POTENZA - La moria delle carpe nell’invaso del Pertusillo “sarebbe collegata al cattivo funzionamento di alcuni depuratori, e a eventuali scarichi abusivi”, e nei punti in cui alcuni torrenti e il fiume Agri confluiscono nell’invaso “sono stati registrati valori alti di idrocarburi, e in particolare di Bario, Manganese e Alluminio”, attraverso analisi chimiche sui sedimenti. E’ quanto hanno spiegato, nel corso di una conferenza stampa, due rappresentanti dell’Ehpa, l’associazione per la tutela dell’ambiente e della salute in Basilicata, Albina Colella e Giuseppe Di Bello.
L’associazione dal 2010 ha realizzato una serie di analisi nelle acque e nei sedimenti dell’invaso: gli ultimi rilevamenti, analizzati da un laboratorio pugliese, hanno riguardato cinque punti specifici per l’acquisizione dei sedimenti, concentrando l’attenzione alle foci di due torrenti e del fiume Agri. Dai risultati emergono quantità di componenti chimici superiori ad alcuni limiti di legge. Si tratterebbe di elementi “inquinanti” che renderebbero le acque “pericolose per le coltivazioni agricole” e che “richiederebbero iter di depurazione diversi da quelli attuali”: la composizione chimica dei sedimenti, inoltre, potrebbe essere direttamente collegata con le attività di estrazione del petrolio, hanno aggiunto Colella e Di Bello, anche se “non è possibile mettere il diretta correlazione”. Il corso dei due fossi, infatti, lambirebbe il pozzo di reiniezione a Montemurro utilizzato normalmente per “iniettare” di nuovo nel suolo materiale estrattivo.
Avete capito bene Bario Manganese ed Alluminio i 3 elementi portanti delle delle scie chimiche sara' una coincidenza?La verita' e che stanno distruggendo un intero ecosistema ,un operazione su larga scala che per i prossimi anni fara' sentire i suoi effetti epidemiologici ,aprite gli occhi che il peggio deve ancora arrivare.
Fonte http://www.pescanet.it/news.php?id=378
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