazione. In pratica ogni utente del sito puo’ registrarsi e mettere a disposizione un posto letto in casa sua. Tutto e’ completamente gratuito, basato sulle regole della buona convivenza: il ‘surfer’ si impegnera’ a essere rispettoso ed educato nei confronti di chi lo ospita, portando come ringraziamento un regalo delle sue parti, meglio se un cibo tipico. Il padrone di casa cerchera’ di rendere il soggiorno del suo ospite il piu’ piacevole possibile e, anche se non potra’ dedicargli il suo tempo, fornirgli indicazioni pratiche sul posto, cosa vedere e dove mangiare. Chiaro che colui che ospita adesso potra’ a sua volta essere un surfer in futuro. Tutto sta nel compilare un proprio profilo sul sito, riempiendo un formulario di dati sensibili e rispondendo a domande su interessi personali. In questo modo chi cerca ospitalita’ potra’ anche cercare persone con cui meglio andare d’accordo: non e’ detto che la propria richiesta venga accettata dal primo utente, e infatti nessuno e’ obbligato a ospitare chiunque glielo chieda. L’importante e’ che entrambe le parti prendano accordo via web sui tempi di permanenza e sui relativi bisogni. Il sito si basa anche su un sistema di sicurezza simile a quello delle aste on line, ovvero i feedback: il viaggiatore puo’ commentare la sua esperienza e parlare di chi lo ha ospitato, in modo che gli altri possano farsi un’idea di cosa li attende. Per le donne, poi, e’ prevista un’apposita sezione di consigli e accorgimenti. Il tutto all’insegna della fiducia nel prossimo e di un sentimento, l’ospitalita’, che e’ comune a moltissime persone in tutto il mondo e che, anzi, in molte culture e’ addirittura sacro.
Simile a couchsurfing, perche’ basato sulla condivisione e la fiducia, e’ il carsharing. Si potrebbe definire l’autostop ai tempi del web 2.0. In pratica tramite un sito web si puo’ accedere a un nuovo modo di spostarsi che strizza un occhio al portafoglio e l’altro al turismo sostenibile. E’ possibile cercare un passaggio o offrire il proprio mezzo di trasporto ma l’obiettivo ultimo e’ ottimizzare lo spazio in auto e abbattere i costi necessari per spostarsi in Europa e nel resto del mondo. Al centro dell’iniziativa le nuove tecnologie di condivisione web, utili nel mettere in relazione diretta chi naviga su internet e ha interessi comuni, in questo caso la destinazione di un viaggio, di una vacanza, e perche’ no, del posto di lavoro. Un modo economico ed ecologico per spostarsi con l’obiettivo di far incontrare la domanda e l’offerta di passaggi, e’ questo l’obiettivo del carsharing.
Un esempio di sito per cercare passaggi e’ Roadsharing.com. Funziona cosi’: chi offre un passaggio si registra con i propri dati sul sito inserendo luogo di partenza e di arrivo, che verranno georeferenziati grazie alle mappe di Google, e resta in attesa di chi il passaggio verso quella destinazione, o comunque di un luogo lungo il tragitto, lo cerca. A sua volta quest’ultimo puo’ inserire il percorso desiderato e attendere una proposta di passaggio on line. Quando un utente trova un percorso interessante puo’ contattare l’inserzionista, sara’ RoadSharing ad inoltrare la comunicazione stabilendo cosi’ il contatto fra i futuri compagni di viaggio, il tutto senza pagare un euro per il servizio ottenuto. Daniele Nuzzo, ideatore di RoadSharing.com, racconta: “Siamo diventati famosi in tutto il mondo grazie all’eruzione del vulcano islandese nell’aprile del 2010, quando viaggiare in Europa era diventato impossibile per il blocco degli aeroporti. In quell’occasione migliaia di viaggiatori si sono organizzati in pochi minuti con il nostro sito, tanto che persino testate internazionali come la Cnn, Le Figaro, Haaretz, The Guardian, Forbes e nel nostro paese Corriere della Sera, Repubblica e i telegiornali nazionali, hanno raccontato dei nostri viaggi improvvisati ma super-organizzati grazie al web 2.0″.
