Ruota molto strettamente attorno a una delle tre stelle che formano il sistema di Alfa Centauri. La sua scoperta, realizzata grazie alla misurazione di minime oscillazioni nello spettro della stella, indica che la maggior parte dei pianeti piccoli si trova in sistemi stellari multipli, dove i ricercatori sperano di individuarne presto uno situato nella ristretta "zona abitabile" attorno alla stella. Ora si apre la caccia ad altri pianeti nei suoi paraggi.
Un pianeta di massa simile a quella della Terra in orbita intorno a una stella del sistema di Alfa Centauri - il più vicino alla Terra - è stato scoperto da un gruppo di ricercatori europei grazie al telescopio da 3,6 metri all'Osservatorio di La Silla dell'ESO in Cile. Come si legge su “Nature”, il pianeta è anche quello con la massa più piccola scoperto finora attorno a una stella simile al Sole.
"Questo è il primo pianeta di massa simile a quella della Terra mai trovato intorno a un stella simile al Sole. La sua orbita è molto vicina alla stella e deve essere troppo caldo per la vita come la conosciamo - spiega Stéphane Udry, dell’Osservatorio di Ginevra, che ha diretto la ricerca - ma potrebbe anche essere uno tra tanti in un sistema planetario".
A soli 4,3 anni luce di distanza, Alfa Centauri è un sistema triplo costituito da due stelle simili al Sole in orbita stretta l'una intorno all'altra, Alfa Centauri A (la più brillante) e B, e da una stella rossa più distante e decisamente più debole, Proxima Centauri. Alfa Centauri B è molto simile al Sole ma leggermente più piccola e debole. Il pianeta appena scoperto, di massa poco più grande di quella della Terra, orbita a circa sei milioni di chilometri della stella, molto più vicino di quanto sia Mercurio al Sole.
Da quando, nel 1995, è stato individuato il primo esopianeta (da questo stesso gruppo di ricercatori), ne sono stati scoperti oltre 800, ma la maggior parte di essi è molto più grande della Terra, avendo per lo più le dimensioni di Giove. "Gli altri risultati che abbiamo ottenuto con HARPS così come le nuove scoperte di Kepler – ha proseguito Udry - mostrano chiaramente che la maggioranza dei pianeti di piccola massa si trova in sistemi stellari complessi".
La sfida con cui gli astronomi si devono confrontare ora è di trovare e caratterizzare un pianeta di massa simile a quella della Terra in orbita nella zona abitabile intorno a un'altra stella, ossia in quella stretta regione anulare intorno alla stella dove l'acqua può essere presente in forma liquida se le condizioni sono adatte.
I ricercatori sono riusciti a individuare il pianeta osservando le piccole oscillazioni nel moto della stella Alfa Centauri B, dovute all'attrazione gravitazionale del pianeta in orbita. L'effetto è in realtà molto piccolo e .l’entità delle variazioni – non superiori ai 51 centimetri al secondo, ossia 1,8 chilometri all’ora – è quasi al limite delle capacità di rilevazione dello strumento HARPS, lo spettrografo di alta precisione montato sul telescopio utilizzato per la scoperta, che permette di rilevare minime variazioni nello spettro della stella, che per l’effetto doppler slitta verso lunghezze d'onda più lunghe quando la stella si allontana e verso lunghezze d'onda più corte quando si avvicina.
"Le nostre osservazioni con lo strumento HARPS si svolgono su un periodo di più di quattro anni e hanno rivelato un segnale piccolo, ma reale, da un pianeta che orbita intorno a Alfa Centauri B ogni 3,2 giorni" spiega Xavier Dumusquedell’Osservatorio di Ginevra, primo firmatario dell'articolo. "È una scoperta straordinaria e ha spinto al limite la nostra tecnica!".
Tra gli autori dell’articolo compare Francesco Pepe dell’Università di Ginevra, che spiega aMedia Inaf: "Quattro anni fa abbiamo iniziato un programma d’osservazione di 10 stelle calme e del nostro vicinato, che non mostravano alcuna presenza di pianeti giganti. La speranza era di trovare dei pianeti di piccola massa, possibilmente nella zona abitabile della stella. Questo programma ha portato i suoi frutti, producendo la scoperta di 7 pianeti intorno a quattro stelle. Alpha Centauri B è una di queste. E’ simile al nostro sole e molto luminosa.
Grazie alla sua prossimità, e perciò intensità, diventa un candidato ideale per ulteriori analisi con strumenti e tecniche diverse. Continueremo a studiare alpha Cen B perché sappiamo ormai che i piccoli pianeti si trovano quasi sempre in sistemi multipli. E’ una scoperta che ci fa sognare, perché si tratta di un pianeta di massa terrestre che orbita una fra le stelle più vicine a noi".
Così commenta invece la scoperta Raffaele Gratton, dell’Osservatorio Astronomico di Padova dell’INAF. "Benché il pianeta scoperto non sia adatto ad ospitare vita (è troppo vicino alla stella, la temperatura alla sua superficie dovrebbe essere prossima a 2000 gradi centigradi), spesso i pianeti piccoli sono in sistemi con parecchi pianeti. Potrebbe quindi esservi un altro pianeta adatto ad ospitare la vita in questo sistema". [Fonte].
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