-di Marco Nurra-
L’impresa Firem di Formigine (Modena) ha approfittato delle vacanze estive dei lavoratori per avviare il trasloco dei macchinari in Polonia a loro insaputa. I dipendenti lo hanno scoperto quasi per caso e sono riusciti a bloccare l’ultimo camion che usciva dal capannone. Ora presidiano lo stabilimento giorno e notte. La Fiom: “Avviata la trattativa con l’azienda”.
Immaginate che avete un lavoro. Immaginate che siete in ferie, che avete approfittato del tempo libero per andare al mare con gli amici, o pranzare con i parenti. Immaginate che mentre state ridendo e scherzando con i vostri cari, scoprite grazie alla telefonata di un collega che il lavoro non ce l’avete più. Perché la vostra fabbrica se n’è andata via, senza dirvi nulla.
È successo in provincia di Modena: 40 lavoratori della Firem di Formigine hanno trovato l’azienda vuota, senza macchinari, senza merci. Hanno realizzato con grande sorpresa di essere stati derubati, non da dei ladri, ma dagli stessi titolari della Firem, che approfittando della loro assenza hanno iniziato il trasloco verso la Polonia. Una delocalizzazione organizzata segretamente e coperta dall’inganno: sarebbero dovuti tornare a lavorare il 26 agosto, ma adesso in via Quattro Passi 114 resta solamente uno stabilimento vuoto. E un presidio di protesta permanente.
La vigilia di Ferragosto una quindicina di lavoratori hanno bloccato i cancelli e sono riusciti ad impedire che l’ultimo camion carico di materiale lasciasse lo stabilimento. ”A un certo punto – racconta Cesare Pizzolla, della Fiom Cgil, in un’intervista al Resto del Carlino - è sembrato che il camion volesse forzare il blocco. Abbiamo avviato una trattativa con l’azienda che ha acconsentito a lasciarlo dentro fino a quando non ci sarà un tavolo di confronto”.
Ancora scossi dal colpo, i dipendenti modenesi si oppongono con fermezza a questa decisione. “Un’azienda non può decidere di far sparire da oggi al domani portando di nascosto in Polonia macchinari e merce. A Modena non si è mai vista una cosa del genere”, dicono ai microfoni della Gazzetta di Modena. Anche l’amministrazione comunale ha espresso loro solidarietà: “Pur in un periodo di forti difficoltà economiche, comportamenti come quelli tenuti dai titolari dell’azienda Firem sono censurabili sia nei modi sia nei tempi”.
di Marco Nurra - http://www.isoladeicassintegrati.com
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