Un altro modo insolito e avventuroso di viaggiare e’ quello di usufruire di passaggi (a pagamento) sulla navi Cargo che solcano il Mediterraneo oppure i grandi Oceani. Cioe’ viaggiare su piccole e grandi distanze sui mercantili che trasportano container e merci, oppure sulle navi postali. Le rotte che si possono seguire sono le piu’ diverse, dagli Stati Uniti all’America Latina, oppure i paesi che si affacciano al Mediterraneo, fino a grandi distanze come nel caso dell’Australia. Il viaggio in Cargo puo’ durare dai pochi giorni a piu’ settimane, e non dipende solo dai migli marini da coprire, ma anche dalle operazioni di carico e scarico merci nei porti. La moda ha origine in Germania, Stati Uniti, Francia e Inghilterra dal 1990. Per questa tipologia di viaggio bisogna pero’ avere una buona predisposizione all’avventura e non aver paura degli elementi naturali che possono condizionare la navigazione. E non bisogna neppure soffrire di solitudine, perche’ i propri compagni di viaggio sono il personale di bordo che lavora su queste navi, impegnato a compiere i propri compiti durante la navigazione. Per salire sui Cargo bisogna poi essere in regola con le vaccinazioni, secondo la destinazione prescelta, e avere il passaporto dove richiesto, in corso di validita’. In ultimo avere del tempo a disposizione, perche’ le tratte possono avere dei tempi di percorrenza veramente lunghi. Bisogna rendersi conto che quella che si andra’ a vivere sara’ un’esperienza unica, dove non ci sono i comfort di una crociera. Si vivra’ la vita di mare in modo piu’ realistico.
Ai passeggeri e’ richiesto solamente di provvedere alla pulizia della propria cabina e di fare il bucato personale, tutte le altre mansioni sono compito dell’equipaggio della nave. I pasti (generalmente tre al giorno) sono consumati assieme al personale del Cargo. Per una nave Cargo la priorita’ e’ la merce trasportata e non il passeggero della medesima, ne consegue che la persona che intende fare questo tipo di esperienza, puo’ essere alloggiata in una cabina per sottufficiali o piu’ frequentemente in locali dotati di letti a castello dove dorme anche l’equipaggio. La durata degli scali, nei porti toccati dalle navi, dura solo il necessario per lo scarico ed eventuale carico della merce. Se prevedete di fare escursioni a terra nei luoghi di approdo, tenete conto di queste variabili. E’ possibile scendere a porti intermedi, aspettare altri Cargo e riprendere una nuova rotta con destinazione diversa dalla precedente. In passato c’e’ chi ha viaggiato pagandosi l’imbarco facendo il mozzo, ma oggi non e’ piu’ possibile per gli accordi di sicurezza stabiliti dai trattati internazionali. Le navi Cargo attuali sono dotate dei piu’ moderni mezzi di comunicazione, come telefoni satellitari, di cui si potra’ usufruire per comunicare con i propri familiari. Tramite Internet e’ possibile informarsi sulle rotte piu’ pericolose da evitare, come al largo della Somalia, lo Stretto di Malacca e le coste prospicienti il Brasile, luoghi dove la pirateria e’ ancora viva. Tra le compagnie italiane Grimaldi offre tratte per Europa, Sud America e Africa Occidentale. Un altro modo per viaggiare gratis, o comunque a prezzi molto bassi, e’ quello di coniugare la vacanza al lavoro trasformandosi in lavoratori alla pari anche solo per qualche ora. Sono diversi gli agriturismi, gli ostelli o le pensioni che offrono vitto ed alloggio in cambio di qualche ora di lavoro giornaliera. Per esempio facendo il mozzo in una barca a vela la vacanza gratuita e’ assicurata. In Italia si possono trovare facilmente occasioni di questo tipo.
