Gli USA pianificarono di far esplodere la Luna durante la Guerra Fredda!

Gli Stati Uniti pianificarono di far esplodere la luna con una bomba nucleare al fine di vincere la guerra fredda e vantare diritti sull’Unione Sovietica. Gli Stati Uniti speravano in un enorme bagliore che avrebbe intimorito l’URSS a seguito del lancio di una bomba atomica nel 1959. Il piano venne poi scartato a causa di un possibile pericolo per gli abitanti del Pianeta Terra.
Può sembrare la trama uscita da un romanzo di fantascienza, ma la missione degli Stati Uniti che prevedeva di far esplodere la luna per mezzo di una bomba atomica era più che reale nel 1950.
Al culmine della corsa alla conquista dello spazio, gli Stati Uniti erano intenzionati a far esplodere una bomba atomica sulla luna per dimostrare la forza della potenza americana all’interno della guerra fredda.
Il progetto segreto, innocuamente chiamato “Uno studio di ricerca di voli lunari” e soprannominato “Progetto A119″, non fu mai realizzato.
Tuttavia la sua pianificazione includeva i calcoli dell’astronomo Carl Sagan, allora studente neolaureato, riguardanti il comportamento di polvere e gas che sarebbero stati generati dall’esplosione.
I cervelli dell’operazione: l’astronomo Carl Sagan, a sinistra, fu coinvolto nel pianificare la missione e il fisico Leonard Reiffel, a destra, era il responsabile
Osservando il bagliore nucleare dalla Terra, questo avrebbe potuto intimidire l’Unione Sovietica e accrescere la sicurezza degli Stati Uniti in seguito al lancio dello Sputnik, come rivelò all’Associated Press il fisico Leonard Reiffel in un’intervista del 2000.
Sagan, che in seguito divenne famoso per divulgazione scientifica in televisione, morì nel 1996.
L’autore di una delle biografie di Sagan ha suggerito che questi potrebbe aver commesso una violazione della sicurezza nel 1959, dopo aver rivelato il progetto durante un test accademico per una borsa di studio. Reiffel concordò con questa affermazione.
In base allo scenario, un missile che trasportava un piccolo dispositivo nucleare doveva essere lanciato da una località sconosciuta e viaggiare 238,000 miglia (383,000 chilometri) sulla luna, dove sarebbe stato fatto esplodere al momento dell’impatto.
I progettisti hanno deciso che avrebbe dovuto essere una bomba atomica perché una bomba a idrogeno sarebbe stata troppo pesante per il missile.
Reiffel affermò che l’allora giovane programma spaziale della nazione, probabilmente avrebbe potuto offrire gli strumenti al fine di realizzare la missione nel 1959, quando l’Air Force schierò missili balistici intercontinentali.
I funzionari delle forze armate apparentemente abbandonarono l’idea a causa del pericolo per le persone sulla Terra nel caso in cui la missione avrebbe fallito.
Gli scienziati hanno anche registrato preoccupazioni riguardo la contaminazione della luna con materiale radioattivo, dichiarò Reiffel.
Quando venne contattata dalla AP, la US Air Force rifiutò di commentare il progetto.
Traduzione di Marta Cocciolo per Dionidream
Conferma di quanto detto sopra si trova anche su Wikipedia alla voce Project A119:
Project A119, è stato un progetto top-secret elaborato alla fine del 1950 dalla United States Air Force. L’obiettivo del progetto era di far esplodere una bomba nucleare sulla Luna per alzare il morale dell’opinione pubblica negli Stati Uniti dopo che l’Unione Sovietica era nettamente in anticipo nella corsa allo spazio. L’esistenza del progetto è stata rivelata nel 2000 da un ex dirigente della National Aeronautics and Space Administration (NASA), Leonard Reiffel, che ha guidato il progetto nel 1958. Un giovane Carl Sagan ha fatto parte del team responsabile per prevedere gli effetti di una esplosione nucleare in bassa gravità.
Copia del documento “A Study of Lunar Research Flights –Volume I”
Per approfondimento vedi anche 

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