Forte ondata di freddo in sud-America: spettacolari nevicate tingono di bianco le spiagge dell’Argentina centrale


L’inverno australe in sud-America sta per concludersi a suon di gelo e nevicate fin sulle aree costiere. Una intensa ondata di freddo, di origine sub-polare, ben alimentata a tutte le quote, nel corso del weekend appena trascorso ha investito l’Argentina centro-meridionale, con la risalita di masse d’aria molto fredde, per non dire gelide, fin verso i territori della Pampa argentina. Stavolta, a differenza delle altre volte, la risalita del blocco di aria gelida è stata preceduta dall’inserimento di più miti e umide correnti dai quadranti orientali, provenienti dall’Atlantico meridionale. Questi venti da Est, interagendo con le masse d’aria molto fredde in arrivo dalle latitudini sub-antartiche, stanno favorendo lo sviluppo di estesi corpi nuvolosi, lungo la linea di demarcazione rappresentata da un fronte freddo classico, che danno luogo a spettacolari nevicate fin sulle aree costiere dell’Argentina centro-meridionale e l’area del mar di Plata.
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Tale configurazione, nota per apportare nevicate anche di una certa importanza sulle coste argentine, nelle ultime 24 ore ha dato luogo ad una bella nevicata nella costa centrale argentina, a Rawson, e nella spiaggia di Playa Union, che si è completamente imbiancata per l’occasione. A Rawson la neve  mancava dall’inverno del 1995. Una storica nevicata ha imbiancato pure la costa della provincia di Viedma. Nelle spiagge di Viedma l’accumulo ha raggiunto i 10 cm, non capitava dal 1982. Occorre ricordare che la neve in queste zone, nonostante stiano sotto i 40° di latitudine sud, è più rara che nelle coste siciliane settentrionali (fra Palermo e Messina), tanto che possono passare decenni senza che si presentino accumuli al suolo.
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Inoltre l’Argentina è un paese molto vasto e le ondate di freddo che l’ha colpiscono nel periodo invernale, in genere, si concentrano solo su determinate aree, mentre il resto del paese viene appena sfiorato o preso di striscio. Non per caso nell’eccezionale ondata di freddo del Luglio del 2007, mentre a Buenos Aires nevicava con temperature prossime ai +0°C, nella Terra del Fuoco l’entrata di aria molto mite, da Ovest, dal Pacifico meridionale, faceva impennare i termometri tramutando velocemente la neve in pioggia. Nel 2009 un’altra bella nevicata colpì la città di Bahia Blanca, dove le nevicate con accumulo si contano sulle dita di una mano in un secolo, mentre nel 2011 la “dama bianca” fece la sua comparsa nella Pampa cordobese, con la prima storica nevicata nella citta di Ceres, appena sopra i 30° di latitudine sud, dove non era mai caduto un fiocco.
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In quest’ultimo evento, di fine Agosto 2013, la neve è caduta solo in prossimità delle aree costiere dell’Argentina centrale, schivando i settori più interni come Neuquen, dove aveva nevicato nel 2010. Spingendosi poco più a nord la neve è caduta lasciando degli accumuli pure a Mar de Plata y Miramar. Ma sono state schivate molte altre città e località, come San Antonio Oeste e Bahia Blanca. Più a sud è stata schivata Comodoro Rivadavia, dove si sono avuti solo dei rovesci di gragnola. L’ingresso dell’aria polare ha fatto crollare le temperature su tutta l’Argentina centrale. Le temperature più basse di quest’inverno sono rappresentate dai -16°C di Maquinchao (senza nemmeno 1 cm di neve al suolo) e i -15°C di Esquel. Notevole gelata anche a Bahia Bianca, con il termometro precipitato sotto i -6°C, pur senza neve.
nievebrasilL’aria fredda si è poi spostata verso nord, determinando un forte calo termico. A Formosa il termometro in poche ore è passato dai +34.6°C ai+6.6°C con pioggia. Pioggia con +6.3°C anche a Posadas durante un temporale, che ha accompagnato l’ingresso dell’aria molto fredda da Sud. Ma anche in Paraguay San Juan Bautista è passata da +33°C a +6°C, con rovesci e temporali. Pioggia con +6°C anche a Encarnacion, mentre la capitale Asuncion, in 24 ore, ha visto un crollo termico dai +36°C ai +8°C con pioggia. L’ondata di freddo entro domani si spingerà fino agli stati del Brasile meridionale, dove si registrerà un rapido calo termico accompagnato da piogge e temporali sparsi, prima di dissiparsi sull’Atlantico meridionale, in piena area sub-tropicale. Il freddo e le gelate insisteranno ancora per qualche giorno sulla Pampa argentina. I vasti rasserenamenti e la debole ventilazione che faranno seguito all’irruzione d’aria polare favoriranno le condizioni ideali per lo sviluppo di forti inversioni termiche notturne che agevoleranno le gelate nelle aree più interne della Pampa, con minime anche sotto i -5°C. Fonte http://www.meteoweb.eu

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