Il concorso si propone come una delle possibili soluzioni per affrontare il crescente problema dei rifiuti elettronici, molto difficili da smaltire, invogliando gli studenti a progettare un elaboratore elettronico che possa essere gettato tranquillamente nel sacco dell'organico! Gli studenti che vinceranno il concorso riceveranno finanziamenti e supporto tecnico per realizzare il primo prototipo.
Facebook si è proposta di risolvere uno dei problemi più impegnativi per le prossime generazioni: lo smaltimento dei rifiuti elettronici. Più che riciclare i materiali plastici e metallici che compongono i nostri computer e tablet, il team di Mark Zuckerberg si è proposto di incoraggiare lo sviluppo di un hardware completamente biodegradabile, utilizzando materiali quali in cartone e il legno.
Uno dei problemi del vorticoso e continuo progresso dell'informatica è la quasi immediata obsolescenza dei computer che abbiamo in casa. Un computer appena comprato, nel giro di pochi mesi è già superato da un modello decisamente più potente e più economico.
Questo spinge gli utenti a sostituire il proprio computer, mediamente, ogni quattro anni, producendo una montagna di rifiuti elettronici che, spesso e volentieri, finiscono nelle discariche dei rifiuti ordinari con un danno ecologico decisamente grave. Lo sviluppo di un hardware completamente biodegradabile, consentirebbe di gettare i computer dismessi nel compost, producendo concime per i le nostre coltivazioni agricole.
Il progetto concepito dal team di Facebook è stato denominato Open Compute. L'obiettivo, particolarmente ambizioso, è quello di progettare hardware a prezzi accessibili e prodotti con materiali ecocompatibili, conservando e, se possibile implementando, la potenza di calcolo. E' in quest'ottica che Facebook ha lanciato il guanto di sfida agli studenti della Purdue University, un importante istituto di ricerca noto per la ricerca sulla tecnologia e l'ingegneria informatica.
Nella prima fase, gli studenti dovranno elaborare singolarmente i propri progetti, per poi essere suddivisi un gruppo di studio nei quali sviluppare ulteriormente i progetti dei singoli, Finalmente, le loro idee saranno presentate a un team di giudici che valuterà i progetti. La squadra vincitrice riceverà finanziamenti e sostegno tecnico per lo sviluppo di un primo prototipo.
"Anche se l'acciaio degli chiassis dei computer sono solitamente riciclabili, pensiamo che valga la pena la possibilità di esplorare quei progetti che spingano ai limiti la sostenibilità ambientale dell'hardware futuro", spiega uno dei creatori di Open Compute.
In verità, all'inizio di quest'anno, un progetto irlandese ha presentato un PC rispettoso dell'ambiente, dotato di un touch screen e composto quasi interamente in legno. I progettisti della IAMECO hanno cercato di rendere riciclabile quante più parti possibili del computer.
Il modello presentato dal team irlandese è stato premiato come il computer che ha richiesto la minore emissioni di CO2 per la sua realizzazione, circa il 70 per cento in meno rispetto ad un PC tradizionale.
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