Si puo’ per esempio scegliere di andare a lavare i piatti a Portofino. L’agriturismo Molini, nel cuore del Parco naturale di Portofino si raggiunge solo a piedi, percorrendo i millenari sentieri che passano tra ulivi e castagni, e offre vitto (pranzi e cene prodotti con le verdure dell’orto) e alloggio (in tenda) in cambio di 5 ore di lavoro al giorno, per lavare i piatti (della colazione e della cena). Chi non lavora pero’ paga 35 euro al giorno per il trattamento di pensione completa con alloggio in tenda insieme a voi. Un’altra alternativa e’ quella di andare a raccogliere arance e olive nel Gargano. Al Pizzicato Eco bed&breakfast, immerso nel verde a Vico del Gargano, si puo’ usufruire di uno speciale pacchetto che si chiama ‘lavora e degusta’ e prevede la proposta di un servizio professionale o anche un’opera d’arte. Se invece, si amano piu’ i lavori manuali potete avere il pernottamento gratuito, con la prima colazione e un aperitivo di benvenuto, in cambio della raccolta degli agrumi o delle olive. Nelle ore libere si puo’ scoprire il borgo inserito fra ‘i piu’ belli d’Italia’ e noto come il ‘paese dell’Amore’, visto che il patrono e’ San Valentino, fare lunghe nuotate in acque trasparenti o programmare un’escursione sulla montagna sacra. Altrimenti si puo’ fare giardinaggio, o informatica, a Rimini. Nel borgo di Montefiore Conca, a pochi chilometri dalle spiagge di Rimini e con piscina privata, il Relais il Monticello vi offre la possibilita’, se amate il verde, di dedicarvi al giardinaggio o se siete maghi del computer di barattare la vostra abilita’ con un soggiorno gratis.
Ancora dipingere o girare un video a Palermo. Si ha diritto a un letto e ad una ricca prima colazione al B&B White portando colorati dipinti su tela, la cui dimensione non ha importanza, perche’ i proprietari vogliono arredare la struttura con l’ausilio di opere d’arte. Accettano anche falsi di autore. Oppure offrono una camera a chi realizza un video professionale da divulgare sui siti internet. Infine si puo’ scegliere di sistemare la legna nei boschi di Carrega, in provincia di Parma. Il bed and breakfast eco-friendly, Il Richiamo del Bosco, circondato da alberi e immerso nel silenzio permette di dormire gratis aiutando i proprietari a sistemare la legna che poi servira’ ad alimentare la caldaia in inverno. Un ottimo antistress e un sano allenamento per tenersi in forma. Altro esempio e’ il woofing, ovvero lavorare in fattoria e in cambio ricevere vitto e alloggio gratis. Il termine deriva dall’acronimo di WWOOF, letteralmente ‘Willing workers on organic farm’. L’idea e’ piu’ adatta per chi ama viaggiare con lo zaino in spalla e non ha paura di faticare o sporcarsi le mani. Il network e’ internazionale, ma ogni nazione ha il suo sito dedicato. E’ prevista una quota d’iscrizione che include l’assicurazione e si aggira intorno ai 25 euro. Si consiglia pero’ di concordare bene tipologia e ore di lavoro prima di partire.
L’house sitter e’ un concetto simile e significa diventare, per un periodo, responsabile della casa di un altra persona con oneri e doveri tipo portare fuori il cane, innaffiare le piante e ritirare la posta. I vantaggi? Per il proprietario la tranquillita’ che la casa non rimane incustodita e per l’house sitter sentirsi come a casa in una citta’ o paese che non e’ il proprio e avere la possibilita’ di imparare una nuova lingua vivendo la quotidianita’. Il tutto, a costo zero e ,in alcuni casi, con anche un piccolo rimborso. Soggiornare gratis in hotel, testarne i servizi e valutarne la qualita’. Questo il compito del Mystery guest della catena Novotel che, per tutto il 2013, apre la possibilita’ in 13 citta’ italiane a clienti business che hanno bisogno di soggiornare in hotel per lavoro durante la settimana o ai clienti leisure, cioe’ coppie o famiglie che si trovano in hotel durante il week-end. Iniziativa simile al Mystery guest e’ quella proposta da Trivago che ha una sezione ad hoc per chi vuole diventare ‘Hotel Tester’. In questo caso non si parla di soggiorno completamente gratuito ma si puo’ arrivare ad un rimborso fino a 100 euro, a seconda della categoria dell’hotel. Come funziona? Si compila un questionario lungo 300 domande e entro 2 settimane si riceve il rimborso sul proprio conto. Poi ci sono i contest per vincere week end gratis e perfino il giro del mondo.
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Le vacanze più “pazze” dell’estate 2013: dormire in prigione, nella fogna o inseguire tornado…
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