Un'eccezionale, quanto anomala, ondata di calore sta martoriando l'Australia, causando numerosi incendi in tutto il continente e costringendo migliaia di persone a fuggire dalle proprie case.
Nelle ultime ore, la temperatura ha stabilito un nuovo record assoluto, superando i 50° C, tanto da dover costringere l'Ufficio meteorologico ad aggiungere due nuovi colori alle mappe termiche, il viola e il rosa, gradazioni che serviranno a segnalare le temperature superiori alla soglia dei 50°C.
Secondo gli esperti, questa estate australiana è la più calda di sempre ed è dovuta ai cambiamenti climatici che, sempre più palesemente, stanno interessando il nostro pianeta. “Chiaramente”, spiega David Jones, responsabile del monitoraggio climatico e previsioni dell'Ufficio Meteorologico Australiano, “il sistema climatico risponde alla tendenza generale al riscaldamento di fondo. Tutto quello che accade in Australia, avviene su un pianeta che è un grado più caldo di prima".
Intanto, in tutta l'Australia (Alice Springs, Adelaide, Sydney, Wagga Wagga) si stanno registrando fenomeni legati alla forte ondata di calore. Numerosi incendi stanno imperversando nel New South Wales e l'asfalto delle strade che serpeggiano lungo i deserti continentali si è ormai sciolto in più punti. Da quanto riporta Melissa Block dellaNational Public Radio, in alcune zone più interne del continente, il caldo è talmente intenso da far evaporare la benzina ed impedire di riempire i serbatoi delle auto.
I dati planetari confermano che è il riscaldamento globale a dare luogo a eventi climatici estremi, di cui l'ondata di calore australiana è solo uno degli episodi più recenti. I 10 anni più caldi di sempre sono stati tutti negli ultimi 15 anni, a cominciare dal 1998.
E la National Oceanic and Atmospheric Adminstration americana ha appena certificato che il 2012 è stato l'anno più caldo nella storia degli Stati Uniti, con una temperatura media nazionale di 12,9 °C, di un grado più alta rispetto al secondo anno più caldo, ovvero il 1998.
Di fronte alla sostanziale inazione dei politici, che un summit dopo l'altro si lasciano scappare ogni occasione per deliberare quei tagli alle emissioni che rappresentano l'unico modo per evitare che la situazione peggiori ancora, gli scienziati abbandonano ogni cautela.
"Siamo ben oltre il tempo delle delicatezze, del cercare di evitare il carattere urgente di ciò che sta accadendo, e cercare di non spaventare il pubblico" spiega Liz Hanna che opera all'interno del Climate Change Adaptation Networkdell'Australian National University. "Le nuove condizioni di calore estremo senza precedenti obbligano a spostare di continuo verso l'alto le previsioni per il futuro, e l'orizzonte temporale si contrae".
Secondo uno studio dell'organizzazione australiana Global Carbon Project, l'aumento di temperatura che dobbiamo aspettarci entro la fine del secolo se il trend rimane questo è compreso tra i 4 e i 6 °C, ben oltre i 2 °C che già a detta della maggior parte dei climatologi rappresentano la soglia critica oltre la quale è difficile prevedere a quali sconvolgimenti potremo assistere.
Impensierito, finalmente, dai dati allarmanti sugli estremi climatici registrati negli Usa, il presidente Obama starebbe pensando a un vertice per lanciare un'iniziativa nazionale contro il riscaldamento globale. Che sia la volta buona?
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